TRIS DI TRE

Chiamarla utilitaria suonerebbe senza dubbio riduttivo per una vettura come questa, con un passato di sicura tendenza. Venduta a partire dal 2002 in oltre 3,5 milioni di esemplari nelle due prime versioni, la nuova generazione dell’apprezzata C3 reinventa una storia di successo, ridefinendo i parametri stilistici e di fruibilità tanto amati da una clientela sempre più attenta a dettagli e soluzioni intelligenti. A partire da quegli ampi inserti in morbido materiale plastico a protezione delle fiancate, introdotti da Citroën sulla C4 Cactus, e che in coppia con i passaruota larghi e a un’ampia gamma di personalizzazioni cromatiche, caratterizzano la C3 model year 2017 alla stregua di una crossover.

 

Proprio come tu mi vuoi

Alle dimensioni pressoché standardizzate per un autoveicolo di questa categoria, la francesina lavora su forma e spazio alla ricerca della migliore abitabilità possibile in una scocca inferiore ai 4 metri (3,99 m di lunghezza per la precisione), 1,75 m. di larghezza e 1,47 m. d’altezza, 4 cm più bassa rispetto la precedente C3. Completamente ristilizzata nel suo insieme, il design del frontale ne sottolinea un’inequivocabile personalità, grazie ai gruppi ottici disposti su tre livelli, con luci diurne a led che completano l’andamento della calandra superiore a doppia banda, immediatamente sotto i fari e in posizione ribassata i fendinebbia, incorniciati con tinta di contrasto abbinata alle finiture estetiche – a richiesta – di tettuccio e guscio degli specchietti retrovisori esterni. L’abbinamento cromatico prosegue sulle fiancate con il richiamo in tinta sulla prima delle bolle che compongono gli Airbump, i morbidi fascioni composti da sei singole celle antigraffio in poliuretano termoplastico alifatico, contenenti aria, che proteggono le fiancate da piccoli urti e abrasioni, contribuendo oltre che all’aspetto estetico, assolutamente unico, anche a quello pratico, ovviando ai piccoli impatti nel parcheggio e nel congestionato traffico cittadino. Una furbata? Sicuramente sì, già sperimentata con successo sulla stilosa C4 Cactus, e con la quale Citroën ribadisce il suo ruolo di marchio innovativo, non solo tecnicamente ma anche in tutti quei piccoli dettagli che, sommati fra loro, piacciano o no, fanno la differenza rispetto alla concorrenza. I generosi passaruota, incorniciati da un profilo scuro sulle versioni più accessoriate, contribuiscono alla percezione di solidità della fiancata, oltre che adeguarsi all’alloggiamento delle ruote da 64 cm di diametro, dimensione tra le più grandi offerte da questo segmento.

Cinque porte per cinque posti, l’abitacolo è dominato nella sua sezione anteriore da un cruscotto sviluppo trasversale, dallo stile pulito e lineare, scevro di gran parte di quei comandi ausiliari qui raggruppati nel pratico touch pad centrale da 7 pollici a tecnologia capacitiva e controllo vocale, utile non solo per la navigazione ma anche nella gestione di infotainment e comfort di bordo. Quattro stili ambientali differenti garantiscono un livello di finitura adeguata a tutti i gusti, con impunture in tinta differenziata e, secondo le versioni, particolari bicolori, come il rivestimento del volante e la cornice del cruscotto. Con il termine Advance Comfort Citroën identifica quelle applicazioni utili alla migliore vivibilità dei passeggeri, come la visualizzazione su display delle informazioni di guida, l’ergonomia dei comandi, l’ampia seduta dei sedili (ora più larghi di 2 cm), lo spazio a disposizione per le gambe dei passeggeri e la dislocazione un po’ ovunque di pratici portaoggetti. Non manca il sistema Keyless Access & Start per aprire e avviare l’auto senza l’utilizzo della chiave.

Grazie alla ConnectedCam la nuova C3 dispone anche di una telecamera frontale con grandangolo e registrazione full HD, integrata nella base del retrovisore centrale, per scattare immagini o brevi video della visuale esterna, condividendo real time le proprie esperienze di viaggio sui social oppure per testimoniare in caso di impatto – grazie all’avvio automatico – le dinamiche dell’incidente.

Tutto sommato adeguato anche lo spazio a disposizione dei bagagli, con 300 litri utili in presenza del kit di riparazione di serie, giocoforza ridotti se si opta per il ruotino d’emergenza o la ruota di scorta di dimensioni normali.

 

Piattaforma globale

Al momento sono solo due i propulsori destinati alla nuova C3, di ultima generazione, a benzina e a gasolio, comunque capaci di soddisfare un ampio range prestazionale, sviluppati su cinque configurazioni per altrettanti livelli di potenza. Il primo è il PureTech a ciclo otto di 1,2 litri di cilindrata, tre cilindri e quattro valvole per cilindro, proposto in varianti da 68, 82 e 110 CV di potenza, abbinato a una trasmissione manuale a 5 marce oppure, solo nel caso del più prestante 110, all’automatica EAT6 a 6 rapporti. Due le versioni del quattro cilindri 1,6 litri BlueHDi a otto valvole, da 75 e 100 CV, entrambe con cambio manuale, capace di consumi estremamente contenuti, con medie dichiarate comprese tra 27 e 28,6 km/litro.

Prestazioni ragionate e in linea con il carattere polivalente della berlinetta d’oltralpe, esente da estremizzazioni riservate alla più dinamica gamma DS3, ma che garantiscono comunque doti velocistiche onorevoli, comprese tra i 164 km/h della PureTech 68 e i 188 km/h della più prestante PureTech 110, con accelerazioni 0-100 km/h comprese (rispettivamente) tra i 14 secondi e i 9,8.

Realizzata sul pianale sviluppato dalla piattaforma A del Gruppo PSA (nuova definizione della precedente PF1), quella per intenderci destinata alle vetture dei segmenti minori da qui a divenire, la C3 è una vettura completamente nuova rispetto le precedenti. Riprogettata integralmente per garantire i più avanzati standard di sicurezza e mobilità, presenta uno schema di sospensione a ruote indipendenti, con avantreno pseudo McPherson e retrotreno a traversa deformabile e barra antirollio, in grado di rispondere in maniera ottimale alle sollecitazioni dinamiche. Lo sterzo servoassistito elettricamente consente un diametro di volta inferiore agli 11 metri, molto pratico e leggero nelle manovre, mentre l’impianto frenante beneficia di quattro dischi solo nelle versioni più performanti, optando per degli onesti freni a tamburo posteriori sulle entry level di gamma.

La dinamica di marcia può beneficiare di un completo corredo elettronico a controllo dei corretti parametri di guida. Immancabile l’Abs con aiuto alla frenata di emergenza, l’Esp integrato dall’Hill Assist per le partenze in salita, l’accensione automatica dei fari, l’avviso di superamento involontario della carreggiata, il sistema Sam di sorveglianza dell’angolo morto durante i cambi di corsia e il rilevatore di stanchezza del conducente, che allerta tramite un segnale acustico suggerendo una sosta durante i lunghi tragitti.

L’aderenza al suolo è garantita da pneumatici tra i più dimensionati della sua categoria, con diametro di 640 mm per tutte le diverse dimensioni (tranne per gli entry level 185/65 R15 da 620 mm di diametro), secondo le versioni con equipaggiamenti dai 196/65 R15, 205/55 R16 e 205/50 R17, calzanti su ruote in acciaio da 15 e 16 pollici o in lega da 16 e 17 pollici.

Le ambizioni commerciali riposte da Citroën nella nuova C3 sono evidenti: la replica del successo delle precedenti generazioni viene auspicata anche con il lancio d’immagine affidato al rientro nelle maggiori competizioni rallystiche del Gruppo, al via in questa stagione 2017 con l’aggressiva C3 WRC (un bolide 1.6 litri turbo da 380 CV di potenza), pilotata da Kris Meeke e pronta a replicare gli innumerevoli successi nel Campionato Mondiale ottenuti da Sebastian Loeb negli anni precedenti con Xsara, C4 e DS3.

La scheda con i dati tecnici per lo specialista viene inviata agli iscritti alla newsletter. Se non sei ancora iscritto clicca qui