Di generazione in generazione

Senza incertezze, il suo nome già ne identifica gli obbiettivi: lusso e qualità a prova di yankee. Sin dal 1989 – anno della sua fondazione – Lexus (con pragmaticità giapponese, Luxury Export United States) firma gli autoveicoli premium del gruppo Toyota, proprio con l’intento di contrastare, innanzitutto sul terreno americano, le top car di provenienza europea. E visto l’apprezzamento riscontrato, dall’anno successivo anche sul mercato del Vecchio continente. A 35 anni dal suo debutto, il brand nipponico resta fedele alla missione introducendo, alla fine del 2022, la quinta generazione del suo sport utility di maggiore successo, l’iconica RX, venduta dal suo debutto ad oggi, avvenuto nel 1998, in ben 3,5 milioni di esemplari.

 


Stesse misure per un auto diversa
Non cambiano le dimensioni, ma i contenuti sì. Resta infatti immutato l’ingombro esterno nei suoi 4,89 metri di lunghezza, analoga alla precedente serie, pur stravolgendone l’architettura, con passo allungato a 2,85 m, carreggiate incrementate rispettivamente di 15 mm davanti e 45 mm dietro, sbalzo posteriore ridotto di 6 cm e altezza complessiva di quasi 1,7 metri. Base strutturale per questa nuova generazione, quella piattaforma GA-K di Toyota introdotta in precedenza sulla nuova Lexus NX e che qui è stata riprogettata, inserendo una traversa ulteriore e rinforzi per le sospensioni. Ne deriva maggiore rigidità e un handling che rispecchia in toto la qualità dinamica riconoscibile nel brand, agevolato inoltre da un peso ridotto, ottenuto sostituendo diversi lamierati in acciaio, come portiere e portellone, con alluminio e materiali compositi, per una massa variabile (a vuoto) tra i 1960 e i 2240 kg. Ben prima della dinamica, le doti sportive si possono riconoscere staticamente nell’approccio visivo, attraverso un design che in Giappone chiamano “Next Chapter”, introdotto con la nuova generazione della sorella NX e caratterizzato da una fisionomia a clessidra, sottolineata dalla nuova griglia frontale con elementi stilistici caratterizzanti, come i gruppi ottici assottigliati con tecnologia led a tre proiettori. Le fiancate sagomate, con montanti assottigliati, offrono una continuità laterale tratteggiata da una nervatura di congiunzione tra il cofano anteriore e il portellone posteriore, sormontato da un pronunciato spoiler, con ampi passaruota profilati in grado di ospitare ruote con cerchi in lega da 19 e 21 pollici. L’aggressiva versione F Sport, offerta sia sulla 350h che sull’esclusiva 500h include, inoltre, paraurti dedicati e modanature aggiuntive in acciaio nero sulle portiere. Al motto di “less is more”, l’abitacolo risulta epurato dai dettagli superflui, denotando maggiore spaziosità con superfici pulite e lineari.
Non fa eccezione il cruscotto, sul quale spicca il touchscreen centrale da 14” con grafica HD, tra i più grandi della categoria, un padiglione strumentazione con head-up display, programmabile su tre viste differenti, volante multifunzione con paddle Shiftmatic per l’innesto manuale dei rapporti del cambio (E-CVT con variatore o Direct4 automatico) e tunnel centrale con discreta manopola per la gestione della trasmissione. Una seduta contenitiva è garantita dalle due poltrone sagomate anteriori, con rivestimenti in pelle o simil-pelle, riscaldamento o raffreddamento e regolazioni elettroniche della posizione, oltre che dal divano posteriore con schienale regolabile in inclinazione. Resta immutata la capacità di carico del vano bagagli, di 612 litri (461 litri all’altezza della cappelliera), libero dal pacco batterie alloggiato sotto al sedile posteriore e raffreddato da un più silenzioso circuito ad aria. Il comfort ambientale è completato da clima trizona, luci interne selezionabili su 14 temi cromatici differenti, raffinato impianto audio ad alta fedeltà e, naturalmente, connettività col proprio smartphone attraverso il Data Communication Mobile, offrendo inoltre mediante l’applicazione Lexus Link l’accesso a molteplici funzionalità – come l’attivazione della climatizzazione – da remoto. Non manca, in opzione, il tetto panoramico che si allunga verso il padiglione posteriore, apribile nella sua sezione anteriore.
Solo ibrido in Europa
La gamma motoristica non è mai stata tanto ampia, per quanto riguarda lo sport utility RX. Nell’ultima serie di Lexus troviamo, infatti, un entry level rappresentato dalla 350 h, una HEV (Hybrid Electric Vehicle) con motore elettrico anteriore alimentato e ricaricato da uno a combustione interna, un quattro cilindri di 2,5 litri ci cilindrata in grado di erogare 250 CV di potenza, coadiuvato da due motori elettrici, uno per assale, alimentati da un pacco batterie Nichel-metallo Idruro da 216 celle. In questa configurazione la Lexus RX accelera da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi, registrando un consumo medio dichiarato tra i 15,1 e i 15,9 km/litro, con emissioni di CO2 nell’ordine dei 142 g/km. Di serie la trazione integrale elettrica e-Four e il cambio automatico con variatore E-CVT, presenti anche sulla RX 450h+.  In gamma compare anche una RX 350, la cui motorizzazione benzina 2,4 litri turbo da 279 CV offre maggiori prestazioni rispetto il precedente 3,5 litri,  riservata però ai soli mercati orientali. Quella che registrerà il maggiore consenso sul nostro mercato, inevitabilmente, sarà la RX 450h+ PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle), primo esemplare della serie con ricarica dalle colonnine. Il cuore del sistema risiede nel propulsore quattro cilindri di 2,5 litri a ciclo Atkinson, anche in questo caso affiancato da due unità elettriche sui rispettivi assali, qui alimentate da un pacco batterie agli ioni di litio con 18,1 kWh di capacità, per una potenza totale di 309 CV. Prestazioni che consentono un’accelerazione 0-100 km/h in 6,5 secondi, velocità massima di 200 km/h e consumi ridotti fino alla soglia dei 90 km/litro di benzina, emissioni di CO2 tra i 24 e i 26 g/km, oltre alla possibilità di muoversi in modalità esclusivamente elettrica per un range di oltre 65 chilometri. Chi desidera una sportività esclusiva ritrova nella RX 500h in allestimento F Sport + la punta di diamante della gamma, benché l’unità a combustione interna risulti dimensionata ad appena 2,4 litri di cilindrata, con turbocompressore, con architettura ibrida parallela, in grado di sommare la potenza dei motori fino ai 371 CV massimi, con coppia di 56 kgm. Un’erogazione gestita da una trasmissione con cambio automatico a sei rapporti e dall’innovativo sistema Direct4, capace di bilanciare costantemente la forza motrice tra i due assali, ripartendo dal 100:0 al 20:80 tra avantreno e retrotreno secondo le condizioni di guida. Su questo modello sono state preferite delle batterie Nichel-metallo Idruro, come sulla RX 350h, maggiorate a 240 Volt per supportare la maggiore potenza del motore elettrico posteriore, sincrono a magneti permanenti da 76 kW e 169 Nm (40 kW e 121 Nm quello presente su RX 350h e 450h+).
Prestazioni di tutto rispetto, con velocità massima limitata a 200 km/h (analoga agli altri due modelli) , accelerazione 0-100 km/h in 6,2 secondi e consumo medio fra i 12 e i 12,5 km/litro, con la possibilità di brevi spostamenti in modalità EV. Sul top di gamma, alle sospensioni a quattro ruote indipendenti, con schema McPherson anteriore e bracci multipli al posteriore, è affiancato un sistema adattivo variabile AVS, così da permettere un appoggio sempre ottimale anche alle velocità più sostenute. La RX 500h F Sport + dispone anche di un sistema a quattro ruote sterzanti DRS, che agisce in controfase alle basse velocità (con un angolo fino a 4°) invertendo il senso alle andature sostenute, migliorando così la reattività tanto in manovra che in velocità. Infine il Trail Mode, la gestione elettronica della trazione integrale integrata con l’impianto frenante per disporre del massimo grip possibile in ogni condizione di fondo sdrucciolevole. Quando la sola meccanica non è sufficiente a garantire il controllo della cinematica, qui interviene un massiccio complesso di assistenze elettroniche, racchiuse nel Lexus Safety System +, con sistema di pre-collisione, il Proactive Driving Assist e l’Extended Safety Package opzionale. Mediante la visione a 360° fornita dalle telecamere e dai sensori di prossimità, non c’è situazione critica che non venga anticipata dal sistema, intervenendo in supporto al conducente agendo repentinamente su freni e sterzo per restare in rigidi parametri di sicurezza. Due sole le opzioni sul fronte pneumatici, che offrono dei generosi 235/60 R19 nella prima fascia di prezzo e ancor più dimensionati 235/50 R21 per gli allestimenti di maggiore prestigio, Luxury e F Sport.

 

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