L’ottavo (in)comodo

E adesso le sorelle sono otto. A Daf, Iveco, Man, Mercedes, Renault, Scania e Volvo si aggiunge Ford. La Casa americana ritorna sul fronte dei camion di grosso tonnellaggio non più con un prodotto per l’Europa fatto assemblando componenti acquistati all’esterno, come era stato per il Transcontinental prodotto fino a metà anni Ottanta, ma un “world truck” progettato per Europa, Asia e Africa e realizzato per la massima parte in casa, anche per quei componenti che molti concorrenti acquistano da componentisti specializzati come il cambio. il nuovo camion si chiama F-Max ed è realizzato in Turchia dalla Otosan, azienda partecipata al 41% dalla casa madre (un altro 41% è in mano alla famiglia turca Koç, partner Ford da quasi cent’anni, il resto è sul mercato), che si è anche occupata dello sviluppo e della lunga fase di test.

 

 

IL RITORNO DELL’OVALE BLU

Ford Trucks era assente dall’Europa occidentale da più di tre decenni, quando il Transcontinental e il medio Cargo erano usciti di produzione e le attività degli stabilimenti inglesi assorbiti dall’Iveco. Il Cargo e i pesanti che ne utilizzavano la cabina erano però rimasti in produzione in Turchia e in America Latina, arrivando fino ai giorni nostri. Al Salone di Hannover dell’autunno 2018 l’F-Max era stato presentato al pubblico ed erano iniziate le vendite, prima in Turchia e poi su alcuni mercati dell’Europa orientale. Nel 2019 è arrivato il prestigioso premio European Truck of the Year. Su questi mercati, insieme al nuovo modello, è stata lanciata la gamma Legacy, una serie di pesanti specializzati (ci sono versioni da cava e stradali da distribuzione anche a tre e quattro assi, modelli specifici per l’allestimento di compattatori) che utilizza le cabine del Cargo. Il successo è stato notevole, tanto che sul mercato romeno la Casa è prima nel settore movimento terra. Ma i 18 Paesi delll’Europa dell’Est sono solo un tassello della strategia della Casa, che dall’inizio di quest’anno è sbarcata in Italia, Portogallo e Spagna e conta entro il 2022 di coprire tutto il territorio europeo. È invece stato abbandonato il mercato latinoamericano, ritenuto non in grado di garantire numeri di vendita e margini sufficienti. A distribuire i pesanti Ford in Italia è la F-Trucks di Assago (MI), costituita con il 31% ciascuno dal gruppo Maurelli, attivo nell’aftermarket e nei ricambi, dalla VFM della famiglia Telese, che con la V-Rent si occupa di noleggio veicoli (in particolare di autocompattatori allestiti) e dal gruppo Storti, titolare di diverse concessionarie. Il rimanente 7% è in mano a Edoardo Gorlero, amministratore delegato di V-Rent. La rete di vendita e assistenza è in corso di formazione, si pare da alcune regioni del Nord e dalla Campania con l’obiettivo di completare la copertura territoriale entro il 2021. Per l’assistenza in Italia e nel resto d’Europa, già oggi, i clienti Ford Trucks possono contare sulla rete di assistenza della Tip, noleggiatrice di semirimorchi che copre già tutto il continente. Il personale Tip è già stato formato per la diagnosi e le operazioni di manutenzione ordinaria.

 

LUNGO RAGGIO, GAMMA CORTA

L’F-Max punta sulla versione più richiesta per il trasporto su lunga distanza: il trattore stradale da 500 CV con passo normale. Al momento il listino non prevede altri modelli, anche se un passo lungo e una versione meno potente, verosimilmente con lo stesso motore Ecotorq da 12,7 litri ma tarato a 420 CV potrebbero presto arrivare. Non sono per ora previsti carri, segmento che viene coperto anche per il nostro mercato da modelli Legacy a 2, 3 e 4 assi con il 12,7 litri da 420 o 480 CV e con il 9 litri da 330 CV. Entrambi i motori utilizzati per i pesanti sono completamente “made in Ford”; hanno distribuzione monoalbero e turbina a geometria variabile. Il cambio dell’F-Max per il momento è l’automatizzato ZF Traxon a 12 marce, ma presto arriveranno un manuale e un automatizzato, entrambi a 16 marce, sviluppati e prodotti interamente dalla Ford. L’unica cabina disponibile ha il pavimento quasi piatto (il tunnel è alto 9 cm), il tetto alto, due letti di cui il secondario ribaltabile e moltissimi spazi per riporre oggetti, dai cassetti al frigobar che scorre sotto il letto inferiore. L’estetica della cabina e l’impostazione del posto guida hanno un fortissimo family feeling con i veicoli commerciali leggeri Ford e chi ha provato l’F-Max su strada ha riportato un’ottima impressione sulla qualità degli assemblaggi, l’isolamento acustico e termico della cabina e il comfort delle sospensioni. Il telaio è studiato per strade difficili: l’acciaio dei longheroni è spesso 8 mm, che si riflettono su una tara un po’ elevata: 8000 kg. La dotazione di sicurezza è al passo con i tempi e comprende la frenata automatica d’emergenza, il controllore di corsia e il radar anticollisione.

 

CONVENIENTE, MA NON LOW COST

L’F-Max non è fatto per sbaragliare la concorrenza con un prezzo bassissimo. Si annuncia con un prezzo di fascia media, posizionato verso il quarto/quinto posto tra i sette competitor europei. Punta però sulla qualità della costruzione e sulla completezza della dotazione: al prezzo di una versione d’attacco di un marchio premium si potrà avere il Ford completo di tutta la dotazione che serve per affrontare in comodità e sicurezza il trasporto a lungo raggio. Per questo nella ricerca delle concessionarie e delle officine, i distributori italiani puntano su chi già tratta marchi di fascia alta, che potranno così offrire un prodotto complementare a quelli già commercializzati senza scendere a compromessi. Il noleggio a lungo termine sarà offerto attraverso la V-Rent.