Influenza asiatica

Clienti europei da sempre nel mirino di Kia. Senza timori reverenziali nei confronti delle più blasonate marche continentali, l’industria automobilistica coreana ha saputo imporre i propri standard qualitativi nientemeno che nel vecchio continente, ribaditi chiaramente dai modelli più recenti, con garanzie sulla propria gamma di autoveicoli estese a 7 anni o 150.000 km. Un suggello ambizioso cui non si sottrae una veterana come la Ceed, da ben 17 anni sul mercato europeo e arrivata ormai alla sua terza generazione. Persa la precedente versione a sole due porte, l’attuale Ceed viene configurata come berlina a 5 porte – hatchback -, oppure familiare Sportwagon, anche nella grintosa versione ProCeed shooting brake.

 

 

Tra due continenti

Ideata sin dall’origine specificamente per il nostro mercato, disegnata dal Centro Stile Kia di Francoforte e realizzata nel polo industriale di Zilina, in Slovacchia, la Ceed dissimula la sua genealogia asiatica concentrando le proprie intenzioni a partire dal nome: Community of Europe with European Design, appunto. Che significa, sostanzialmente, tecnologia al passo con la concorrenza, una dinamica allineata alle esigenze dei guidatori più esperti, tutto racchiuso in una scocca dal design assolutamente assimilabile ai canoni estetici richiesti da questa esigente porzione di mercato. Così quindi anche nella sua terza generazione, presentata al Salone dell’Auto di Ginevra nel 2018 e rinfrescata con un leggero make-up lo scorso 2022, la Ceed affila gli artigli pronta a consolidare una diffusione, da quel 2006 anno della sua nascita, ormai prossima al milione e mezzo di esemplari.

Mentre le dimensioni riportano allo standard per una berlinetta di classe C, sviluppate in una lunghezza di 4,33 metri, 1,8 di larghezza per 1,45 metri d’altezza, la Ceed riesce a distinguersi grazie a una silhouette sportiveggiante, ancor più enfatizzata dalla shooting brake ProCeed (in pratica una wagon ribassata con linea da coupé), e dalla più dinamica GT, al vertice della gamma. Ampie griglie frontali e parabrezza inclinato, con fiancate muscolose dai passaruota adatti ad ospitare ruote da 17 e 18 pollici, rimarcate da sbalzi ridotti (88 cm l’anteriore e 79 cm il posteriore) resi possibili dal generoso interasse di 2,65 metri, dissimulano quella funzione di auto da tutti i giorni. L’aggiornamento di maggiore evidenza, interessato dal model year 2022, rispetto la precedente versione targata 2018, lo possiamo scorgere nel frontale, con una calandra stilizzata ed estremizzata nel design – chiamato a “Naso di Tigre” – e pochi altri dettagli estetici, tra cui le prese d’aria di maggiore respiro. Non mancano gruppi ottici full led con fendinebbia integrati, fari posteriori a nido d’ape e il nuovo format del logo Kia, ristilizzato per il nuovo corso e riportato anche nell’abitacolo, utili a rinfrescarne l’impatto visivo ed emotivo. Un impatto che prosegue internamente, con una plancia strumenti interamente digitale, fornita dallo screen da 12,3 pollici, in sostituzione della precedente analogica, che simula in quattro formati selezionabili a piacere grandi elementi circolari di fronte al conducente, affiancata da un display centrale, in stile tablet touchscreen, da 10 pollici e un quarto di diagonale. Da qui si interagisce con le principali modalità di bordo, tra cui navigazione e connettività col proprio smartphone, attraverso il quale accedere a diverse funzioni, tra cui la visualizzazione a distanza dello stato della vettura. Mentre per la versione a benzina la capacità del bagagliaio si attesta sui 395 litri utili, espandibili fino a 1.291 litri reclinando lo schienale posteriore, nella Ceed ibrida il pacco batterie aglio ioni di litio a 48 Volt, celato sotto al pianale, sottrae al vano posteriore qualche centimetro di profondità, riducendone la capienza di 38 litri. In luogo della ruota di scorta o del ruotino d’emergenza, qui è previsto il solo kit d’emergenza. Aggiornata anche nella ricca dotazione di dispositivi Adas, il model year 2022 dispone di un ampio ventaglio di ausili, facilitando le fasi di parcheggio, conduzione ordinaria ed eventuali manovre d’emergenza, anticipando in molte situazioni le reazioni del guidatore. Le dotazioni presenti, e oggi ancor più complete, comprendono sistemi come l’High Beam Assist, il Driver Attention Warning, il Lane Keeping Assist con Forward Collision-Avoidance Assist, e il Safe Exit Assist che prima della ripartenza rileva i veicoli in avvicinamento.

Non più a gasolio

In origine proposta con un entry level mille a tre cilindri turbo benzina da 100 CV, anche a Gpl oppure ibrido, oltre che col Diesel  di 1.6 litri da 136 CV di potenza, nell’ottica evolutiva verso una mobilità sempre più sostenibile, col restyling del 2022 si perdono queste opzioni (la trazione a gasolio al momento viene però mantenuta sulla familiare Ceed Sportwagon), restringendo l’offerta attuale della Ceed hatchback su un unico motore a ciclo Otto, il razionale mild-hybrid a 4 cilindri, con cubatura di 1,5 litri, da 160 CV complessivi, affiancato da un brillante 1.6 T-GDi da 204 CV della GT. Secondo le versioni, che garantiscono una coppia massima di 25,8 kgm tra 1.500 e 3.500 giri/min e 27 kgm tra 1.500 e 4.000 giri/min, la trasmissione viene gestita da un cambio manuale a sei marce, oppure da un automatico robotizzato Dtc a doppia frizione con sette rapporti, paddle al volante e sistema Drive Mode Select per adattare la risposta del motore al proprio stile di guida. Entrambe le versioni permettono prestazioni velocistiche e una dinamica di tutto rispetto, con velocità di punta rispettivamente di 210 e 225 km/h, accelerazioni 0-100 km/h di 8,6 e 7,4 secondi, e consumi in media nell’ordine dei 17.9 km/litro per l’ibrida e 14,7 km/litro per la sportiva GT. In sola modalità elettrica, inoltre, si può disporre di un’autonomia dichiarata fino a 65 km, e quando la carica non è più sufficiente il sistema passa automaticamente alla modalità mista.

Realizzata a partire dalla nuova piattaforma K2 condivisa con la consociata Hyundai, che rappresenta la base tecnologica per le attuali e future berline di classe media del Gruppo coreano, ibride o anche a sola trazione elettrica, la Ceed offre quattro sospensioni indipendenti, doppia barra stabilizzatrice  (rinforzate sulla GT) e freni a disco su tutte le ruote, in grado di garantire un handling brioso e sincero. Sterzo diretto con servo assistenza elettrica, sospensioni irrigidite rispetto i modelli precedenti, ancor più sullo sportivo allestimento GT, e un appoggio al suolo garantito dalle sospensioni indipendenti, con il classico schema McPherson davanti e un multilink al retrotreno, conferiscono alla Ceed una dinamica brillante anche nei tragitti quotidiani. Forzando l’andatura, soprattutto sull Ceed GT, si può contare sull’Electronic Stability Control (ESC) e sul Vehicle Stability Management (VSM) offerti di serie, così come il sistema Torque Vectoring by Braking per la gestione selettiva della frenata e il controllo del sottosterzo in curva. Mentre la dotazione propone cerchi in lega e pneumatici da 17 pollici sulla 1.5 TGDI ibrida da 160 CV e sulla Sportwagon (omologate ruote anche da 15 e 16 pollici), gli specifici sportivi da 18 pollici vengono riservati al top di gamma 1.6 TGDI GT da 204 CV.

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