GRAFFIANTE LEONCINA

VOLETE UNA COUPÉ grintosa ma accessibile, tanto da trasformare ogni tragitto in un’esperienza di guida, così stilosa da far volgere lo sguardo mentre passate, ed esclusiva quel tanto che basta da non confondersi con la pur rispettabile concorrenza? La risposta transalpina alla richiesta di sportività nel segmento delle autovetture di media cilindrata, dominio delle tedesche in primis (con la Audi TT in assoluta preminenza), proviene direttamente dal centro stile francese di Peugeot, prima in veste di concept car da salone – esposta al Motorshow di Francoforte nel 2007 – e successivamente al debutto commerciale, nella sua forma quasi integrale, tanto da suscitare profonda ammirazione per un design articolato e raffinato, accompagnato da contenuti tecnologici di grande spessore. Sotto la sigla RCZ si cela lo scatto d’orgoglio del dinamico brand del Leone, che intende rafforzare la sua immagine con un prodotto di nicchia, ma poi neppure tanto valutandone attentamente utilizzo, prestazioni e costi assolutamente alla portata dei più. A patto di poter rinunciare all’abitabilità cui siamo abituati sulla station wagon di famiglia, ma a non molto altro, dato che la RCZ, questa estate riproposta dopo un make up d’immagine, risulta godibile e sfruttabile non solo per le galoppate dei fine settimana, ma anche nei quotidiani spostamenti in ambito cittadino.


Leoni si nasce

Nel DNA popolare che ha sempre accompagnato la più ampia diffusione delle berline Peugeot si è sempre intravista una vena di sportività. Manifestata in anni di onorata carriera con i più prestigiosi piazzamenti sportivi, conquistati dalle versioni corsaiole della casa del leone. Senza ricercare estremismi destinati alle nicchie, con la RCZ si è voluta offrire la più sbarazzina immagine del quotidiano, garantendo in una vettura di medie dimensioni l’adeguata abitabilità, confortevole per due e neppure troppo sacrificata per altri due passeggeri posteriori, che possono contare su altrettante poltroncine singole.
Realizzata sulla stessa piattaforma della 308, che è poi la medesima base su cui sono sviluppate vetture dalle velleità meno spinte, la RCZ ben si discosta da quella versione 308 CC di cui sarebbe naturale identificarne l’evoluzione. In realtà la sportiva coupé ci mette più cattiveria sia nel dinamismo con cui affronta ogni tracciato, sia nell’immagine ricercata, tondeggiante quasi quanto le sue concorrenti, ma decisamente personalizzata dai tratti di matita del designer tedesco Boris Reinmöller, che ha saputo creare uno stile eccentrico e raffinato, ampiamente personalizzabile mixando le tinte della carrozzeria con quelle dei montanti che incorniciano i cristalli, assieme alle varianti previste per il tetto. Impossibile confonderla, la RCZ è subito identificabile da stilemi personali, come il lunotto a doppia curva dal sapore retrò e ispirato alle linee di un tempo tracciate da Zagato, o la fiancata delineata da una nervatura posteriore, nella quale si può identificare la figura delle zampe di un leone accovacciato, pronto al balzo.
A dispetto delle dimensioni mantenute entro i 4,30 m di lunghezza, l’abitacolo raggiungibile dalle due ampie portiere che impegnano gran parte della sezione laterale permette l’abitabilità di quattro occupanti, più una capacità nel vano di carico di 321 litri, ampliabile a 639 rinunciando ai due posti posteriori, non male tenendo conto della tipologia di questa vettura.
La dotazione prevista di serie esalta certamente la sportività della RCZ, con accorgimenti stilistici riproposti anche all’interno, una plancia sportiva con strumentazione circolare, inserti in materiali tecnici e diversi livelli di rivestimento per le sellerie, dal tessuto al misto pelle, fino alla pelle integrale. Il corredo prevede di serie elementi ormai imprescindibili, come l’Abs, l’Esp con Hill Start, i fari anteriori allo xeno e i posteriori a led, il regolatore di velocità, il servosterzo progressivo, oltre a un impianto audio integrato con radio, CD, Mp3, connessione bluetooth e modulo Peugeot Connect di comunicazione localizzata dei servizi di assistenza stradale. Pacchetti predefiniti integrano a piacere la dotazione di base, con il Pack Vision dedicato alla massima visibilità, proponendo elementi come i lavafari, la correzione automatica dell’assetto dei fari e il monitoraggio della pressione pneumatici, il Wip Com 3D, per accedere al navigatore con schermo a scomparsa 16/9 da 7 pollici, e un Pack Hi-Fi della JBL per trasformare l’abitacolo in una sala concerti, con 6 diffusori e amplificatore da 240 Watt.

Possente ruggito

La piattaforma globale del gruppo PSA applicata alla RCZ è asservita a un pianale dalle più ampie applicazioni, impiegato da Peugeot e Citroën su numerose autovetture, qui sapientemente adattato a un uso prettamente sportivo. Un assetto delle sospensioni miste, senza troppi compromessi, con classico McPherson davanti e un assale di torsione dietro, garantisce l’accoppiamento alle ruote con molle elicoidali, ammortizzatori idraulici e due robuste barre per stabilizzarne la dinamica. Quattro dischi assistiti dall’Abs offrono una potente frenata, interventi elettronici massimizzano la stabilità e l’assistenza alla ripartenza impedisce ogni defaillance in salita, mentre lo sterzo poco demoltiplicato trasmette con fedeltà anche le minime correzioni di traiettoria, indurendosi progressivamente all’aumentare della velocità. Accorgimenti specifici, come l’assetto ribassato di 10 mm e le ruote da 19 pollici con cerchi scampanati, incollano letteralmente al suolo la versione più spinta, realizzata in sinergia con il reparto corse di Peugeot Sport pensandone una carriera agonistica.
Un unico motore Diesel e uno a benzina con due, anzi tre livelli di potenza, provvedono alla poderosa spinta della RCZ, già divertente nella sua configurazione più contenuta da 156 CV, fino all’entusiasmante prepotenza dell’esclusiva versione R da 270 CV.
Il Diesel HDi, di 2 litri di cilindrata offre 163 CV di potenza e una coppia elastica per gran parte del regime di rotazione, coniugando prontezza e ripresa con consumi ed emissioni ai minimi livelli, già in previsione Euro 6. Ma è con il 1.6 THP a benzina, sviluppato da PSA con Bmw Group che la RCZ esprime il meglio di sé, già dalla versione più mansueta da 156 CV di potenza, per salire fino ai 200 CV offerti dal top di gamma, culminando nei 270 CV dell’esclusiva versione RCZ R, la più potente Peugeot stradale mai prodotta dalla casa transalpina. Tutto merito del quattro cilindri a iniezione diretta di benzina, elastico ed efficiente, sovralimentato nella sua massima espressione mediante una turbina a doppio stadio accoppiata a un intercooler aria/aria, tale da sprigionare prestazioni record (169 CV/litro sono un traguardo invidiabile per un motore termico), in grado di mettere in difficoltà al pronti via da semaforo perfino qualche Porsche. Ai 0-100 km/h in 5,9 secondi, accelerazione 0-400 metri in 14,2 secondi e velocità massima limitata a 250 km/h si riscontrano comunque ridotti consumi di carburante, in media 6,3 litri ogni 100 km e 145 g/km di emissioni di CO2.
Il massimo piacere di guida viene filtrato naturalmente da una geometria delle sospensioni decisamente sportive anche sulle versioni meno estreme, in grado di mantenere il più efficace contatto con il suolo grazie all’azione di generose ruote dotate di pneumatici – secondo le versioni – da 235/45 su cerchi da 18” e da 235/40 per i 19”.
La personalizzazione dello stile secondo i propri gusti passa anche attraverso le ruote: sempre in sintonia con gli stilemi espressi dalla leoncina, ecco quindi pronti da Peugeot una serie di ben 10 opzioni per quanto riguarda la dotazione di cerchi in lega, da 18 o 19 pollici secondo la misura di pneumatici presenti. Tutti multirazze e con finiture gray, silver o black, provvedono a dare un tocco di carattere alla propria RCZ, eccezion fatta per l’esuberante versione R che presenta la sua esclusiva dotazione di cerchi, bicolore diamantati/matt black e serigrafati con logo R fresato direttamente nella lega, dimensionati appositamente per ospitare pinze freni maggiorate.

La scheda con i dati tecnici per lo specialista viene inviata agli iscritti alla newsletter. Se non sei ancora iscritto clicca qui