FUORISTRADA GLOBALE

IN AMERICA ben conoscono il potenziale dei light truck 4x4, da tempo ai vertici delle classifiche commerciali negli States, e insostituibili compagni per il lavoro e il tempo libero. Non a caso tra i primi veicoli pick up dell’era automobilistica, proprio il logo Ford compariva nel 1917 sulla calandra del “1 Tonne Pick Up”, il camioncino protagonista della rivoluzione automobilistica d’inizio secolo. Una tradizione perpetrata nei lustri a seguire, e che quasi cent’anni dopo si identifica nel nuovo Ford Ranger, un veicolo davvero globale, pensato per soddisfare le esigenze di mobilità di tutto il pianeta.
Progettato in Australia e collaudato nelle condizioni più difficili, dai ghiacci del circolo polare alla calura del deserto mediorientale, fino alla giungla equatoriale, la terza generazione di quel pick up Ranger presentato per la prima volta nel 1983, condensa al suo interno tutto il know-how del colosso automobilistico americano. Sulla piattaforma del Ranger viene proposto un veicolo davvero trasversale, ideato su misura per rispondere alle necessità di trasporto di tutto il pianeta, a suo agio tanto nel duro lavoro sui difficili terreni a fondo naturale, grazie a una robusta struttura classica a traliccio con carrozzeria imbullonata, quanto nell’outdoor e nei più lunghi viaggi autostradali, merito di un abitacolo da vera berlina granturismo. Con eccezione per il mercato statunitense, dominato dai light truck Ford della serie F, il Ranger è distribuito su 180 mercati mondiali, ai quali giunge dai tre poli industriali incaricati al suo assemblaggio, dislocati in Thailandia, Sudafrica e Argentina. In Italia è presente dall’inizio di quest’anno, in configurazione 4x4, con cabina singola, allungata e doppia – ma è acquistabile anche come telaio cabinato destinato ad allestimenti speciali – con due motorizzazioni e due trasmissioni, manuale o automatica, entrambe con riduttore.


Tre per due
Una piattaforma completamente inedita, quella su cui si sviluppa la nuova gamma Ranger, che, secondo i livelli di allestimento presenti sul mercato italiano, propone tre configurazioni di carrozzeria, con la singola cabina, dal lungo cassone posteriore e abitacolo a due posti, il Super Cab, con cabina allungata per quattro posti, e il Double cab, dall’abitabilità automobilistica per cinque occupanti, e vano posteriore sufficientemente ampio, di oltre 1,5x1,5 m, da permettere un carico utile fino a 1.152 kg. Capacità possibili grazie alle importanti dimensioni esterne, con una lunghezza di 5,27 metri per il Single Cab e 5,36 metri per le due configurazioni con cabina allungata, 1,85 metri di larghezza e 1,8 metri d’altezza, generoso interasse di 3,22 metri, 23 cm di altezza minima da terra e angoli a caratteristici (ovvero l’attitudine di affrontare rampe) da vera fuoristrada, con una profondità di guado di 80 cm, penalizzati solo dallo sbalzo posteriore decisamente pronunciato, caratteristica peraltro comune a ogni pick up. E per chi ha necessità di trasportare un rimorchio, la versione 4x4 con i suoi 3.350 kg di massimo traino, si dimostra la trattrice ideale per grandi caravan o carrelli di importanti dimensioni.
Su tutta la gamma sono offerte due moderne motorizzazioni turbodiesel della serie Duratorq, a quattro e cinque cilindri, rispettivamente di 2.2 litri, da 150 cv di potenza e 38,2 kgm di coppia a 1.500 giri/min, e da 3.2 litri, per un picco massimo di 200 cv e ben 47,9 kgm di coppia disponibile tra 1.500 e 2.750 giri/min, particolarmente generoso in ripresa e sotto sforzo. Una duplice scelta, affiancata in entrambi i casi da trasmissioni a cambio manuale oppure automatico a 6 rapporti, con riduttore a due velocità, mentre lo schema di trazione integrale, inseribile anche in movimento, viene gestita elettronicamente dal Traction Control System, che interviene sia tra i due assali che sulle singole ruote, tale da simulare, all’occorrenza, il bloccaggio totale dei differenziali.
Come su una granturismo di classe premium, l’elettronica di gestione dinamica assiste la guida nelle più svariate situazioni: dall’Abs con assistenza alla frenata d’emergenza Eba, al controllo di stabilità Esp, fino all’ausilio per la ripartenza in salita Hla e per il controllo della velocità in discesa Hdc, senza dimenticare l’antiribaltamento Rom e il controllo della stabilità del rimorchio Tsm. Tecnologia d’ultima generazione che viene riproposta anche all’interno di un abitacolo dall’abitabilità davvero apprezzabile, soprattutto in versione a cinque posti, con interni accoglienti e curati, completi di quegli accessori imprescindibili su un autoveicolo moderno, cui non fanno eccezione elementi di sicurezza, come i sette airbag per conducente e passeggeri, e di pregio, come i rivestimenti in pelle, di serie a partire dall’intermedio allestimento Limited, il navigatore satellitare con display da 5 pollici, la telecamera posteriore per agevolare le manovre e un impianto audio dotato di connettività Bluetooth, presa Usb e comandi vocali d’azionamento. Il climatizzatore bizona mantiene efficacemente la temperatura interna anche nelle più torride giornate, refrigerando perfino il cassetto portavivande, mentre ben 23 vani interni offrono una grande capacità per riporre ogni oggetto, tra cui il cassetto centrale, in grado di contenere un pc portatile con monitor da 16 pollici.


Off road di compromesso
La fisionomia è sicuramente quella del fuoristrada, alto e ben delineato nei suoi ingombri esterni, nel quale si ritrovano, seppur su un veicolo di concezione moderna, caratteristiche comuni ai più robusti mezzi da trasporto, quali ad esempio il telaio separato a longheroni e traverse d’acciaio, il ponte rigido posteriore e le sospensioni miste. Mentre all’avantreno, con ruote indipendenti a bracci oscillanti, le molle elicoidali consentono la migliore guidabilità e precisione di guida anche alle elevate velocità autostradali, il retrotreno dispone di classicissime balestre semiellittiche, elementi di vetusta memoria ma pur sempre robusti e affidabili sui più tormentati percorsi fuoristrada, specialmente in condizioni di pieno carico. Il risultato è certamente di compromesso, al quale partecipa uno sterzo a cremagliera abbastanza preciso in velocità, con servoassistenza idraulica progressiva, e un impianto frenante con dischi anteriori e tamburi posteriori, integrati da un’avanzata elettronica di controllo.
Ecco quindi che, nonostante una massa in ordine di marcia variabile secondo le versioni tra i 1.891 e i 2.063 kg (e fino ai 3.200 kg di massa complessiva ammessa), con la più appetibile motorizzazione TDCi 2.2, le prestazioni dichiarate registrano 175 km/h di velocità massima, con un consumo medio di 12 km/litro, che scendono a 9,6 km/litro nel caso del TDCi 3.2 con cambio automatico, pur assicurando doti di ripresa e accelerazione che non sfigurano al confronto di un’autovettura di media cilindrata. Sulle strade asfaltate, il baricentro rialzato viene compensato dall’ampia carreggiata, senza manifestare eccesivi coricamenti in curva, mantenendo una sempre apprezzabile precisione nelle manovre, merito anche di pneumatici dalle spalle non esageratamente sviluppate, che anzi sfiorano la sportività in configurazione da 18 pollici sulla più dinamica versione da 200 cv.
Un vero stradista in grado di offrire comfort e sicurezza ai massimi livelli, nonostante l’omologazione N1 come autocarro, confermate dal risultato ottenuto nei crash test, aggiudicandosi – primo veicolo di questo genere – le 5 stelle EuroNCAP.
La gamma dei pneumatici omologati si articola su tre livelli, secondo gli allestimenti previsti (XL, XLT, Limited e Wildtrak), dai  255/70 R16 ai 265/60 R18, tutti dal disegno moderatamente scolpito, installati su cerchi in acciaio o in lega da 16” per le versioni d’accesso alla gamma, su cerchi in lega da 17” per la fascia intermedia, e fino ai cerchi in lega da 18” che distinguono il top di gamma.

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