Torna la campagna di controlli su strada “vacanze sicure”
Promossa da Assogomma e Federpneus in collaborazione con la Polizia di Stato L’attività ha lo scopo di verificare lo stato dei pneumatici di 10.000 automobili
Dopo il lungo stop dovuto all’emergenza sanitaria sono ripresi a settembre 2021 i corsi di formazione professionale riservati ai soci Federpneus. I partecipanti ai corsi hanno avuto modo di imparare, approfondire e migliorare la loro conoscenza sui temi della riparazione dei pneumatici per vetture e veicoli industriali e sui sistemi Adas. I corsi, divisi per argomenti, hanno coinvolto un centinaio di operatori tra indipendenti e appartenenti alle reti Driver, Euromaster, SuperService e Consorzio Super Truck (quest’ultimi per il tramite di Prometeon).
Riparazioni certificate dei pneumatici
Nei corsi del 14, 15 e 16 settembre i partecipanti ai corsi hanno svolto una formazione di 8 ore ciascuna sul tema della riparazione certificata dei pneumatici per vettura, suv, 4x4 e trasporto leggero. Le lezioni sono state divise, per ogni giornata, in due parti. Nelle tre ore di teoria Paolo Giomaro di Lmv Commerciale e Gabriele Lazzarini, coordinatore della Commissione tecnica Federpneus, hanno spiegato le regole generali in materia di responsabilità civile dell’autoriparatore e le indicazioni e raccomandazioni Etrto oltre a indicare i principi chimici della gomma e della vulcanizzazione. Durante la parte pratica gli allievi, all’interno dell’officina Federpneus, hanno imparato a ispezionare un pneumatico, valutare la corretta analisi del danno, valutare i limiti di riparabilità e utilizzare la tecnica adatta alla riparazione.
Conoscere il veicolo industriale
Gli assali e il lavoro sui pneumatici dei veicoli industriali è stato l’argomento del corso del 23 settembre tenuto da Cristiano Pesci dell’azienda Pesci Attrezzature e Gabriele Lazzarini, coordinatore della Commissione tecnica Federpneus. Durante la parte teorica i partecipanti al corso hanno approfondito la conoscenza della struttura di un veicolo industriale. In particolare, le differenze tra le varie tipologie di allestimenti e assali in funzione del campo di impiego, le principali problematiche sui veicoli rimorchiati, quelle sugli assali anteriori di trattori e motrici e le problematiche sugli assali comandati, doppi assali sterzanti ed assi motore. In più sono stati spiegati i tipi di interventi da compiere sugli assali e il tipo di attrezzature da utilizzare per risolvere le rispettive problematiche. Durante la parte pratica gli allievi hanno svolto la diagnosi completa del veicolo attraverso la misurazione di: convergenza, campanatura, allineamento ruota e scatola guida, divergenza in sterzata, incidenza, massima sterzata, inclinazione perno fuso, fuori-squadro sull’asse fisso, parallelismo tra assi fissi, interpretazione di tutti i valori rilevati e intervento di regolazione per correggere eventuali anomalie riscontrate.
Sistemi Adas e diagnostica apparecchiature disponibili sul mercato
I veicoli in circolazioni sono sempre più un concentrato di tecnologie che richiedono competenze qualificate e strumenti innovativi per la manutenzione. È per questo motivo che Federpneus in collaborazione con Hella Gutmann, divisione specializzata nella diagnostica del gruppo Hella, ha organizzato il corso del 28 settembre scorso sul funzionamento e la manutenzione dei sistemi Adas. Durante il la giornata Stefano Vitelli di Hella Gutmann e Gabriele Lazzarini, coordinatore della Commissione tecnica Federpneus, hanno spiegato ai partecipanti i sistemi Adas, le tipologie e i metodi di calibrazione, le procedure di analisi degli errori e le normative di riferimento.
Promossa da Assogomma e Federpneus in collaborazione con la Polizia di Stato L’attività ha lo scopo di verificare lo stato dei pneumatici di 10.000 automobili
Il Gruppo produttori pneumatici dell’associazione ha ribadito che i pneumatici idonei all’impiego su uno specifico veicolo sono quelli riportati in carta di circolazione
Nel caso si siano montati sull’auto pneumatici invernali con codice di velocità inferiore rispetto a quanto riportato sulla carta di circolazione, c’è tempo ancora un mese