Nissan Qashqai, nel nome del crossover

Antesignana di un nuovo segmento di successo, quando apparse per la prima volta, nel 2007, la Nissan Qashqai reintrodusse in epoca moderna il concetto di crossover, già timidamente esplorato in precedenza da altri veicoli (ricordate la Matra/Simca Rancho degli anni ‘70?) ma senza il seguito che avrebbe poi conosciuto più recentemente. Un veicolo con l’impronta di una berlina però con altezza da terra analoga a quella di una fuoristrada media, così da permettere una superiore mobilità – con o senza la trazione integrale – e una maggiore capacità interna. Da allora il mercato ha premiato questo segmento, rappresentando attualmente in tutti i suoi sottogruppi tra il 40 e il 45% del venduto, in Italia e in Europa.

 

 

Lanciata nella primavera dello scorso anno ecco quindi la nuova Qashqai, più alta, più lunga, larga e stilosa, la terza generazione si differenzia nettamente dalle precedenti, presentando con il model year 2021 una versione completamente rinnovata, pur mantenendo proporzioni e peculiarità cui Nissan ha destinato sin dalla nascita la sua sport utility di media gamma. Crossover o sport utility Le dimensioni contano, qui incrementate giusto di una manciata di centimetri per non snaturare la fisionomia di un modello di successo. Così la nuova Qashqai, che rispetto alla precedente propone una lunghezza complessiva di 4,42 metri (+ 35 mm), larghezza di 1,83 m (+ 32 mm) e un’altezza di 1,62 m (+ 25 mm), con interasse di 2,66 metri (+20 mm), tale da garantire maggiore stabilità e abitabilità. Quel che cambia sostanzialmente è il look, dalla fisionomia moderna a tratti spigolosi, nella quale si riconosce l’impronta Nissan, sottolineata dalla calandra V-Motion, affiancata da nuovi gruppi ottici full led con luci diurne separate che ne assottigliano la sezione frontale. Fiancate sagomate interrompono la linearità degli sportelli, assieme ai grandi passaruota, con estremità dei parafanghi in tinta neutra, in grado di alloggiare ruote di generose dimensioni, per la prima volta sulla sport utility di Nissan fino a 20 pollici di calettatura. Design assottigliato anche per i fari posteriori, sempre full led, che si prolungano oltre la curva del fianco conferendo alla firma luminosa un’immagine tridimensionale. Le maggiori volumetrie si ripercuotono naturalmente all’interno, con un abitacolo più spazioso per le gambe dei passeggeri, oltre che con una capacità del vano bagagli di 504 litri, espandibili a ben 1.593, una settantina in meno se in luogo del kit di riparazione in caso di foratura si trova il ruotino d’emergenza (secondo le versioni).

 

Non poteva mancare una dotazione di prim’ordine, sia sul fronte della connettività e dell’infotainment che su quello dell’assistenza alla guida. A partire dal cruscotto, su cui campeggia l’innovativo HUD - Head Up Display (da 10,8”) frontale alla postazione di guida, che riproduce digitalmente una strumentazione a elementi circolari, proiettando sul parabrezza le principali informazioni utili al conducente. Centralmente ci pensa il display TFT da 12,3” quale visualizzatore di tutte le opzioni di bordo e di navigazione, con comandi anche al volante, ed App dedicata NissanConnect Service attraverso la quale gestire da remoto alcune funzionalità del veicolo, pianificando playlist musicali o itinerari e destinazioni comodamente da casa attraverso le funzioni Home to Car.

Un po’ crossover due ruote motrici, un po’ Suv grazie alla versione 4WD, la nuova Nissan Qashqai dispone di un nuovo complesso di assistenze alla guida Adas racchiuse sotto la funzione ProPilot, in grado di alleggerire fattivamente l’affaticamento del conducente. Dal cruise control adattivo, che mantiene la distanza nel traffico, capace di assimilare perfino i limiti riportati sui cartelli stradali adeguando autonomamente la velocità senza interventi da parte del pilota, così come il mantenimento di corsia, utile in caso di distrazione o colpi di sonno, assieme al controllo angoli ciechi e rilevamento ostacoli, leggendo la strada attraverso un radar ben oltre l’auto davanti, anticipando attraverso l’Intelligent Forward Emergency Breaking l’eventuale frenata di chi ci precede di fronte a un ostacolo improvviso.

 

Addio alla spina

La novità più interessante sul fronte motoristico, oltre che scelta nettamente discostante dalle soluzioni adottate dai principali competitors, è senza dubbio rappresentata dal sistema di propulsione offerta dalla versione e-Power, in arrivo nel corso del 2022, tecnologia esclusiva già vista in Giappone sui modelli Nissan Note e Serena, componente fondamentale di quella Nissan Intelligent Mobility che intende raggiungere il 50% delle vendite totali in Europa di veicoli elettrificati. Anche a discapito del Diesel, che scompare definitivamente dai listini per questo modello. Non un’elettrica nel senso più tradizionale del termine, ma una versione con motore a benzina di 1.5 litri di cilindrata, da 157 CV di potenza e rapporto di compressione variabile, che funge esclusivamente da generatore per la ricarica del pacco batterie agli ioni di litio, abbinato all’unità principale, e da alimentatore diretto del motore elettrico da 140 Kw (190 CV), con coppia di 33,6 kgm, incaricato di fornire alle ruote anteriori la forza motrice. Così da viaggiare in modalità elettrica senza l’onere di dover cercare una colonnina per la ricarica, che avviene esclusivamente attraverso il motore termico. Il duplice vantaggio sta nel non doversi fermare mai per l’approvvigionamento di energia elettrica (salvo le soste al distributore per la benzina, proprio come un’auto tradizionale) e nelle dimensioni ridotte degli accumulatori – non ancora dichiarate ma probabilmente intorno ai 1,5 kWh – riducendo così i costi di produzione. Simile a quello introdotto su Nissan Leaf, la Qashqai e-Power si avvale del sistema e-Pedal, così da gestire accelerazione e frenata tramite un solo pedale.

 

Ignoti al momento i consumi di carburante, che dovrebbero comunque mantenersi su livelli molto interessanti, dato il funzionamento sempre a regime ottimale dell’unità termica, con prestazioni velocistiche di sicuro interesse, garantire dalla generosa potenza erogata da quella elettrica. Mild hybrid a 12 Volt invece per le versioni 1.3 DiG-T, che dispongono di una più tradizionale unità 4 cilindri a benzina, turbocompressa, già collaudata sulla precedente Qashqai e disponibile su due livelli di potenza, rispettivamente da 140 e 158 CV a 5.00 giri/min, 24,5 e 26,5 kgm di coppia già subito disponibile a regimi molto bassi (27,5 kgm per la versione automatica), gestiti da una trasmissione manuale a 6 marce oppure al nuovo cambio automatico Xtronic. Solo abbinato a quest’ultimo, in funzione della motorizzazione più potente, è opzionabile anche la trazione integrale 4WD, gestita elettronicamente con capacità adattiva secondo uno dei cinque programmi selezionabili dal conducente, Standard, Eco, Sport, Snow e Off-Road, con tempi di risposta ulteriormente ridotti a 0,2 secondi per il trasferimento della coppia su ogni singola ruota al primo accenno di perdita d’aderenza. Il pacco batterie agli ioni di litio viene ricaricato dal collaudato sistema di recupero dell’energia in frenata, oltre che dall’alternatore/generatore, consentendo l’inserimento del motore elettrico in abbinata a quello termico, nelle condizioni di partenza e di ripresa, contribuendo a un sostanziale abbattimento dei consumi, con una media dichiarata tra i 14 e i 16 km/litro. Tutto senza rinunciare a un piglio sportiveggiante, con velocità di punta nell’ordine dei 200 km/h ed accelerazione 0-100 km/h tra i 9 e i 10 secondi, in base alle versioni. Primo modello europeo dell’Alleanza Nissan-Renault, la terza generazione di Qashqai porta al debutto la nuova piattaforma CMF-C che sarà impiegata come struttura delle future vetture di fascia media del Gruppo. Un’architettura a quattro ruote indipendenti, con doppio schema McPherson, oppure multilink al retrotreno per le versioni a trazione integrale, così da contenere gli ingombri al posteriore, garantisce un elevato controllo dinamico del veicolo. Ulteriore novità, il largo impiego di materiali leggeri, come l’alluminio per i lamierati di cofano e portiere, e i compositi sintetici per il portellone, tali da assicurare apprezzabile risparmio in termini di peso, con una riduzione di 60 kg rispetto al modello precedente, nonostante le dimensioni accresciute, con una rigidità torsionale incrementata del 41%. Nell’ottica di un dinamismo che sfiora la sportività, anche il sistema ruota beneficia dell’introduzione di nuovi cerchi in lega leggera fino a ben 20”, in opzione sulle versioni Tekna+ al top di gamma, che si affiancano ai meno estremi da 17, 18 e 19 pollici, con pneumatici compresi tra i 215/65 R17 e i 235/45 R20.

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