Mercato auto Europa, la crescita continua anche ad agosto, +20,7%
Unrae: “le storture negli incentivi condannano l’Italia all’ultimo posto nell’elettrico”
Nuova flessione del mercato dei veicoli commerciali a marzo. Il Centro studi e statistiche dell’Unrae per il secondo mese consecutivo indica un calo del mercato dei veicoli commerciali leggeri dell’8,6%, più del doppio in termini percentuali di quanto registrato a febbraio. Le immatricolazioni di marzo 2022 sono pari a 16.585 unità contro le 18.149 registrate nello stesso mese dell’anno scorso.
Il primo trimestre dell’anno chiude dunque con 43.920 immatricolazioni e un calo del 4,7% rispetto alle 46.093 del periodo gennaio-marzo 2021. La frenata di marzo è da attribuire anche per questo comparto all’attesa degli incentivi, che si sono concretizzati solo pochi giorni fa con la firma del decreto attuativo degli stanziamenti dedicati, che per i veicoli a zero emissioni ammontano a 10 milioni per il 2022, 15 milioni per il 2023 e 20 milioni per il 2024. “Apprezziamo l’accoglimento delle nostre richieste di prevedere sostegni anche per l’acquisto di veicoli commerciali leggeri a zero emissioni, con un orizzonte temporale a tre anni ma, in questo frangente, riteniamo limitante per le politiche di transizione energetica l’obbligo di rottamazione come condizione per ottenere l’incentivo e l'esclusione dai sostegni dei veicoli elettrificati (ibridi e plug-in) – ha detto Michele Crisci, presidente dell’Unrae –. Per la massima resa degli stessi bisogna comunque velocizzare il lavoro sul tema delle infrastrutture, predisponendo rapidamente un piano di sviluppo delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici e prevedendo sgravi fiscali per l’installazione da parte dei privati, e occorre prorogare fino al 2024, con un incremento dal 6% al 12%, il credito d’imposta per i veicoli commerciali”.
L’analisi della struttura del mercato del primo bimestre (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione) rispetto allo stesso periodo 2021 mostra un calo a doppia cifra dei privati, che scendono a rappresentare 1/5 delle immatricolazioni, e delle società che perdono circa 5 punti, al 40,4% del mercato. In flessione anche le autoimmatricolazioni, che scendono al 4,5% del totale. Una vertiginosa crescita coinvolge invece il noleggio a lungo termine, che guadagna oltre 10 punti e sale al 31,6%, mentre il breve termine perde oltre 1/3 delle immatricolazioni, scendendo al 3,4% di quota. Sul fronte delle motorizzazioni, la benzina segna un altro incremento, raggiungendo il 6% di rappresentatività, mentre il diesel perde 11 punti, fermandosi al 76,1% di quota. In forte ridimensionamento il metano, che si ferma all’1,5%, mentre il Gpl in crescita, raggiunge il 2,9% di share. Un’ulteriore fortissima crescita coinvolge i veicoli ibridi che arrivano a rappresentare il 12% del mercato. La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5t, calcolata con il nuovo ciclo WLTP, nel primo bimestre segna un calo del 6,6% a 180 g/Km (rispetto ai 192,7 g/Km del 1° bimestre 2021).
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“Ma il 40% del parco circolante è ancora ante euro 4 e il fondo incentivi ha un avanzo del 94%”
Le candidature dovranno pervenire alla segreteria del premio entro il 30 settembre 2023