Il mercato dell’auto divide l’Italia
Il nuovo è la scelta di chi abita nel Centro-Nord, l'usato al Sud. Sono i risultati di un’indagine realizzata da Experian e Unrae
Inversione di marcia a febbraio per i veicoli commerciali. Dopo la lieve ripresa di gennaio, il mercato dei veicoli fino a 3,5 t di peso totale a terra nel mese di febbraio ha registrato 15.368 immatricolazioni, pari a una riduzione del 3,9% rispetto alle 15.994 unità dello stesso mese 2021. Il primo bimestre archivia un calo dell’1,4% con 27.550 unità, verso le 27.943 del gennaio-febbraio 2021. Unrae ritiene che le difficoltà dell’attuale contesto generale renderanno alquanto difficile un recupero del mercato nel corso della prima metà dell’anno. Una possibile ripresa potrebbe, invece, verificarsi nel secondo semestre.
Al netto dei potenziali impatti negativi delle tensioni geopolitiche e del conflitto in Ucraina, con le conseguenti sanzioni internazionali che rallentano ulteriormente le catene di fornitura transfrontaliere, un’auspicata ripresa nella seconda parte dell’anno farebbe chiudere il 2022 intorno alle 190.000 immatricolazioni (+3,3% sul 2021), permettendo di superare, anche se di poco, il livello pre-pandemia. “Per sostenere la transizione energetica del trasporto merci e rinnovare il vetusto parco circolante sarebbero necessarie misure urgenti ed efficaci orientate a un’accelerata strategia di decarbonizzazione anche di questo settore” ha detto Michele Crisci presidente dell’Unrae, ricordando che, secondo le stime aggiornate dall’associazione al 31 dicembre 2021, il parco circolante italiano conta 4.125.000 veicoli commerciali, con oltre il 43% composto ancora da veicoli ante Euro 4 con oltre 15 anni di età e quindi altamente inquinanti e poco sicuri. “Di fronte a questa realtà – ha proseguito Crisci – è urgente e necessario che venga stanziato un fondo ad hoc per tale categoria di veicoli, con un orizzonte pluriennale e dotazione adeguata, ma senza penalizzare quanto già previsto per gli altri comparti automotive. Si tratta di veicoli fondamentali per la logistica urbana dell’ultimo miglio che sulle merci è aumentato del 45% nel 2020 e del 18% nel 2021, con un valore complessivo alla fine dello scorso anno superiore ai 30 miliardi di euro”. Oltre al ripristino degli incentivi di mercato, per il Presidente dell’Unrae, occorrerebbe sviluppare in parallelo sia le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, con sgravi fiscali per l’installazione di quelle private, sia prorogare fino al 2024, e portare dal 6% al 12%, il credito d’imposta.
L’analisi della struttura del mercato di gennaio (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione) rispetto allo stesso periodo 2021 evidenzia un ritorno in territorio positivo dei privati, abbastanza stabili attorno al 21,8% di quota di mercato, a fronte di un leggero calo delle società che perdono oltre un punto, fermandosi al 42,4% del totale. Il noleggio a lungo termine incrementa i volumi di circa 1/4, salendo di oltre 5 punti al 27,9% di quota, mentre il breve segna un calo vertiginoso, scendendo al 3,8% del mercato. Un drammatico crollo coinvolge anche le immatricolazioni auto, che si fermano al 4%. Dal lato delle motorizzazioni, il motore a benzina torna a crescere in volume, salendo al 4,5% di quota, mentre il diesel perde quasi 12 punti, con una rappresentatività al 75,9%. Un altro crollo vertiginoso coinvolge il metano, che scende sotto l’1%, mentre il Gpl sale al 3,2% del totale mercato. In fortissima ascesa i veicoli ibridi, che crescono di 10 punti, al 14,1% delle preferenze e aumentano anche gli elettrici che rappresentano appena l’1,2% di quota. La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5t, calcolata con il nuovo ciclo WLTP, in gennaio segna un calo del 6,2% a 182,3 g/Km (rispetto ai 194,4 g/Km di gennaio 2021).
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