Unrae, incentivi per i veicoli industriali insufficienti per il rinnovo del parco circolante

Per l’Unrae, i 25 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il Decreto del 6 agosto 2024 per il rinnovo del parco veicoli industriali si sono rivelati insufficienti. Il Ministero aveva stabilito che, per i mezzi acquistati a partire dal 14 settembre 2024, fosse possibile prenotare i contributi dal 16 dicembre scorso fino ad oggi, 17 gennaio 2025. Un termine di chiusura delle istanze solo teorico, perché, come ormai consuetudine, il contatore degli incentivi prenotati pubblicato da Ram (società in house del MIT) ha mostrato con largo anticipo rispetto alla scadenza odierna la rapidità con cui le risorse sono andate esaurite. Per tutte e tre le categorie incentivate, infatti, i fondi sono terminati in poco tempo e la percentuale di prenotazione ha ampiamente superato il 100%. Per l’Unrae, l’esaurimento dei fondi stanziati si accompagna a una scarsa efficacia del Piano incentivante nel rinnovare il parco veicolare. La scelta di riservare contributi preferenziali alle imprese che rottamano veicoli di categoria Euro IV o inferiore ha inevitabilmente ridotto il numero di unità incentivate, complice l’esiguità delle risorse disponibili. “Le risorse stanziate si sono rivelate palesemente inadeguate a soddisfare le domande delle imprese di autotrasporto, lasciando numerose aziende escluse dai benefici – ha detto Paolo A. Starace, presidente della sezione veicoli industriali di Unrae –. È inaccettabile che questa situazione si ripeta ogni anno. I fondi assegnati dal MIT sono una goccia nel mare rispetto alle reali necessità del nostro settore e rappresentano l’ennesima opportunità persa per un reale svecchiamento di un parco circolante con un’età media di 15 anni. È necessario aumentare cospicuamente le risorse disponibili, istituendo un Fondo pluriennale, almeno per i prossimi quattro anni, con una dotazione non inferiore a complessivi 700 milioni di euro. Inoltre, chiediamo che il nuovo schema incentivante non sia riproposto in futuro”.