SIMMETRIA DEL SOL LEVANTE

Per la Casa delle Pleiadi - la costellazione celeste riprodotta sul logo di Subaru - sportività e piacere di guida sono al vertice dei benefit offerti da tutta la loro blasonata produzione. Un assioma cui non si sottrae la nuova generazione della Forester, giunta in questo 2013 alla sua quarta edizione con un profondo restyling, tanto estetico quanto tecnologico.


La più fuoristradistica delle Subaru, con un’altezza da terra di 22 cm e una trazione 4x4 a prova di Camel Trophy, è al contempo una vettura adatta a ogni utilizzo, sui percorsi più differenti, da quello urbano all’autostradale, alle occasionali sortite su sterrati e fondi naturali, magari in occasione di un week end all’insegna dell’avventura. Un modello che si rivolge un pubblico eterogeneo, strizzando l’occhio a quello femminile, meno avvezzo alla tecnicità di trasmissioni tanto sofisticate quanto, in questo caso, semplici da gestire. E con una dotazione davvero esemplare, a cominciare dai motori boxer a cilindri orizzontali sia benzina (e anche con doppia alimentazione Gpl) che Diesel, aspirati e turbocompressi, tali da soddisfare ogni richiesta a livello prestazionale.



A MISURA DI FAMIGLIA

 
Innanzitutto sono le dimensioni quelle che beneficiano di questo aggiornamento. Sia esternamente, con un guadagno di 35 mm in lunghezza e di 15 mm in larghezza, rispetto il modello precedente, che porta l’ingombro esterno complessivo a poco meno di 4,6 metri e passo allungato di 25 mm fino a 2,64 metri; sia internamente, con maggiore spazio per gli occupanti, ottenuto anche mediante la risagomatura dei pannelli portiere, della conformazione del cruscotto, del ricollocamento dei montanti anteriori più avanzati e con l’abbassamento del tunnel centrale della trasmissione. Un vantaggio avvertibile in special modo nella sezione posteriore, dove possono trovare comodo alloggio tutti e tre i passeggeri, mantenendo una capacità di carico di 1.592 litri nel bagagliaio. Sulle versioni al top di gamma troviamo anche l’apertura assistita del portellone posteriore motorizzato, azionabile dal telecomando della vettura o dal pulsante esterno, con altezza programmabile per non sbattere sul soffitto del garage.


Con quattro livelli d’allestimento offerti, ogni preferenza riguardo la completezza di accessori trova il suo giusto equilibrio, proponendo già dalla versione d’ingresso Comfort una dotazione che include elementi come climatizzatore automatico, sistema Start & Stop, sette airbag, collegamenti per la telefonia Bluetooth e ruote in acciaio da 17 pollici, oltre ovviamente a tutto il corredo elettronico di controllo di trazione e stabilità. Più ricca la successiva versione Trend, che si arricchisce del programma X-Mode di controllo del cambio Lineatronic, telecamera per retromarcia e display interno multifunzione da 4,3”, clima bi-zona e rivestimenti interni più pregiati, oltre ai cerchi in lega da 17”. Massima eleganza per la Exclusive, che include navigatore con schermo da 6,1”, tettuccio apribile e rivestimenti interni in pelle, avviamento motore a pulsante e apertura porte keyless. Infine la più sportiva Dynamic, che al controllo di gestione del motore SI-Drive abbina cerchi in lega da 18” e un design del frontale più dinamico, con griglia e paraurti dedicati.


Completa in tutte le indicazioni e nei controlli, la strumentazione in plancia abbina ai classici strumenti circolari due pannelli a display, uno nel cruscotto e l’altro, più ampio, sulla sommità del padiglione centrale, che riportano tutte le informazioni sulla funzionalità di marcia, con raffigurato anche lo schema di trasmissione 4WD oltre che la modalità selezionata dal sistema intelligente di gestione SI (Intelligent Mode/Sport Mode) prevista sui motori turbocompressi.



TECNOLOGIA A CINQUE STELLE

 
Chi si appassiona di meccanica troverà ampie argomentazioni scorrendo la scheda tecnica della Forester. Quanto a chi interessa ben poco il suo funzionamento (basta che funzioni) resterà sorpreso dalla facilità di azionamento dei vari parametri, molto intuitiva. Vanto dell’industria giapponese, da quarant’anni specializzata in trazioni integrali, la piattaforma su cui si sviluppa questo modello non si discosta da quelle storicamente sviluppate per gran parte della gamma Subaru, riproponendo in chiave aggiornata quella filosofia di ripartizione simmetrica delle masse, baricentro basso e trasmissione a trazione permanente che garantisce una qualità di guida ai vertici della categoria. Cuori pulsanti della gamma 2013 sono i celebri motori boxer 4 cilindri, ovvero a pistoni contrapposti, collocati molto in basso rispetto alla vettura, tali da mantenere il baricentro il più vicino possibile al terreno, benché in presenza di una scocca rialzata in linea con le più autorevoli fuoristrada. Il 2 litri a benzina viene proposto sia in versione aspirata, con fasatura variabile delle valvole, che turbocompressa, a iniezione diretta, tali da garantire un’erogazione di potenza rispettivamente di 150 CV per il primo (valore massimo mantenuto anche in presenza della doppia alimentazione a Gpl) e di ben 240 CV il secondo. Esclusivo il turbodiesel di Subaru, il primo motore al mondo configurato a cilindri contrapposti, boxer come il benzina, che garantisce 147 CV di potenza e 35,7 kgm di coppia massima a partire già da appena 1.600 giri/min, in grado di offrire spunto e ripresa immediata al semplice tocco dell’acceleratore. Sulla più potente Subaru XT il sistema SI di controllo della gestione del motore offre una terza modalità, oltre a Intelligent e Sport, denominata Sport Sharp, ancora più reattiva nell’erogazione di potenza.


Alla trasmissione integrale Symmetrical AWD con gestione elettronica X-Mode, vengono abbinati due differenti cambi, con un classico manuale a sei rapporti, di derivazione Subaru Legacy, e un meno classico Lineatronic a variazione continua, quest’ultimo evoluto secondo le più avanzate tecniche, tali da renderlo, a tutti gli effetti, addirittura più divertente di un sequenziale a doppia frizione. In sostanza, selezionando la modalità Sport, il variatore mosso da catena si comporta come se disponesse di sei marce “virtuali” – dato che è in presa continua – selezionabili attraverso i bilancieri al volante. Marce che in modalità Sport Sharp (solo sulla Turbo 240 CV) diventano otto, ravvicinando la demoltiplicazione con cambiate fulminee, più rapide che su un cambio automatico sequenziale tradizionale. Differente la distribuzione della coppia, gestita al 50% per ogni assale in presenza del cambio manuale, mentre con il Lineatronic assistito da un sistema attivo a frizioni multiple, la ripartizione varia da 60% anteriore e 40% posteriore dando maggiore prevalenza all’assale con minore aderenza, tale da rendere la Forester un veicolo estremamente sicuro e facile da gestire nelle peggiori condizioni di fondo stradale anche per i guidatori meno esperti.

 

La gestione elettronica non rinuncia ad ausili come l’assistenza alla ripartenza in salita, alla velocità limitata nelle discese con forti pendenze, oltre all’azione della frenata di emergenza nelle situazioni critiche.Come già accennato nella descrizione delle dotazioni standard, alla Subaru Forester sono dedicate ruote con tre inediti disegni: due da 17 pollici, in acciaio e in lega d’alluminio secondo le versioni, con pneumatici da 225/60 R17, e quelli in lega da 18” abbinati al top di gamma, con misure ribassate a 225/55, in grado di garantire il massimo dinamismo sacrificando solo in parte l’aspetto puramente fuoristradistico della vettura.

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