LA QUASI AMMIRAGLIA

La A6 rappresenta un autentico riferimento di categoria, giusto a un passo dai vertici di listino. Berlina premium tanto amata dai professionisti e dalle flotte aziendali (riservando perlopiù alle famiglie la versione station wagon Avant), l’esemplare di carriera da assoluta stradista riprende quell’eredità storica radicata in tutta la gamma Audi.

 

SEI COME SEI

Che sia per un breve tragitto quotidiano oppure una lunga trasferta autostradale, a bordo della A6 si viaggia come in prima classe.

Con il model year 2015, l’Audi A6 giunge alla sua quarta serie, equilibrata metà strada tra la A4 e la A8, mostrando una lunghezza esterna di poco inferiore ai 5 metri (4,933 m). L’ampio interasse, di 2,91 metri, permette uno sviluppo dell’abitacolo particolarmente spazioso, a tutto beneficio dell’abitabilità, confortevole anche con cinque occupanti a bordo. Pur mantenendo, per il bagagliaio, una riserva di spazio di ben 530 litri (appena 35 litri in meno rispetto la versione familiare A6 Avant e ridotti di una manciata nel caso si optasse per il ruotino d’emergenza al posto del kit di riparazione fornito di serie), ampliabili fino a 1.680 litri abbattendo, anche separatamente, lo schienale del divano posteriore.

Un tripudio di servoassistenze e connettività fa il paio con interni raffinati e decisamente al passo con il blasone che rappresenta. Sebbene al top risulti l’opulenza dell’ammiraglia A8, già su questa A6 la dotazione presente, di serie o in opzione, denota l’attitudine da berlina superiore riservata a questa vettura. Quattro diverse varianti per i sedili anteriori, di cui due in pregiato cuoio, dispongono di regolazione manuale oppure elettronica, perfino la funzione di massaggio, con cinque intensità, oppure di accentuato contenimento laterale nelle versioni più sportive S e RS.

Al centro della plancia troneggia il monitor a scomparsa del sistema MMI, con schermo da 6,5 o da 8 pollici, al quale si accede interagendo sia manualmente, mediante la manopola sul tunnel centrale, oppure vocalmente per le funzioni di telefonia e navigazione. Sotto la palpebra portastrumenti, un secondo display da 5 monocromatico o da 7 pollici a colori riporta le informazioni per il conducente, mentre la proiezione sul parabrezza dei parametri dinamici ripete la segnaletica stradale evidenziando gli ostacoli perimetrali. Una tra le principali funzioni di sicurezza è proprio il monitoraggio esterno, mediante un sistema di telecamere (a infrarossi), per l’identificazione anche notturna di eventuali ostacoli o pedoni. E quando la criticità sfugge all’intervento umano, ci pensa il sistema automatico di frenata a rallentare, oppure fermare l’auto, prima dell’impatto.

Definire full led l’illuminazione potrebbe perfino sembrare riduttivo; la gestione intelligente del fascio luminoso, con fari Matrix Led a 19 diodi luminosi, parzializza o aumenta l’emissione su 64 livelli differenti, in base alle condizioni, alla velocità, alla presenza di altri veicoli, fino alla direzionalità del fascio anticipando le curve seguendo il percorso trasmesso dai sensori della navigazione satellitare. Queste sono solo le principali funzioni presenti di un elenco che potrebbe proseguire per molto.

 

SUPERCAR ON DEMAND

Raffinata ed evoluta, la meccanica della A6 si basa sullo stesso pianale utilizzato anche per la sportiva A7 e impiega soluzioni all’avanguardia sia per quanto riguarda i materiali di costruzione, con il 20% di montanti e lamierati in alluminio, che per la geometria di appoggio al suolo. Quattro ruote indipendenti, con bracci multipli anteriori e trapezi posteriori, assecondano al meglio il manto stradale, grazie a elementi elastici tradizionali, con molle elicoidali e ammortizzatori idraulici (sulla A6 Avant perfino l’impiego di molle realizzate in fibra di vetroresina al posto dell’acciaio armonico), oppure pneumatici a controllo elettronico Adaptive Air Suspension, che accompagnano due differenti assetti sportivi, con scocca ribassata rispettivamente di 20 e 30 mm.

Il sistema Audi di controllo della dinamica di marcia Drive Select, intervenendo su motore, cambio automatico e sterzo, interagisce con i moduli del programma di stabilità Esc offrendo cinque diversi parametri di risposta, “Comfort – Auto – Dynamic – Efficiency – Individual”, secondo preferenze del guidatore e tipologia di marcia.

Non lasciatevi ingannare. Una berlina da autostrada può diventare anche un’autentica sportiva di razza. Come nel caso della versione di punta RS6, che con il suo poderoso V8 biturbo benzina da 560 CV di potenza, scattando da 0 a 100 km/h in meno di 4 secondi è in grado di dare la paga a ben più pretenziose granturismo a due posti secchi. Ma questa rimane una motorizzazione nei desideri di molti sognatori e nel garage di pochi eletti. Per tutti gli altri, la gamma Audi prevede comunque una scelta davvero ampia, con tre TFSI a benzina, cinque TDI Turbodiesel, e potenze comprese tra i 150 e i 333 CV.

Unità dell’ultima generazione, molto prestanti già dai livelli base, poco onerose nei costi di gestione quanto silenziose durante tutti i regimi di funzionamento, proprio come si addice a una tre volumi votata al comfort.

Cominciando con il quattro cilindri a benzina da 1,8 litri di cilindrata, completamente in alluminio, che ai 190 CV di potenza abbina cambio manuale a sei marce e una richiesta energetica ridotta, con una media dichiarata di oltre 17,5 km/litro. Poco di più (16,9 km/litro) l’apporto di carburante necessario in media al 2.0 TFSI da 252 CV, motore dinamico e scattante abbinato alla trazione integrale Quattro, in grado di spingere fino al limite dei 250 km/h con accelerazione 0-100 km/h in 6,7 secondi.

Al vertice (senza scomodare il V8 biturbo) troviamo il 3.0 TFSI da 333 CV, un V6 con compressore volumetrico capace quanto basta per scattare da 0 a 100 km/h in solo 5,1 secondi, spingendo progressivamente grazie alla trasmissione automatica S Tronic a sette rapporti fino alla soglia autolimitata dei 250 km/h.

E poi i Turbodiesel, estremamente parchi nei consumi, con il 2.0 TDI offerto in due configurazioni: l’entry level da 150 CV di potenza, seguito dal 190 CV, unità molto efficienti tanto da meritarsi l’appellativo Ultra, con una media di 23,8 km/litro per entrambe le versioni abbinate dal cambio S Tronic a 7 rapporti.

Addirittura tre i livelli di potenza garantiti da 3.0 V6 TDI, con i primi due monoturbo rispettivamente da 218 e 272 CV e consumi medi che si attestano sui 21,3 e 19,6 km/litro, pur mantenendo prestazioni brillanti che si esprimono con accelerazioni 0-100 km/h in 7,1 secondi il primo, a trazione anteriore, e in 5,5 secondi, con trazione Quattro e velocità massima autolimitata a 250 km/h, il secondo.

Un gradino sopra, il V6 Biturbo TDI da 320 CV, e ben 66,2 kgm di coppia massima mantenuta a un regime compreso tra i 1.400 e i 2.800 giri/min, che grazie al cambio Tiptronic automatico a doppia frizione e otto rapporti consente alla A6 di scattare da ferma fino ai 100 km/h in soli 5 secondi. Per la clientela particolarmente sportiva Audi propone la versione TDI Competition, con pacchetto sportivo S Line e assetto ribassato di 20 mm, che grazie a un boost supplementare eleva la potenza a 346 CV.

Ben diciotto le varianti possibili per quanto riguarda la dotazione di cerchi in lega, che a seconda del livello d’allestimento spaziano tra i 17 pollici delle versioni di base, riservando i 18 e i 19 pollici per gli equipaggiamenti più ricchi. Oltre, naturalmente, ai cerchi da 20” e da 21” con pneumatici ultraribassati da 245/40 a 285/30, riservati alle esclusive S6 e RS6 4.0 V8 biturbo benzina.

La scheda con i dati tecnici per lo specialista viene inviata agli iscritti alla newsletter. Se non sei ancora iscritto clicca qui