Innovazione, formazione, export e dati. I punti di Aica per il 2035

Si è riunito il 23 giugno il Tavolo Automotive, indetto dal Ministero dello Sviluppo Economico, propedeutico al Consiglio Europeo dei Ministri dell’Ambiente del prossimo 28 giugno. All’audizione di associazioni di categoria, sindacati e rilevanti aziende del settore, insieme al Ministro Giancarlo Giorgetti (Sviluppo Economico) e al Viceministro Gilberto Pichetto Fratin (Sviluppo Economico), i Ministri Roberto Cingolani (Transizione Ecologica), Daniele Franco (Economia e Finanze), Enrico Giovannini (Infrastrutture e mobilità sostenibili) e Andrea Orlando (Lavoro). In un quadro strategico di decarbonizzazione della mobilità al quale tutti i comparti sono chiamati a contribuire, secondo l’unanime principio della neutralità tecnologica, per Aica è intervenuta Paola Zaccheroni, responsabile relazioni istituzionali, che ha portato al tavolo le istanze del comparto attrezzature per le officine di manutenzione e riparazione dei veicoli: “Il percorso di transizione ecologica e digitale deve avvenire in tempi armonizzati tra le sue diverse filiere, perché si possa compiere senza danneggiare il tessuto economico e sociale del Paese. La flessione del mercato veicoli rallenta il ricambio delle dotazioni di officina con attrezzature di nuova generazione. Uno slancio al rinnovo del parco attrezzature può avvenire con adeguati incentivi, progetti specifici di formazione continua degli operatori, vantaggi fiscali per l’utente finale, legate alla corretta manutenzione del veicolo, che gioverebbero alla sicurezza stradale e al tracciamento dei pagamenti (leggi: lotta all’evasione). Le ripercussioni della pandemia e del conflitto hanno scosso i mercati con onde di propagazione delle quali sentiremo ancora a lungo gli effetti; pertanto, si auspica il continuo sostegno all’export delle imprese italiane, che rappresentano un’eccellenza mondiale e un importante strumento di occupazione. Infine, Zaccheroni ha ribadito come, nell’attuale scenario evolutivo, l’accesso ai dati di bordo di veicoli software-defined sia vitale per la sopravvivenza di un mercato competitivo equilibrato, composto da autoriparatori indipendenti e reti autorizzate. Il c.d. Data Act recentemente adottato dalla Commissione Europea va senz’altro in questo senso, ma, per essere veramente efficace nel comparto automotive aftermarket, necessita di una legislazione europea di settore.