Gomme ad alte prestazioni, un successo che non si arresta

Il settore dei pneumatici ad alte prestazioni per le automobili – e dei componenti collegati – è quello che è cresciuto di più negli ultimi anni e potrebbe superare nelle vendite quelli generici. Prospettive interessanti che vale la pena di approfondire. Sembra proprio che la potenza media delle automobili tenda ad aumentare, anche per merito dell’elettrificazione. La nuova Suv sportiva di BMW, la XM ibrida Plug-in, dovrebbe avere 750 cavalli, 200 dei quali attribuibili al motore elettrico. Ma anche i motori convenzionali sfoderano potenze impensabili 15 anni fa: i 3 litri arrivano tranquillamente a 500 CV (il nuovo motore Nettuno di Maserati tocca i 630 CV) mentre i 2.000 cc possono superare di slancio i 300 CV, cosa che fanno ad esempio i 4 cilindri mild hybrid di Maserati. Tutta questa cavalleria dev’essere scaricata a terra e una ricetta credibile, oltre a diavolerie elettroniche e meccaniche di ogni tipo, non può non prevedere 4 belle gomme sportive, larghe e ribassate. È per questo che i pneumatici ad alte prestazioni, diciamo con cerchio da 17 pollici in su e indice di velocità V (240 km/h) o superiore, si stanno diffondendo sempre di più. A questa tendenza contribuiscono anche le automobili elettriche, che sono piuttosto potenti e più pesanti della media. La cittadina Fiat 500 elettrica può montare cerchi da 17” con pneumatici ribassati 205/45, La Ford Mustang Mach-E più potente arriva alle 245/40R21 mentre la ben più tranquilla Peugeot 208 elettrica può arrivare a cerchi da 18” con coperture /40.

 

Un traino importante

La tendenza non è nuova perché già nel 2017 Smithers Rapra stimava che la crescita annua composta in valore dei pneumatici ad alte prestazioni sarebbe stata pari al 6,3% 2017 al 2022, in rialzo rispetto al 5,8% visto fra il 2012 e il 2017. È interessante rimarcare che la crescita in termini di volume - 6,1% annuo - fino al 2022 era prevista stabile rispetto al periodo 2012 – 2017, segno che il valore medio delle coperture era previsto in aumento. Questa tendenza all’adozione di pneumatici più prestazionali nel primo impianto ha ovviamente riflessi importanti anche nel post-vendita, quando si dovranno sostituire le coperture originali. Una riflessione che si potrebbe fare è che la crescente diffusione trasversale di queste coperture prestazionali – e anche esteticamente appaganti - ha raggiunto automobilisti non così attenti alle prestazioni pure. Questi guidatori potrebbero provare con un certo disappunto di fronte ai costi della sostituzione di questi pneumatici e cercare alternative più orientate al comfort e alla resa chilometrica che alla precisione di guida e al grip in condizioni impegnative. Il gommista dovrà però avvertire l’automobilista sul fatto che se l’automobile monta gomme con indice di velocità Z, non si potranno montare coperture con indici inferiori, come H o V, ma occorrerà mantenere il codice di primo impianto o salire verso codici superiori. Un’altra considerazione da fare è che le automobili vengono vendute con pneumatici estivi e se essi sono a grande sezione e ribassati in certe condizioni potrebbero comportarsi diversamente da come è abituato l’automobilista. I crossover e i Suv, poi, spesso sottopongono i pneumatici a uno stress maggiore che può causare un’usura più rapida rispetto a quanto accade con gli pneumatici montati su coupé e berline.

 

Ruote grandi in tutti i segmenti

C’è anche da dire che i pneumatici 4 stagioni si sono evoluti in una direzione che sempre di più riesce a conciliare le prestazioni con il comfort e la resa chilometrica anche con sezioni e rapporti d’aspetto abbastanza sportivi, rappresentando quindi un buon compromesso nel caso non si viva in aree con climi troppo estremi. I rivenditori dovrebbero tener conto del fatto che le dimensioni medie dei cerchi stanno aumentando: la monovolume da famiglia Renault Scenic ha di serie coperture da 20” e diverse sportive arrivano anche a 22/23 pollici. Può essere anche utile reperire le misure dei pneumatici delle auto più vendute per farsi un’idea delle gomme da tenere in magazzino: tenendo d’occhio questi dati si vedrà subito la tendenza verso le gomme più prestanti. Altrettanto importante è il tener conto della veloce crescita dei veicoli elettrificati, con l’ingresso sul mercato di molti nuovi modelli di veicoli elettrici ed ibridi Plug-in ad alte prestazioni. Se queste automobili sono anche Suv e crossover ci si troverà a dover fornire pneumatici piuttosto evoluti, che dovranno gestire pesi e potenze importanti e, nello stesso tempo, avere la massima scorrevolezza per non danneggiare l’autonomia. Le auto elettrificate vanno trattate con la dovuta attenzione perché anche una piccola ibrida come la Toyota Yaris ha batterie al Litio da 170 volt. Le varie tipologia di vetture elettrificate – elettriche a batteria, ibride Mild, Full e Plug-in – si sono diffuse velocemente in questo biennio, complici gli incentivi statali e una maggiore sensibilità ecologica collegata alla pandemia da Covid-19. Il risultato è che alla fine del 2021 si dovrebbero sfiorare le 900mila unità immatricolate nel 2020 e 2021. Un contingente molto eterogeneo perché va dalle piccole Panda e 500 ibride mild alle possenti Maserati Levante e Ghibli, Porsche Cayenne, BMW e Mercedes ibride fino alle Porsche Taycan e Tesla Model X, elettriche strapotenti e pesanti ben più di 2 tonnellate. Molte di queste sono state acquistate rottamando veicoli con 10 anni e più di età, che quindi non avranno più bisogno di un cambio gomme.

 

Nicchia? Sì, ma importante

Fra i fattori che possono portare al successo nel mercato dei pneumatici ad alte prestazioni, oltre al già citato tenersi aggiornati con le misure della produzione corrente, c’è conoscere il cliente. Molti rivenditori pensano che le coperture molto prestanti, essendo una piccola percentuale dell’attività, siano poco importanti. Guardando la cosa da una prospettiva diversa si giunge alla conclusione che i guidatori di veicoli ad alte prestazioni sono probabilmente esperti e appassionati con un occhio di riguardo alla dinamica di guida e dell’aderenza. Riuscire a soddisfarli appieno dà al rivenditore di pneumatici l’opportunità di distinguersi nel panorama generale ed entrare in una platea di consumatori numericamente ristretta ma molto interessante, anche perché acquisisce prodotti di qualità ad alto valore aggiunto e può veicolare un passaparola potenzialmente fecondo dal punto di vista commerciale. Future Market Insights stima per i super-pneumatici una crescita impetuosa ad un tasso annuo composto pari al 10,9% fra il 2021 e il 2031 e il mercato globale raggiungerà un totale di 29,32 miliardi di dollari/anno entro il 2031, rispetto ai 9,4 miliardi di dollari registrati nel 2020 e ai 10,4 miliardi stimati per il 2021. Si prevede che gli Stati Uniti domineranno in questo settore il mercato del Nord America, rappresentando da soli circa l’81,5% delle vendite complessive nel 2021. Si stima poi che la Germania, sede di molte importanti aziende automobilistiche, rappresenterà da sola il 17,9% il fatturato totale dei pneumatici ad alte prestazioni in Europa entro il 2031. Le automobili sportive emergeranno come il segmento più remunerativo, valendo 11,360 miliardi di dollari fino al 2031. Focalizzandosi sul canale di vendita la previsione è che l’aftermarket guiderà il segmento, rappresentando oltre il 76% delle vendite globali nel periodo di previsione, cioè fino al 2031. L’indagine sottolinea inoltre l’importante ruolo di altri segmenti quale quello delle auto da corsa (in tutta Europa esiste una miriade di campionati minori con migliaia di piloti) che devono sostituire le gomme dopo ogni gara - o quasi – e si stima che la crescita dell’attività racing farà espandere le vendite nel segmento dei ricambi e della vendita degli pneumatici. Il numero crescente di piccole e medie imprese, sia nei paesi in via di sviluppo sia in quelli occidentali, incrementerà poi il parco dei pickup e veicoli simili e questo sta aumentando la domanda degli pneumatici ad alte prestazioni per questo segmento.