Fedele a sé stessa

Design, tecnologia e naturalmente un marchio, Suzuki, che ha saputo creare grande consenso. La piccola Swift, venduta in quasi 2 milioni di esemplari (dal 2004 al 2010), premiata come auto dell'anno in 19 paesi e prodotta in sette stabilimenti dislocati in varie parti del mondo, è commercializzata in 100 mercati nazionali, e dallo scorso autunno anche in Italia. Un'utilitaria sportiva, dinamica e personale, che ha riscosso successo di critica e di pubblico, riproposta con una terza serie profondamente rielaborata sul piano meccanico. Senza stravolgere la sua immagine, caratterizzata da una linea semplice ma ben distintiva, l'aggiornamento ha interessato un leggero facelift, con ritocchi di svecchiamento armonizzati nell'immagine consolidata dalla precedente versione, e un adeguamento tecnico ben più profondo, che ha radicalmente mutato la struttura di questo model year 2011. Nuovi gruppi ottici frontali, dalla forma allungata, maggiorati proprio come quelli posteriori (con sistema ALS di accensione e spegnimento automatici secondo le condizioni di luce esterna), evidenziano l'aggiornamento di linee sempre attuali e difficilmente assimilabili ad altre utilitarie, con taglio netto della linea di cintura, spigolare e orientata verso l'alto avvicinandosi al portellone, tratti decisi che rimarcano la spiccata personalità della Swift. Parabrezza, cristalli laterali e primo e secondo montante, di colore nero, formano un'unica fascia staccando nettamente la carrozzeria dal tetto, dando quasi un'impressione di separazione dei due elementi, mantenendo giusto il terzo montante posteriore in tinta carrozzeria quale unico elemento di congiunzione.

 

Minimaxi
Più lunga di 9 centimetri, con passo aumentato di 5 cm, risulta ora un totale di 3,85 metri, sia in configurazione a tre che a cinque porte, seppur dimagrita di una ventina di chilogrammi, appena leggermente più larga e con carreggiata maggiorata, quanto basta per accogliere comodamente 5 occupanti mantenendo l'adeguata agilità per districarsi nel traffico cittadino. Nuove volumetrie che si ripercuotono positivamente sulla capienza interna, in grado ora di contenere, oltre ai passeggeri, 221 litri di bagagli, estensibili a 512 (528 litri sulla versione a 5 porte). Il carattere personale è riconoscibile anche nell'abitacolo, con rivestimenti interni in tinta nera ora impreziositi da finiture simil-alluminio, dal piglio decisamente dinamico, che incorniciano un equipaggiamento in linea con la categoria della vettura, integrabile a richiesta con accessori di prestigio che ne completano la già ricca dotazione.
La plancia dai due strumenti circolari dispone di tutti gli indicatori essenziali, incluso il display multifunzione per tenere sotto controllo il consumo di carburante e ogni informazione sulla marcia. Il volante a tre razze, regolabile in altezza e profondità, incorpora i comandi dell'impianto audio, con radio, CD, mp3 e presa USB, e delle regolazioni del cruise control, mentre richiedibile in opzione c'è il sistema keyless, incluso nel Top Pack al vertice degli allestimenti disponibili, che permette di accedere all'auto semplicemente tenendo in tasca un piccolo trasmettitore, abilitando l'avviamento del motore mediante il pulsante sul cruscotto. Il climatizzatore automatico mantiene sempre costante la temperatura interna, portaoggetti e portabottiglie assolvono egregiamente alla loro funzione, inoltre a richiesta non manca il navigatore Pioneer con display da 7" e la retrocamera tanto utile negli stretti spazi di manovra. Con sette airbag di serie - anteriore, laterale, a tendina e per le ginocchia -, cinture con pretensionatore e un'efficienza d'assorbimento degli urti che le ha valso le cinque stelle nelle prove di crash test EuroNCAP, la Swift risulta tra le utilitarie più sicure in caso d'incidente.

 

A gasolio o a benzina
Come si conviene a una vettura di ampio utilizzo, duplice è la scelta sul versante delle motorizzazioni, con unità di ridotta cubatura ma entrambe adeguate alla guida, anche sportiveggiante, della piccola Suzuki. Raffinato e scattante, il nuovo 1.2 a benzina con fasatura variabile VVT di aspirazione e scarico, eroga 94 cv di potenza massima a 6.000 giri/min, che permette sui poco oltre 10 quintali di massa pronta ripresa e una velocità massima di 165 km/h. Naturalmente omologato Euro5 così come il benzina, il rinnovato turbodiesel di 1.3 litri da 75 cv di potenza rientra tra le normative per la conduzione da parte dei neopatentati, offrendo buone doti dinamiche, con 160 km/h di velocità massima, e un'apprezzabile elasticità di marcia, registrando consumi davvero contenuti, nell'ordine dei 23,8 km/litro ed emissioni di CO2 di 109 g/km. Abbinabile all'unità a benzina, è disponibile la trasmissione automatica a quattro rapporti, provvista del sistema antiarretramento Hill Hold Control, che mantiene la vettura frenata in salita fino alla sua ripartenza, mentre solo sul benzina con cambio manuale un sistema di arresto dedicato consente alla versione Start & Stop un'ulteriore riduzione di consumi ed emissioni. Comune alle vetture di classe B, l'impostazione telaistica prevede la collaudata soluzione con sospensioni miste, indipendenti davanti, con il classico schema tipo McPherson, e a traversa rigida posteriore, tale da ridurre gli ingombri strutturali per poter disporre del massimo spazio interno. La taratura degli elementi elastici privilegia un compromesso più votato al dinamismo, con uno specifico assetto per la versione a trazione integrale, più alta da terra di 2 cm (altezza minima da terra di 16 cm) e con rapportatura del cambio accorciata, tale da consentirne un migliore utilizzo sui terreni naturali. Su tutti gli allestimenti è presente l'assistenza di frenata Abs con ripartitore elettronico Ebd, il dispositivo automatico di stabilità Esp e il sistema di controllo della trazione Tcs. Ai due set di ruote disponibili secondo gli allestimenti, con cerchi da 15 o da 16 pollici, rispettivamente in acciaio e in lega d'alluminio, e pneumatici da 175/65 e da 185/55, è proposta con congruo sovrapprezzo una terza scelta, che include dei ribassati dal profilo sportivo da 205/40 R17. Già utilizzato in passato dalla casa della grande S, l'evocativo nome Samurai (un allestimento specifico con la bandiera imperiale giapponese riportata sul tetto e sugli specchietti laterali) farà la gioia degli automobilisti più dinamici, alla ricerca di un forte segno di distinzione, ulteriormente personalizzabile accedendo al vasto listino degli elementi estetici di carrozzeria disponibili a richiesta.

La scheda con i dati tecnici per lo specialista viene inviata agli iscritti alla newsletter. Se non sei ancora iscritto clicca qui