FAMILIARE DINAMICA E GLOBALE

Dimensioni da ammiraglia, contenuti tecnologici all’avanguardia, un mix di motori per tutte le necessità. Con queste prerogative si ripresenta la Mondeo, al debutto nel 2015 con la sua quarta generazione, insignita del ruolo di premium car tra le berline e familiari dall’ovale blu. Ambita da flotte e professionisti nelle configurazioni a quattro e cinque porte, riveste il ruolo di poliedrica stradista in versione station wagon, guadagnando un portellone dall’ampia apertura (servocomandata elettricamente) e una capacità di carico a misura di trasloco, pur mantenendo le caratteristiche di dinamismo e comodità offerte dalle sorelle a due e tre volumi. Non manca la consueta scelta tra trasmissione manuale e automatica, motorizzazioni Diesel (anche con trazione integrale AWD) e benzina, tutte turbocompresse a iniezione diretta, fino all’ibrida elettrica + benzina, quest’ultima non prevista però in allestimento station wagon. Naturalmente adeguate alla varietà propulsiva anche la dotazione di ruote dimensionalmente equilibrate, con calettamenti da 16 a 19 pollici e pneumatici compresi tra i 215/60 e i 235/40.

 

LE MISURE CONTANO

Per ingentilire volumetrie decisamente imponenti, con uno sviluppo longitudinale mai raggiunto prima dalla Mondeo, più in linea con le esigenze del mercato americano dove prende il nome di Ford Fusion, la silhouette è stata armonizzata da tratti arrotondati e linee sinuose, espressione di una lunghezza di quasi 4,87 metri, 2,12 metri la larghezza complessiva e 1,5 d’altezza, con ampio interasse di 2,85 metri comune a tutta la nuova famiglia Mondeo. Nel caso della wagon, l’aggressivo frontale con cofano spiovente e ampia calandra di richiamo al face lift del nuovo corso stilistico Ford, si accompagna a un posteriore massiccio e dallo sbalzo pronunciato, in grado di contenere al suo interno bagagli per 525 litri (25 in meno in caso di dotazione del ruotino di scorta in luogo del kit di riparazione), fino alla notevole capienza di 1630 litri raggiungibile reclinando il divano posteriore.

Gruppi ottici assottigliati lungo le estremità del frontale garantiscono attraverso la tecnologia Dynamic Led Headlights l’assistenza per orientare il fascio luminoso secondo la direzione di sterzata, adattandone l’intensità alle condizioni stradali per scongiurare qualsiasi svista, in tandem con il sistema radar di identificazione pedoni, in grado di rilevare persone sulla propria traiettoria – fino a 200 metri di distanza – arrestando il veicolo autonomamente mediante l’attivazione del Pre-Collision Assist. Automazioni ormai diffuse sulle autovetture di classe superiore, in grado di agevolare realmente ogni spostamento massimizzando le doti di sicurezza, sia attiva che passiva. Casomai fossero passati inosservati, ci pensa l’identificazione della segnaletica stradale (Traffic Sign Recognition), con ripetizione dei segnali sul cruscotto, a ricordare limiti e divieti vigenti in quel tratto di strada, avvisando se si oltrepassa accidentalmente la propria corsia (Lane Keeping Aid) e frenando automaticamente davanti all’ostacolo nel caotico traffico cittadino (Active City Stop). Quando non è più possibile evitare la collisione, subentrano elementi come gli airbag contenuti nelle cinture di sicurezza posteriori (Inflatable Rear Seatbelts), capaci di disperdere l’energia d’urto su una superficie cinque volte maggiore rispetto le cinture tradizionali. Giungendo a destinazione a dispetto di ogni insidia, individuare lo spazio di parcheggio è più agevole con l’intervento del Side Parking Aid, lasciando comodamente eseguire la manovra all’Active Park Assist.

Insomma, basta salire a bordo e lasciarsi coccolare godendosi appieno qualsiasi trasferimento. In funzione dell’ambiziosa collocazione al vertice della gamma Ford (Suv esclusi), la Mondeo può beneficiare di una dotazione davvero completa, che si rispecchia in un ambiente ovattato e confortevole, proprio come ci si aspetterebbe da un’ammiraglia teutonica. La strumentazione digitale offre differenti grafiche selezionabili a piacere, mentre il sistema d’intrattenimento Sync 2 può essere controllato con comandi vocali, attivando a voce anche navigazione, clima e tutti gli apparati di telefonia e riproduzione musicale collegati mediante Usb e Bluetooth. Un abitacolo da cui non si uscirebbe neppure per sgranchirsi le gambe durante i lunghi tragitti: per rilassare i muscoli basta azionare la funzione massaggio, che attraverso 11 cuscini pneumatici inglobati nel sedile anteriore provvede a stimolare la circolazione di schiena e polpacci.

 

MILLE E NON PIU’ MILLE

Contrariamente alla crescita dimensionale, la massa complessiva ha subito un’apprezzabile riduzione, merito dell’applicazione di nuovi materiali, come ad esempio il magnesio impiegato nella realizzazione della struttura del portellone e le leghe d’acciaio ad alta resistenza, che ne hanno favorito uno snellimento significativo, in parte reinvestito nell’equipaggiamento di maggiori ausili elettronici d’assistenza e di protezione.

Con circa 15 quintali di massa (secondo le versioni), potrebbe sembrare quantomeno curiosa l’adozione di un minuto tre cilindri per equipaggiare una vettura di tale segmento. Ma l’efficienza raggiunta dalle unità Ford ha permesso anche al piccolo EcoBoost Turbo da un litro di cilindrata di adattarsi ottimamente alla stazza della Mondeo, – sebbene sia relegato alle versioni d’ingresso alla gamma – capace con i suoi 125 CV di potenza di garantire comunque adeguata motricità e una velocità massima di 200 km/h, senza timori reverenziali nei confronti di unità di ben più ampio respiro. La gamma EcoBoost a benzina prosegue con i quattro cilindri di 1,5 litri, da 160 CV, e di 2 litri, in questo caso con doppia configurazione da 203 e 240 CV di potenza, pronti a soddisfare la clientela più dinamica rispettivamente con velocità di punta di 232 e 240 km/h.

Particolarmente interessanti anche i quattro livelli offerti dalle unità a gasolio, con la massima economia d’esercizio affidata al più piccolo TDCi di 1,5 litri da 120 CV, capace nella sua versione ECOnetic di percorrere mediamente 26,3 km con un litro, e un generale equilibrio praticato dal 2 litri in versione da 150 CV e 180CV, accreditato di velocità massime di 210 e 220 km/h con cambio manuale a sei marce, giusto un soffio di meno in presenza del cambio automatico robotizzato PowerShift, sempre a sei rapporti.

Grinta e dinamismo non mancano neppure su questo versante, con il vivace biturbo da 210 CV che spinge la Mondeo Wagon TDCi fino alla soglia dei 230 km/h, pur mantenendo consumi medi nell’ordine dei 20 km/litro.

L’autotelaio sviluppato sulla piattaforma C/D di Ford, qui in versione CD4 comune a berline, crossover e minivan del gruppo americano, beneficia di una struttura a elevata rigidità torsionale (incrementata del 10% rispetto al modello precedente), studiata per supportare molteplici allestimenti, a trazione anteriore o integrale. La Mondeo Wagon presenta uno schema a quattro ruote indipendenti, con classiche sospensioni anteriori tipo McPherson e multilink posteriori autolivellanti, studiate per adattarsi a ogni condizione stradale e in grado di oscillare anche in senso orizzontale, accompagnando le asperità del terreno, a tutto vantaggio del massimo comfort di marcia.

Quattro setup differenti terminano la catena cinematica secondo allestimenti e motorizzazioni, partendo dai cerchi in acciaio da 16 pollici, con pneumatici da 215/60 R16, proseguendo con più stilosi in lega da 17, 18 e 19 pollici, tutti con misure di pneumatici da 235 mm di larghezza ma rapporti di spalla rispettivamente da 50, 45 e 40%, provvedendo così a un appoggio al suolo senza eccessi improntato a un generale equilibrio.

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