Unrae, flessione a doppia cifra per i veicoli industriali a gennaio
Mercato in calo per tutte le fasce di peso. Starace: “confermate le previsioni di un inizio 2025 in salita”
Il mercato di rimorchi e semirimorchi non mostra segni di miglioramento e, a un mese dalla chiusura dell’anno, continua a registrare un significativo calo delle immatricolazioni. A novembre sono stati immatricolati appena 1.154 mezzi rimorchiati, con una perdita di oltre 280 unità rispetto allo stesso mese del 2023. Tale flessione, pari al 19,7%, è la decima su undici mesi nell’anno in corso e porta il totale delle immatricolazioni da gennaio a novembre a 12.544 veicoli, rispetto ai 14.702 dello stesso periodo dell'anno precedente, con una perdita complessiva di 2.158 unità. Michele Mastagni, coordinatore del gruppo rimorchi, semirimorchi e allestimenti di Unrae, descrive così la difficile situazione del comparto: “I dati di mercato evidenziano una tendenza negativa che appare ormai inarrestabile senza interventi tempestivi ed efficaci da parte del Governo. In questo scenario, il tasso di rinnovo del parco veicolare cala drasticamente, facendo prevedere un ulteriore aumento dell’età media dei veicoli, oggi pari a 17,3 anni, con inevitabili ripercussioni sui livelli di sicurezza stradale. Le soluzioni proposte da UNRAE per risanare le criticità del comparto sono ben note da tempo. È fondamentale istituire un Fondo pluriennale per il rinnovo del parco circolante, dotato di risorse pari almeno a 70 milioni di euro fino al 2028. Inoltre, non è più rinviabile l’adozione di misure disincentivanti per i veicoli vetusti, basate sul principio «chi più inquina più paga». Tali interventi potrebbero includere differenziazioni nelle tariffe autostradali, nei contributi per le accise, nelle tasse di possesso, oltre a divieti di circolazione e limitazioni al carico”.
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