Carattere e distinzione

La personalizzazione dei due allestimenti, Ka+ e Ka Titanium, può essere estesa con altri elementi come il pratico sostegno per navigatori portatili, agganciato al montante del parabrezza, il tettuccio apribile panoramico, i sensori di parcheggio, il parabrezza a sbrinamento rapido e i cerchi in lega che raggiungono i 16”, al posto dei 14” e 15” presenti di serie sulle due versioni.
 

Quando esordì con la prima generazione, nel 1996, la Ka destò immediatamente scalpore, collezionando consensi di critica e di pubblico per le sue forme tondeggianti, espresse dall’esclusivo stile “New Edge Design”, così personale che di fatto ne ha decretato un successo commerciale. Il compito della seconda serie di replicare tale apprezzamento, atteso con il debutto della nuova Ka nello scorso 2008, non è stata questione così semplice, dovendo mediare il nuovo corso stilistico, maggiormente allineato ai tempi attuali, con tratti meno avveniristici ma ugualmente personali. Un risultato meno rivoluzionario del primo, ma ugualmente frizzante e moderno, tanto da risultare, a tre anni dal suo debutto, una tra le citycar più apprezzate, sul mercato italiano seconda solo all’accoppiata Panda-500. E non è un caso, considerandone la natura meccanica, scaturita da un accordo industriale tra Fiat e Ford, che ha portato a condividere una piattaforma comune, appunto, proprio tra la 500 e la Ka, oltre che la loro provenienza industriale, entrambe realizzate sulle linee di assemblaggio del moderno stabilimento Fiat di Tichy, in Polonia. Un progetto al passo coi tempi, fortemente differenziato tra i due marchi mediante contenuti esclusivi e altamente personalizzanti, che ne fanno due prodotti a sé, orientati su clientele diverse e con prezzi di listino anche molto differenti.



Profilo Kinetico
Particolarmente apprezzata dal pubblico femminile la prima serie, sulla seconda viene applicato quel “Kinetic Design” comune alle più attuali gamme di successo di casa Ford, come Fiesta, Kuga e Mondeo, e che sulla piccola Ka si esprime in un facelift immediatamente identificabile, gradito da una platea trasversale. Alle dimensioni da autentica citycar, con 3,62 metri di lunghezza e 1,89 di larghezza (appena 1,65 senza considerare i retrovisori esterni), è abbinata un’abitabilità comoda per quattro passeggeri, unita a un vano bagagli dall’apprezzabile capienza, considerando la classe della vettura, di 224 litri di capacità ampliabile fin oltre 700, sacrificando i due posti del divanetto posteriore.
Gli elementi stilistici si ritrovano soprattutto nella sezione anteriore, contraddistinta da una calandra trapezoidale, richiamante al family feeling della gamma, con gruppi ottici espressivi e passaruota sagomati su robuste fiancate. Un richiamo alle forme del passato ci viene dal montante posteriore, rastremato al lunotto tondeggiante e al deflettore triangolare, con portellone sottolineato da uno spoiler integrato sul bordo inferiore, che unisce i due fanali di coda dalla generosa superficie.
Dinamismo e aspetto accattivante proprio del Kinetic Design fanno da richiamo anche per quanto riguarda l’abitacolo, dalle forme decisamente scolpite, colori espressivi e contrasti audaci, tali da incontrare il favore del pubblico più giovane. Nei movimenti trapezoidali del cruscotto si inserisce una strumentazione completa, a quattro elementi principali circolari, integrata sulla consolle centrale da ergonomici dispositivi di controllo della climatizzazione – manuale o automatica secondo gli allestimenti – e dei sistemi di intrattenimento, con impianto audio integrabile, a richiesta, da interfaccia bluetooth a controllo vocale per il collegamento telefonico vivavoce e dagli ingressi dedicati ad iPod e memorie Usb.
La personalizzazione dei due allestimenti, Ka+ e Ka Titanium, può essere estesa con altri elementi, come il pratico sostegno per navigatori portatili, agganciato al montante del parabrezza, il tettuccio apribile panoramico, i sensori di parcheggio, il parabrezza a sbrinamento rapido – una vera novità su vetture di tale categoria – e i cerchi in lega che raggiungono i 16”, al posto dei 14” e 15” presenti di serie sulle due versioni.


Dinamica Sportiva
Sono due i cuori pulsanti sotto al cofano della Ka, entrambi molto parsimoniosi e con emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km: l’economico 1.2 litri Ford della famiglia Duratec, e il prestante 1.3 Duratorq.
Compatto e leggero, realizzato interamente in alluminio, il quattro cilindri a iniezione sequenziale di benzina dispone di una distribuzione a 8 valvole, con singolo albero a camme perfezionato per erogare coppia a bassi giri e una potenza massima di 69 Cv, richiedendo un consumo medio di carburante particolarmente contenuto, di poco inferiore ai 20 km/litro.
Vera novità di questa nuova versione, di fianco al benzina trova posto il moderno Tdci a iniezione diretta di gasolio, con turbocompressore Borg-Warner, intercooler e distribuzione a 16 valvole con doppio albero a camme in testa, in grado di offrire 145 Nm di coppia disponibile già da 1500 giri/min e 75 Cv di potenza massima, che imprimono una velocità di punta di oltre 160 km/h, con consumi medi dichiarati che arrivano a sfiorare i 24 km/litro.
In linea con i progetti più votati all’ecocompatibilità, è anche allo studio una versione e-Ka ad emissioni zero, con motore elettrico asincrono trifase e batterie agli ioni di litio, che disporrebbe di un’autonomia fino a 200 km e 130 km/h di velocità massima.
La moderna piattaforma, sorretta da elementi elastici a molle e ammortizzatori su ruote indipendenti anteriori, con barre di torsione al ponte posteriore, unitamente a una meccanica semplice ma attuale, limitano la massa a vuoto a 940 kg (poco più di 1.050 per la versione motorizzata con il Tdci Turbodiesel). Di fatto la Ka risulta particolarmente adatta al traffico e negli ambiti cittadini, agile quando impegnata in ridotti spazi di manovra e favorita da un diametro di sterzata di appena 9.2 metri, agevolata dalla servoassistenza elettrica Epas. Pur non eccedendo in raffinatezze solitamente previste su gamme ben più elevate, viene proposto anche sulla piccola di famiglia un corredo comunque completo, offrendo innanzitutto sicurezza passiva, gestita da una scocca con elementi in acciaio al boro, per una struttura stabile e resistente, in grado di proteggere i passeggeri anche in caso di gravi incidenti. A questa è abbinato il sistema IPS – Intelligent Protection System – che integra l’azione dei quattro airbag, ampliabili fino a sei con quelli a tendina laterali, cinture di sicurezza con pretensionatori e sedili sagomati per ovviare ad eventuali colpi di frusta, a totale protezione degli occupanti. Citycar con velleità da stradista, grazie alla disponibilità dei moderni sistemi elettronici di controllo, come l’antibloccaggio freni Abs con ripartitore Ebd, mediante il pacchetto opzionale dell’Esp si rendono disponibili i principali sistemi dinamici, che includono appunto il controllo elettronico di stabilità Esp, l’antislittamento ruote Tcs, l’Hsa di ausilio alla partenza in salita e il sistema di assistenza alla frenata Hba. Il DNA dinamico proprio del marchio ha imposto una serie di ottimizzazioni, con il perfezionamento di sterzo, telaio e sospensioni, inserendo elementi specifici sulla piattaforma originaria, come la barra antirollio posteriore, rinforzi ai punti d’ancoraggio e boccole a rigidità differenziata, con molle e ammortizzatori appositamente tarati, tali da conferire alla Ka un handling e una sportività marcatamente Ford. Durante il processo di sviluppo, le sinergie interne hanno imposto uno scambio d’informazioni con il progetto della nuova Fiesta, così da portare alla condivisione tra i due modelli di alcuni componenti, come ad esempio ruote e pneumatici, che dai più comuni 165 e 175/65 R14 della Ka+ e dai 185/55 R15 della Titanium, decisamente allineati a quelli delle citycar concorrenti, arrivano fino ai ribassati sportivi da 195/45 R16, solitamente offerti su vetture di classe superiore.

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