Ibrida a tutto gas
Il crossover compatto della casa coreana, al fianco delle conosciute ibride, Hev e Phev, si arricchisce di una triplice alimentazione, ancora più ecologica
Un po’ coupé e un po’ sport utility, il crossover di fascia media della Casa dalla grande H si rifà il look, ma soprattutto cambia sostanza. In quell’ottica di ibridizzazione di tutta la più recente gamma automobilistica, anche sulla terza generazione targata 2022 della HR-V (Hybrid Recreation Vehicle), Honda ha introdotto come unica soluzione il powertrain e:HEV, con l’accoppiata elettrico/termico e batteria agli ioni di litio. Soluzioni comuni al resto della gamma, da Jazz a CR-V, in grado di garantire bassi consumi con emissioni contenute, buona autonomia e marcia anche in sola modalità EV.
Il gruppo propulsore e:HEV (Hybrid Electric Vehicle) vede protagonista un’unità principale a ciclo Atkinson, 4 cilindri a benzina DOHC i-VTEC a 16 valvole, di 1,5 litri di cilindrata, da 107 CV di potenza a 6.000 giri/min, accoppiato mediante il sistema i-MMD (Intelligent Multi-Mode Drive) a due motori elettrici, per una potenza complessiva di 131 CV disponibili a 4.500 giri/min e 25,8 kgm di coppia garantita dai motori elettrici, in grado di spingere la HR-V fino alla soglia dei 170 km/h con accelerazione 0-100 km/h in 10,6 secondi.
Attraverso questa sinergia, è possibile marciare con l’azione combinata di tutti i propulsori, con la sola forza elettrica oppure con quella termica, secondo le necessità di guida, ottimizzata dall’intervento programmato dell’unità di controllo PCU (raffreddata a liquido e posizionata anteriormente) nelle varie modalità possibili - Electric Drive, Hybrid Drive ed Engine Drive – variate nella risposta mediante il selettore di guida “Normale”, “Econ” o “Sport”. Nel suo complesso, i dati dichiarati di consumo medio si attestano sui 18,5 km/litro di benzina e 122 g di CO2 emessa per ogni chilometro.
Nonostante la versatilità di questo crossover non siamo su un’auto sportiva, è quindi comprensibile che i due paddle posti dietro il volante non comandino la cambiata, qui gestita da una trasmissione e-CVT automatica, ma bensì la risposta della frenata rigenerativa, che assieme all’apporto del motore a 4 cilindri provvede al ripristino dell’energia resa disponibile dal pacco batterie agli ioni di litio, soppiantando quindi la ricarica tramite cavo elettrico e relativa sosta alla colonnina, liberando il rifornimento – benzina a parte - da oneri in termini di costo e di tempo non più necessari.
Molto compatto nel suo insieme, la riduzione degli ingombri del complesso Powertrain ha consentito un ragguardevole risparmio di spazio, permettendo di concentrare l’insieme motoristico tutto sull’avantreno, con l’unità termica accoppiata a quelle elettriche mediante un sistema ad ingranaggi fissi, più reattivo e immediato rispetto un più comune riduttore epicicloidale. Handling e rapidità di risposta nei cambi di traiettoria sono migliorati attraverso il rinforzo di scocca e telaio, più rigidi grazie all’adozione di acciaio ad alta resistenza, con un contatto al suolo garantito dalla conformazione di sospensioni a ruote indipendenti anteriori e con assale di torsione in alluminio posteriore. L’intervento poi del Sistema AHA (Agile Handling Assist) migliora la risposta nelle rapide sterzate e ai repentini spostamenti di carico, avvalendosi del sistema VSA (Vehicle Stability Assist) per attivare la frenata sulle ruote interne massimizzandone la stabilità in curva o nelle manovre d’emergenza. Finale della catena cinematica, le ruote adottate offrono una sola dimensione, con cerchi in lega d’alluminio da 18” e pneumatici in misura di 225 cm di larghezza, con rapporto di spalla del 50%. Assente ruota o ruotino d’emergenza, la cui funzione viene soppiantata dall’ormai onnipresente kit di riparazione.
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