L’evoluzione della specie “automotive”
Da 25 anni ANFIA Service aiuta le aziende italiane della filiera dell’automobile ad avere le carte giuste per competere al meglio nel mercato nazionale e all’estero
Massimo Pellegrino è stato eletto dall’assemblea plenaria della sezione aftermarket di Anfia come nuovo coordinatore della sezione per il triennio 2022-2024. Pellegrino prende il posto di Paolo Vasone che ha concluso il suo mandato di coordinatore. Anfia-Aftermarket continuerà a sviluppare le sue attività secondo una strutturazione per aree tematiche. Alle cinque aree truck & bus, coordinata da Alessio Sitran (Continental); formazione e comunicazione, da Paolo Vasone (Denso); mercato autovetture, da Davide Sassetti (Wolf Oil); prodotto, da Marcello Maffeis (OMR); rapporti con enti e associazioni, da Fabio Pellegrini (Eurogielle) se ne aggiunge, da quest’anno, una sesta: aftermarket nella nuova mobilità, coordinata da Riccardo Buttafarro (CSL), una novità introdotta per monitorare gli sviluppi futuri delle dinamiche che regolano il mercato aftermarket.
“Lascio il testimone, dopo 8 anni di mandato, a un collega autorevole, che saprà ricoprire l’incarico con impegno e serietà – ha commentato Paolo Vasone –. Durante il mio mandato ho visto crescere le Associate di Anfia-Aftermarket da 37 a 72, fino a comprendere le più importanti aziende del settore, sia italiane che multinazionali. Nel fare il bilancio di questi anni voglio sottolineare soprattutto il reale spirito di squadra della sezione, che oggi, ancora di più, dev’essere il denominatore comune per il suo futuro, essendo Anfia la ‘casa’ di tutti i componentisti”. Nel ringraziare il suo predecessore Massimo Pellegrino ha ricordato le importanti sfide che dovrà affrontare il settore. “Il presente è fatto di problematiche complesse – legate alla crisi delle materie prime e dei chip, alla pressione sui costi dei trasporti e dell’intera supply chain, ai nuovi trend della mobilità e all’attuale situazione geopolitica – che inevitabilmente impattano sia sulla produzione di veicoli che di componenti, e quindi di ricambi, e sui bisogni dei consumatori. Dobbiamo fare nostro e gestire il Fit for 55, affinché quelle che sono le nuove regole sulla mobilità per gli anni a venire costituiscano non un limite, ma un’opportunità per la filiera dell’autoriparazione, per creare una mobilità sempre più sostenibile, elettrica e connessa e un nuovo tipo di automobilista, che vada verso un modello di mobilità intesa come servizio. Questo cambio di paradigma comporterà nuove tecnologie, partendo da nuovi componenti e nuovi ricambi, ma, soprattutto, nuove competenze, quelle dei meccatronici del futuro, senza dimenticare il settore della distribuzione dei ricambi e i nuovi attori che stanno entrando in gioco, dai gestori di flotte alle assicurazioni”.
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