Unrae, i veicoli industriali tornano a crescere dopo un’estate in calo (+6,5%)
Il comparto pesante traina la risalita a +11,6%. Starace: “stanziamenti insufficienti, serve una visione sul futuro”
Il mercato dei veicoli trainati continua a non mostrare segni di ripresa, evidenziando anche a maggio una significativa contrazione e segnando il sesto calo mensile consecutivo, con 1.370 unità immatricolate rispetto alle 1.465 dello stesso periodo dell’anno precedente (-6,5%). Dall’inizio del 2024 si sono registrate 5.781 immatricolazioni di nuovi mezzi trainati, ben 1.184 in meno rispetto ai primi cinque mesi del 2023 (-17,0%), quando i veicoli immatricolati erano pari a 6.965. “A meno di imprevisti stravolgimenti, dobbiamo constatare che il 2024 si delinea come un anno di crisi per il nostro settore. L’attuale quadro contingente è reso ancor più critico dal fatto che il mercato dei trainati ha registrato flessioni in quattro degli ultimi sei anni: un fattore che ha contribuito a raggiungere un’età media del parco circolante italiano di 17,3 anni – commenta Michele Mastagni, coordinatore del gruppo rimorchi, semirimorchi e allestimenti di Unrae –. Le difficoltà del comparto impattano negativamente sull'intera filiera dell’autotrasporto: veicoli obsoleti, infatti, compromettono la sostenibilità ambientale, la sicurezza stradale e la qualità dei servizi. Pertanto, riteniamo non più tollerabile veder circolare sulle nostre strade mezzi immatricolati decine di anni fa, che non rispettano i moderni standard antinquinamento e di sicurezza. In assenza di misure strutturali e di un’attenta programmazione da parte del Governo, il mercato di rimorchi e semirimorchi faticherà a riprendersi”.
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