Mercato dei veicoli industriali a -29,5%
Starace: “Di questo passo, a rischio l’occupazione della filiera”
La 28ª edizione della Sintesi Statistica pubblicata annualmente dall’UNRAE evidenzia come l’anno 2024 abbia segnato per il settore automotive italiano una sostanziale stagnazione del mercato, tuttavia con trend molto differenti tra i vari comparti. Le autovetture chiudono il 2024 con 1,559 milioni di unità immatricolate, registrando un lieve calo dello 0,5% rispetto al 2023, ma confermando ancora un sostanziale gap (-18,7%) rispetto all’anno 2019. L’Italia resta indietro nella transizione energetica: le vetture ricaricabili (elettriche pure e ibride plug-in) si fermano a un modesto 7,6% di quota (4,2% BEV e 3,4% PHEV), confermando l’Italia all’ultimo posto fra i maggiori mercati europei, superata anche dalla Spagna (11,4%); Regno Unito, Francia e Germania registrano performance nettamente migliori, rispettivamente al 28,2%, 25,4% e 20,3%. Questo ritardo nella transizione energetica si riflette direttamente sulle emissioni di CO₂ in modesta riduzione a 119,1 g/Km e pertanto ancora distanti dalla media UE27 di 107,8 g/Km. Prosegue il declino del diesel che perde ulteriori 3,7 punti percentuali, scendendo al 13,8%; mentre le motorizzazioni a benzina salgono al 29,2%. Si conferma la crescita delle ibride, che ormai hanno raggiunto il 40,0% di quota di mercato. La Sintesi Statistica fotografa il parco circolante italiano a fine 2024 con oltre 40,5 milioni di autovetture con età media di 13,0 anni (21,8% ante Euro 4), oltre 4,5 milioni di veicoli commerciali leggeri con età media di 14,8 anni (37,2% ante Euro 4), 752.000 veicoli industriali con età media di 14,7 anni (49,4% ante Euro V) e 63.200 autobus con età media di 11 anni (26,3% ante Euro 4). Per quanto riguarda gli altri comparti, i veicoli commerciali leggeri chiudono con una crescita dell’1,1% a 198.600 unità, con il diesel che risale a quota 83,7% mentre gli elettrici puri retrocedono a un esiguo 1,9%. I veicoli industriali registrano un lieve calo dello 0,8% a 28.500 unità, mentre rimorchi e semirimorchi proseguono la forte flessione con -13,6% a 13.450 unità. Mercato molto dinamico per gli autobus (+20,6% a 4.960 unità), grazie ai finanziamenti del PNRR e ad alcune importanti gare per il rinnovo del parco circolante.
In ambito internazionale, nell’Europa a 31 (EU+UK+EFTA) nel 2024 sono stati immatricolati 12,96 milioni di vetture: l’Italia con i suoi 1,559 milioni pesa il 12% del totale. A livello mondiale, secondo i dati OICA, nel 2024 sono state immatricolate circa 67,5 milioni di autovetture, di cui il 65,2% in Asia, il 17,1% in Europa Occidentale, il 6,0% in Europa Orientale, il 5,7% nel mercato Nafta (USA, Canada, Messico), il 4,7% in Centro e Sud America. Nello stesso periodo, nel mondo sono state prodotte circa 68 milioni di vetture: con 47,3 milioni circa l’Asia copre il 69,8% della produzione mondiale, e più della metà di questa quota (27,5 milioni circa) è fabbricata in Cina; l’Europa Occidentale rappresenta il 13% della produzione mondiale, l’Europa Orientale l’8,8% circa, i Paesi Nafta il 3,8%, il Sud America il 3,2% circa, mentre una piccola quota residua viene prodotta in Africa (1,3%). La produzione italiana di autovetture nell’ultimo anno ha perso circa il 43% fermandosi a 310.000 unità, il 2,1% della produzione europea.
Starace: “Di questo passo, a rischio l’occupazione della filiera”
L’86,1% a Società e il 13,9% a Privati
Il marchio ha scelto per consolidare il proprio posizionamento nel mercato italiano e rafforza la presenza di brand premium nell’Associazione