Pneurama compie 60 anni ma non ha nessuna intenzione di andare in pensione. Era il 1964 quando la rivista, che allora si chiamava Airp Gomma, iniziava a circolare tra le aziende della ricostruzione di pneumatici e le officine di gommisti. In un’Italia in pieno boom economico il mercato del pneumatico, e in particolare del ricostruito, cresceva a doppia cifra trainato dal processo di motorizzazione del Paese. Fiere ed eventi di settore, strategie commerciali e tecniche di ricostruzione erano gli argomenti di quei primi numeri. Nel 1971 però Luigi degli Esposti, segretario dell’Airp (Associazione italiana ricostruttori di pneumatici) e della neonata Federpneus (associazione dei rivenditori specialisti di pneumatici), decise di rilanciare la rivista con un nuovo piano editoriale e un nuovo nome: Pneurama.
L’obiettivo era allargare la base dei lettori occupandosi di tutto ciò che riguardasse il tema pneumatici: dalla produzione del nuovo e del ricostruito fino all’assistenza e manutenzione passando per prodotti come cerchi, smontagomme ed equilibratrici (da lì a un anno sarebbe nata l’Aica, Associazione dei costruttori di autoattrezzature). Pneurama con il tempo è diventata una rivista di riferimento del settore capace di raccontare, a volte anticipando, i cambiamenti tecnologici e le innovazioni. Questo ha contribuito a far crescere la tiratura, la distribuzione in Italia e all’estero e le inserzioni pubblicitarie. Con l’arrivo del digitale la rivista è cambiata ancora una volta e nel 2001 è nato il sito pneurama.com. Un portale che ci ha permesso di raggiungere nuovi utenti e raccontare questo settore non solo ad aziende e professionisti ma anche a chi utilizza i prodotti di cui scriviamo. Tutto ciò che abbiamo fatto è il frutto di un intenso lavoro redazionale ed è grazie a lettori e a inserzionisti se ogni due mesi la rivista Pneurama raggiunge, da ormai 360 numeri, gli oltre 10mila abbonati. Continuare a farlo è il nostro obiettivo ma oggi per riuscirci, vista la crescita di tutti i costi – il prezzo della carta, in particolare, è quasi raddoppiato negli ultimi tre anni – abbiamo bisogno che continuiate a darci la forza per andare avanti, così da poter fare un giornale di qualità, a sostenere l’innovazione e lo sviluppo di nuovi progetti. Nel mito greco di Anteo, il combattivo gigante libico vinceva sempre perché tutte le volte che cadeva per terra (la Terra era sua madre) riprendeva le forze e batteva l’avversario. La terra di Pneurama sono i lettori e gli inserzionisti che ci hanno sempre dato la forza, anche nei momenti complessi come quello che stiamo vivendo. Il mito però racconta anche che Ercole tenne Anteo sollevato da terra e lo strangolò. Per vivere, e quindi continuare a raccontarvi questo settore, dobbiamo continuare a essere sostenuti dalla nostra “terra”, lettori e inserzionisti.
Una storia lunga 60 anni
Dino Collazzo 03 maggio 2024

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