Un “passaporto etico” per Sicam

Tutela dell’ambiente, sicurezza nei luoghi di lavoro e digitalizzazione dei processi industriali. È su questi tre elementi che Sicam, azienda produttrice di autoattrezzature per gommisti e officine, ha deciso di investire per diventare un’impresa eco-friendly. Per molte aziende, infatti, è sempre più indispensabile, per continuare a operare in maniera trasparente sul mercato, dotarsi di una strategia climatica che riduca i rischi per l’ambiente e al contempo accresca le opportunità di ampliare il proprio business.

Strategia che in Sicam hanno deciso di declinare indicando obiettivi, processi e rendicontazione delle attività, così da conseguire un “passaporto etico” da mostrare ai propri stakeholder e clienti. Grazie alla collaborazione con zeroCO2, un’azienda sociale che si occupa di contrastare il cambiamento climatico con progetti di riforestazione, il management di Sicam ha analizzato ogni singolo aspetto della propria struttura aziendale. Dal tipo di materiali impiegati per la realizzazione di smontagomme, equilibratrici e ponti sollevatori fino alla gestione dei consumi interni passando per logistica, fornitori e smaltimento dei rifiuti. Il risultato di questo lavoro, iniziato nel 2021, ha portato alla realizzazione di “Green Trace”, un progetto che si inserisce nell’ambito di un percorso sul tema della sostenibilità ambientale nel mondo dell’automotive. Sotto la direzione di Luca Marcomini, Facility Management & HSE di Sicam, l’azienda ha individuato una serie di macro aree in cui nei prossimi tre anni lavorerà per rendere non solo più efficiente il processo produttivo, ma soprattutto trasformare Sicam in un’azienda attenta ai temi della sostenibilità ambientali e della sicurezza sui luoghi di lavoro. “I settori coinvolti in questo processo riguardano la produzione, la catena di fornitura, la logistica e i trasporti, la gestione dei consumi e la digitalizzazione dei processi, il tutto declinato in chiave sostenibile – ha spiegato Marcomini –. Ciò che abbiamo in mente è un modello a economia circolare che inizia con l’ecodesign dei nostri prodotti e prosegue con il riciclo e recupero dei materiali. Così da riuscire a ridurre sia la nostra impronta sull’ambiente che il consumo di materie prime. In base a quanto stabilito nel progetto ‘Green Trace’ ci siamo posti degli obiettivi da raggiungere nel breve periodo: ridurre del 5% l’impiego sia di plastica negli imballaggi che di carta all’interno degli uffici, aumentare l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, ridurre la produzione di rifiuti e recuperare macchinari a fine vita”.

Un ruolo importante in questo processo lo svolgerà la “ecoprogettazione” delle nuove autoattrezzature. “Con il team di ricerca e sviluppo stiamo lavorando a nuovi smontagomme ed equilibratrici che siano quanto più ecologici possibili – ha precisato Roberto Rossi vice president Global Sales –. Materiali meno impattanti, riduzione del consumo di energia elettrica e minor impatto ambientale nel corso dell’utilizzo delle attrezzature sono alcune delle caratteristiche che saranno presenti nei nostri macchinari. Alcune di queste novità verranno presentate nei prossimi mesi”. L’altro aspetto importante su cui Sicam si è impegnata riguarda il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. “In questo campo non ci limitiamo solo alla formazione per i dipendenti ma li coinvolgiamo nei processi di miglioramento degli ambienti di lavoro – ha sottolineato Marcomini –. In pratica attraverso segnalazioni e suggerimenti preveniamo situazioni rischiose che possano causare infortuni o malattie professionali”. Il valore che l’azienda spera di ottenere da questo percorso virtuoso ha come ricaduta non solo la produzione di prodotti sostenibili ma anche quella di dare lustro al territorio in cui opera. “Essere sostenibili significa anche realizzare progetti di innovazione sociale e ambientale che siano replicabili nei territori in cui operiamo – dice Barbara Iemmi communication manager di Sicam –. A Correggio, per esempio, abbiamo contribuito a piantare degli alberi al Parco Articolo 21”. Lo scorso 20 novembre, infatti, in occasione della Giornata Nazionale dell’albero, è stata inaugurata dal Comune di Correggio un’area in cui sono stati piantati 1400 alberi. Gli alberi – circa 1300 – provenivano dal bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna per l’iniziativa “Mettiamo radici per il futuro”, mentre i restanti sono stati donati da Sicam.