Un nuovo corso per Prometeon

A più di cinque anni dalla sua nascita, Prometeon Tyre Group, gruppo multinazionale con oltre 8.000 dipendenti e 4 stabilimenti, vive un momento di forte crescita, sia sul piano commerciale, visti i buoni risultati nel 2022, sia per la sempre maggiore affermazione dell’identità di un marchio che inizialmente è stato visto più che altro come spin-off industriale del gruppo Pirelli. Un “nuovo corso” che prende il via con l’arrivo di Roberto Righi in qualità di Direttore Generale del Gruppo, nel luglio del 2021: ricadono infatti sotto il suo mandato i cambiamenti organizzativi che hanno interessato il gruppo nell’ultimo anno, e gli importanti investimenti nelle sponsorizzazioni del campionato mondiale  Superbike e del Parma Calcio. Proprio in occasione della partita Parma-Como allo Stadio Ennio Tardini abbiamo parlato di questi progetti e dell’andamento del mercato con Righi e con Sabina Oriani, Chief  Marketing Officer dell’azienda.

Righi: 2022 in crescita, il lancio della Serie 02 un punto di svolta

Come spiega Righi, “il 2021 è stato un anno molto positivo, grazie anche all’andamento positivo della domanda. Nel corso del 2022 le difficoltà sono state maggiori del previsto, sia dal punto di vista del mercato che della situazione economica generale. Abbiamo però reagito in maniera veloce ed efficace, e quindi archivieremo anche quest’anno con risultati superiori alle aspettative. Per la prima volta, il fatturato del gruppo supererà la soglia del miliardo e mezzo di euro, con margini in linea con le previsioni e una solida posizione finanziaria. Grazie alle decisioni prese a fine 2021, siamo riusciti a garantire il costante funzionamento a pieno regime delle fabbriche, gestendo il trade off tra i costi legati a qualche giorno di scorta in più e il vantaggio derivante dal non fermare la produzione anche in un momento di difficile approvvigionamento delle materie prime. Dal punto di vista del mercato, siamo cresciuti di quota in Europa, ma anche in Turchia, Egitto e Brasile, tradizionali roccaforti per Prometeon, vista la nostra presenza industriale in quei paesi. Quali sono le prospettive per il 2023? Secondo il Direttore del gruppo “la fase di crescita di mercato partita con il terzo trimestre 2020 si è conclusa alla metà del 2022; da giugno in avanti infatti si registra un rallentamento della domanda, e ci aspettiamo che l’inizio del 2023 sia in linea con questo ultimo semestre. Nella seconda parte dell’anno prossimo, invece, si potrebbe tornare a vedere un mercato positivo”.

Ma il 2022 è un anno molto importante anche per il lancio della nuova Serie 02, la prima progettata interamente da Prometeon, ed infatti è anche la prima a riportarne il marchio sul fianco, insieme a quello di Pirelli: “questa famiglia di prodotti rappresenta uno step generazionale per noi – racconta Righi – ed è il risultato di un lavoro di quattro anni e mezzo, che ha comportato un grande sforzo non solo di sviluppo ma anche di ingegnerizzazione e industrializzazione; è un risultato di cui siamo soddisfatti, e anche orgogliosi perché dietro al prodotto c’è l’impegno di centinaia di persone di Prometeon che lo hanno creato.” Nel corso del 2023 la Serie 02 vedrà il completamento di gamma per i mercati europei ed il lancio sui mercati dell’America Latina.

Oltre al prodotto, che ha visto una svolta importante nel segmento premium con Pirelli ma prevede futuri sviluppi anche nel tier 3 con il marchio Anteo, la strategia di Prometeon vede un fondamento importante nel consorzio SuperTruck, costituito da 30 aziende e da una rete di 127 officine aderenti, di cui Andrea Bottini sta curando l’espansione a livello europeo. Un ulteriore elemento su cui l’azienda sta puntando per sostenere il sell-out dei dealers è il training sulla formazione tecnica, che nel business dei pneumatici autocarro assume un’importanza vitale: “stiamo rafforzando la squadra dei formatori di prodotto – afferma Righi – perché so per esperienza quanto sia importante avere persone forti sul lato tecnico, per affiancare efficacemente il lavoro svolto tutti i giorni sul campo dai team commerciali”. Prometeon sta inoltre lavorando con grande focalizzazione anche nel primo equipaggiamento, che oggi viene visto come un’opportunità strategica, su cui il gruppo crescerà sicuramente.

Oriani: sponsorship non solo per promuovere il marchio ma per creare valore dentro e fuori il gruppo

A fronte dei cambiamenti intrapresi e di tanti progetti avviati, era giunto il momento per Prometeon di iniziare a comunicare chiaramente e distintamente i propri valori e la propria identità di produttore globale di pneumatici, indipendentemente quindi dai marchi dei prodotti. È in questa visione che si inserisce la decisione di investire nelle sponsorizzazioni del campionato mondiale Superbike e del Parma Calcio 1913, che sono state volute dal Gruppo non solo per aumentare la visibilità del marchio Prometeon, ma anche per offrire delle esperienze e quindi consolidare i rapporti con i clienti, i fornitori e con gli stessi dipendenti Prometeon, come racconta Sabina Oriani: “Volevamo creare awareness anche all’interno dell’azienda, per condividere i valori in cui crediamo con le nostre persone e permettere loro di vivere queste esperienze, e crediamo che queste scelte si stiano rilevando efficaci. Questa attenzione verso le persone è un elemento alla base della sostenibilità di tutto quello che stiamo facendo. Per esempio, oggi sono presenti allo stadio Tardini numerosi colleghi con le loro famiglie, e i loro figli partecipano al ‘bimbi in campo’ all’inizio della partita”. Ecco, quindi, il marchio Prometeon ben visibile sulla maglia della squadra, ma anche sui led, sui cartelloni fissi e sulla panchina dello Stadio Tardini; ma come nasce la scelta del Parma come squadra da sostenere? “Si tratta di una squadra che ha una tradizione prestigiosa, dato che è stata ai vertici in Italia e in Europa – spiega Oriani – ; il Parma ha poi un programma di legends molto attivo che ci permette di lavorare su diversi mercati esteri (inoltre, la proprietà americana del Parma è un ulteriore aspetto su cui lavoreremo insieme, visti i nostri piani di sviluppo in quel mercato). Soprattutto però c’è una grande disponibilità a collaborare su questa sponsorizzazione, infatti stiamo impostando diversi progetti per valorizzare al massimo le opportunità”. La Superbike invece può apparire un settore più di nicchia, ma data la sua presenza a livello mondiale permette di lavorare in tanti paesi con grande efficacia: “Ad ogni gara del mondiale ospitiamo dai 30 ai 40 clienti, creando per loro una customer experience ad hoc, con risultati davvero positivi; c’è grande entusiasmo attorno agli eventi, e in questo modo consolidiamo le partnership con clienti e fornitori in tutto il mondo”, conclude Sabina Oriani.