“Di solito ci si affida a gommisti amici…” dice con un tono di rassegnazione Gianvincenzo Cantafora, presidente di Italian MG Owners Club, parlando di quello che fanno i soci del suo circolo – e probabilmente anche ogni proprietario di un’automobile d’epoca – quando arriva il momento di cambiare le gomme della sua “amata vecchietta”. Operazione peraltro poco frequente visto che la maggior parte di queste auto non fa molti chilometri. Cambi gomme legati soprattutto all’invecchiamento del pneumatico più che alla sua usura. “Non deve stupire che i pneumatici siano una nicchia di mercato all’interno della nicchia della riparazione di veicoli d’epoca. Eppure, proprio per questo, la concorrenza è minima” dice Elena Moretta sintetizzando le ragioni del successo di Musso Gomme, realtà di Torino specializzata nella vendita di pneumatici per auto e moto che vanno da inizio Novecento fino agli anni Ottanta.
“Dall’inizio degli anni Duemila stiamo assistendo a un progressivo, ma inarrestabile cambio di rotta” dice Gianmarco Rossi, della Fratelli Rossi Pneumatici di Bologna, che non a caso ha concentrato il cento per cento della sua attività proprio sulla distribuzione di pneumatici per auto d’epoca. “In questo periodo il mercato dei pneumatici d’epoca è cambiato quasi radicalmente. Se una volta si trattava essenzialmente di mettere in condizione di marciare la “nonnina a quattro ruote, oggi dobbiamo soprattutto equipaggiare adeguatamente quei modelli granturismo e alto-di-gamma che catturano maggiormente l’attenzione dei collezionisti più facoltosi”.
In questo contesto si inseriscono anche le Youngtimer in quanto molte persone invece di acquistare un’automobile nuova di fabbrica di fascia media preferiscono una vettura sportiva oppure di classe superiore. Qui però si innesca talvolta il problema che il pneumatico originale non è più prodotto e che quello d’epoca non esiste. Viene così fuori la professionalità del gommista nel trovare a listino un prodotto equivalente. In un lavoro di questo tipo non esiste formazione se non quella acquisita sul campo e tramandata di padre in figlio, come è avvenuto nel caso delle due aziende italiane.
Michelin e Pirelli sono i principali attori di questo mercato dove troviamo anche alcuni prodotti di Avon, Dunlop, Vredestein e, specialmente per i modelli americani, BF Goodrich e Firestone. Si tratta tuttavia di un mercato di nicchia e, poiché presso i grandi produttori alla resa dei conti sono i numeri delle vendite a dettare le politiche commerciali, nel 2003 Michelin ha varato il progetto europeo Collection con il quale ha sviluppato un catalogo molto esteso in grado di proporre soluzioni per le auto d’epoca che spaziano da prima degli anni ’40 fino alle Youngtimer. Oggi distribuisce in Italia i suoi pneumatici attraverso due rivenditori specialisti, F.lli Rossi e Musso Gomme, e il distributore Carlini Gomme. Analogamente tre anni dopo Pirelli si è appoggiata all’inglese Longstone Tyres che si sono appoggiate a loro volta ad aziende esterne come sono per l’appunto Musso Gomme e Fratelli Rossi nel caso dell’Italia.
I pneumatici d’epoca non sono molto diversi dagli altri. Le mescole sono quelle dei pneumatici moderni, mentre i disegni sono quelli originali. Non servono attrezzature particolari. I pneumatici più “vecchi”, però, si devono smontare e rimontare a mano. “I moderni pneumatici per auto d’epoca non sono semplicemente nuove edizioni di modelli storici, ma combinano l’estetica di quelli originali degli anni di costruzione con la tecnologia dei pneumatici moderni, impiegando una moderna costruzione della carcassa assieme a mescole moderne e allo stato dell’arte” dice Emanuele Vanzetti, responsabile Sviluppo Prodotto rally, trackday e classic, presso Pirelli R&D Motorsport. “Nel caso, per esempio, della gamma Pirelli Collezione i disegni del battistrada sono quelli originali dagli anni Trenta agli anni Duemila. Lo stesso dicasi delle misure e dei rapporti delle sezioni trasversali. Questo fa sì che le vetture sportive storiche abbiano l’aspetto corretto fin nel minimo dettaglio, fedele a quello originale”. “Michelin presta molta attenzione a rispettare il più possibile il modello originario di pneumatico dal punto di vista della carcassa e del cerchietto per offrire le stesse sensazioni di guida dell’auto nella sua epoca di utilizzo. Il tutto ovviamente fornendo durata chilometrica e sicurezza, grazie all’utilizzo di tecnologie moderne” dice Andrea Casamassima, responsabile pneumatici Classic presso Michelin Motorsport. L’auto d’epoca, protagonista di raduni o di esposizioni oppure conservata scrupolosamente in garage pronta per essere sfoggiata a sfilate e parate storiche ha bisogno di pneumatici che si adattino perfettamente agli svariati modelli di auto d’epoca. Quando si è in presenza di “pezzi storici” i proprietari danno valore soprattutto all’autenticità: un pneumatico perfetto per un’auto d’epoca deve rispettare gli standard qualitativi, al fine di garantire tenuta di strada. Sono il tocco finale che completa l’opera d’arte.