Si fa presto a dire “cric”!

È forse l’attrezzatura più diffusamente presente nell’immaginario collettivo quando si parla di assistenza automobilistica e probabilmente il primo, o uno dei primi, che viene in mente se si pensa alla procedura necessaria per la sostituzione dei pneumatici. Parliamo del “cric”. Di derivazione francese - a sua volta mutuato dal medio-alto tedesco “kriec” e dal medio basso tedesco “krich” - viene talvolta tradotto in italiano come “cricco”, ma più spesso gli viene preferito il termine “martinetto”. Comunque lo si voglia chiamare, la sostanza non cambia. Si tratta di un’attrezzatura tecnica arcinota e molto diffusa: quotidianamente utilizzata nelle officine meccaniche, nelle carrozzerie, nei centri gomme e, nella sua forma più elementare, presente nel bagaglio di pressoché qualsiasi automobile o autocarro. La funzione sostanziale di un cric è il sollevamento di un veicolo dotato di ruote al fine di permetterne la manutenzione oppure la sostituzione delle ruote.

Ne esistono diverse tipologie. Una prima distinzione è tra cric meccanico, idraulico o pneumatico. In tutti e tre i casi il funzionamento avviene secondo il principio della leva: è infatti la pressione esercitata su quest’ultima a consentire il sollevamento del mezzo. A fare la differenza è il modo in cui è generata l’azione. Nel caso del cric meccanico viene applicato il cosiddetto “principio della vite senza fine”: l’attrezzatura è composta da una base che poggia a terra e da una testa di sollevamento da posizionare nel punto di ancoraggio sotto il telaio del veicolo. L’azione avviene manovrando una vite con apposita chiave oppure con una manovella.

Il cric idraulico viene genericamente utilizzato per il sollevamento di pesi maggiori e ad altezza superiori. Il funzionamento di questo tipo di martinetto si basa sull’applicazione della legge di Pascal (o della meccanica del comportamento dei fluidi) secondo cui esercitando una pressione in un punto di un fluido contenuto, tale pressione viene trasmessa in ogni altro punto del fluido. Ed è proprio questa trasmissione della pressione a consentire l’azione.

Il cric pneumatico è infine ideale per sollevare i mezzi di trasporto più pesanti (come camion, bus, camper, trattori e così via). L’azione di sollevamento si ottiene in questo caso grazie alla pressione dell’aria. In due tipologie: a cuscino d’aria oppure oleopneumatici-idropneumatici. Nel primo caso, il martinetto è dotato di cuscinetti che, riempiti d’aria, permettono di sollevare il veicolo. Nel secondo caso, invece, l’aria mette sotto pressione il liquido (acqua oppure olio) per generare l’azione di sollevamento.

Un’ulteriore sostanziale distinzione riguarda la forma del cric. Quello “a pantografo” sfrutta per il sollevamento il sistema meccanico descritto. È il più semplice sia dal punto costruttivo che in termini di utilizzo e quindi, non a caso, è anche quello normalmente fornito in dotazione dai costruttori di veicoli. Il cric a carrello è invece molto diffuso nelle officine: ha il telaio rigido e ruote che ne permettono con facilità manovre e spostamenti. È di solito dotato di un martinetto per il sollevamento (idraulico o pneumatico) e di un braccio articolato con piastra per il sollevamento. Una variante sul tema è il cric a bottiglia che si distingue da quello a carrello per il fatto di avere una base fissa. Entrambe queste due tipologie di cric hanno portata e capacità di sollevamento superiori rispetto al modello a pantografo, ma per prestazioni fuori misura ci vuol altro: la binda meccanica o cric a cremagliera. Questa tipologia è infatti in grado di sollevare veicoli di grandi dimensioni e con peso anche di diverse tonnellate.

 

 

AC HYDRAULIC

Il catalogo del marchio AC HYDRAULIC A/S comprende diversi modelli di martinetti idraulici per il sollevamento di ogni tipo di veicolo. DK20/DK20Q sono ideali per il sollevamento di automobili e furgoni, mentre il modello high lifter, mentre DK20QHLQ è particolarmente indicato per il sollevamento di SUV e furgoni.

Altezza minima molto ridotta (soli 80 mm) e una lunghezza di 380 mm sono invece le caratteristiche DK13HLQ, high lifter indicato per veicoli con altezza libera bassa. Per il sollevamento di autocarri e macchinari per agricoltura ed edilizia, ci sono invece i modelli high lifter DK50 HLQ, DK40Q/DK60Q (altezza minima 140 mm) e DK100Q/DK120Q (altezza minima di 150 mm). Per il sollevamento di carrelli elevatori a forca, AC HYDRAULIC A/S propone infine il modello Fj40 (altezza minima 55 mm).

 

CATTINI OLEOPNEUMATICA

Nel catalogo Cattini Oleopneumatica di prodotti per il settore automotive spiccano tre modelli di sollevatore: YAK142, YAK215N e YAK203. Ultimo arrivato nella famiglia è il sollevatore oleopneumatico YAK 142. Particolarmente robusto e con portata di 50 tonnellate, è ideale per mezzi pesanti, mezzi agricoli e macchine operatrici. YAK 142 è dotato di rientro automatico dei pistoni - le due valvole di discesa garantiscono una tenuta perfetta in ogni situazione e una velocità controllata sotto carico e di una piastra antiribaltamento. Su richiesta può inoltre essere equipaggiato con ruote pneumatiche per operazioni su terreni che presentano particolari asperità. YAK 215/N è invece un sollevatore oleopneumatico per mezzi pesanti con portata massima di 40/20 tonnellate. Pratico e maneggevole, compatto e leggero, è anch’esso dotato di rientro automatico dei pistoni. Infine, YAK 203 è un sollevatore pneumatico costituito da una membrana ad alta resistenza e da una guida telescopica interna. È dotato di un dispositivo d’arresto a fine corsa e di una valvola di sicurezza che lo rende affidabile in caso di carichi eccessivi. Silenzioso, semplice e leggero, può essere utilizzato anche sui ponti sollevatori. La sua portata è di 2 tonnellate e riesce a sollevare un’ampia gamma di automobili e SUV.

 

COMPAC

Il marchio Compac riesce a supportare qualsiasi esigenza di sollevamento grazie a una gamma di cric per tutti i veicoli: dalle automobili ai camion fino ai mezzi agricoli. Della linea fanno parte i sollevatori a carrello 2TC e 3TC con portata massima rispettivamente di 2 e 3 tonnellate. Sono dotati sistema di discesa “solleva e gira” che previene gli abbassamenti non intenzionali e di ruote larghe in nylon per una facile movimentazione. Pensati per mezzi pesanti i sollevatori con ruote 4T-C, 5T-C, 6T-C hanno invece valori massimi di carico rispettivamente pari a 4, 5 e 6 tonnellate. La struttura lunga del telaio facilita l’accesso ai punti di sollevamento della maggior parte dei veicoli, mentre il pedale a piede addizionale permette un sollevamento veloce della sella. Tutti questi modelli sono dotati di manico ergonomico ricoperto in gomma e valvola di controllo dell’abbassamento per una discesa sicura anche a massimo carico. Per i lavori più “duri” ci sono sollevatori come 10T-C, 12T-C e 15T-C. La robusta struttura è completamente saldata in acciaio di alta qualità. Le ruote piroettanti di grande diametro ne facilitano la movimentazione.

 

CORGHI

La gamma di cric sollevatori a marchio Corghi (gruppo Nexion) comprende sei differenti soluzioni. CA002 solleva tutti i tipi di autovettura, ma anche furgoni e veicoli commerciali leggeri. Maneggevole e veloce in alzata e discesa, consente di operare con rapidità e sicurezza in tutte le condizioni di lavoro. CA118 è stato invece espressamente studiato per alzare autoveicoli con carrozzerie particolarmente basse, autocarri e autobus di ultima generazione. Ha una struttura robusta, un punto d’appoggio del peso molto basso - appena mm 180! – e un’escursione di fino a 660 mm dal suolo. Entrambi i modelli, CA002 e CA118, hanno un sistema sollevamento a pantografo. Dimensioni contenute e grande potenza sono i punti di forza di CA240. Questo modello può sollevare carichi fino a un massimo di 28 tonnellate sul primo stadio e 18 sul secondo. Partendo da un punto di sollevamento di soli 150 mm dal suolo raggiunge un’alzata massima di 457 mm con l’ausilio di prolunghe fornite di serie. L’ingombro è contenuto anche grazie al manico removibile. Il sistema di sollevamento è qui del tipo a cilindri verticali multistadio.

Le dimensioni molto ridotte sono tra i punti di forza anche di CA240P: l’ingombro particolarmente ridotto ne consente lo stivaggio nei cassoni dei camion. Il collaudato funzionamento pneumoidraulico permette un rapido avvicinamento al punto di sollevamento. Il comando di discesa avviene con carico azionando il cursore – così il cric scende a velocità controllata da un dispositivo interno – oppure senza carico con il comando a cursore aperto. Di struttura robusta e ottima manovrabilità, CA330 opera sotto qualsiasi automezzo con altezza minima di sollevamento dal suolo di 185 mm. È dotato di prolunghe in acciaio da 50 e 100 mm, che aumentano l’escursione d’alzata. Si avvale di un collaudato sistema a funzionamento idraulico un avvicinamento rapido al punto di sollevamento. L’escursione va da 185 a 550 mm con prolunghe. Il comando d’alzata è del tipo a “uomo presente” e si avvale di un sistema brevettato a depressione per ottenere una discesa a velocità costante. Il circuito idraulico è con valvola limitatrice per permettere una potenza d’alzata costante anche al variare della pressione d’alimentazione pneumatica. Il sistema di sollevamento è del tipo a cilindri verticali multistadio. CA 440 è infine un potente e maneggevole sollevatore pneumoidraulico con capacità massima di sollevamento di 40 tonnellate.

 

HPA

Un’attrezzatura personalizzata per ogni esigenza di sollevamento: è questo il motto del brand HPA (Gruppo Nexion), la cui gamma di cric comprende modelli con sistema di sollevamento a pantografo e a cilindri verticali multistadio o monostadio. Del primo gruppo fanno parte i due modelli S 02 e S 16 rispettivamente pensati per veicoli leggeri e mezzi pesanti con punto di presa molto interno. S 28 e S 28 P sono invece due modelli con sistema di sollevamento a cilindri multistadio. L’altezza contenuta a riposo di S 28 ne facilitano l’utilizzo con veicoli con ridotta luce a terra. S 28 P spicca invece per le dimensioni contenute che lo rendono quindi il cric ideale nell’assistenza mobile e d’emergenza. La potenza è invece la caratteristica comune dei due modelli con sistema di sollevamento a cilindri monostadio del marchio HPA, S 44 e S 36. Il modello S 36 vanta un’escursione con prolunghe di serie da un minimo di 185 mm a un massimo di 550 mm, sempre con prolunghe.

 

MONDOLFO FERRO

Il catalogo Mondolfo Ferro comprende diversi modelli di cric sollevatori, frutto delle sinergie progettuali e costruttive raggiunte all’interno del gruppo Nexion. Due le soluzioni con sistema di sollevamento a pantografo: MC 002, particolarmente adatto per portata e dimensioni all’utilizzo con furgoni e trasporto leggero; MC 118, destinato ai mezzi pesanti e dotato di un’escursione di sollevamento fino a 650 mm dal suolo. MC 240 e MC240 P sfruttano invece un sistema di sollevamento a cilindri verticali multistadio. Grazie a una contenuta altezza a riposo, MC 240 facilita notevolmente il sollevamento di mezzi con ridotta luce a terra. Simile per caratteristiche è il modello MC 240 P. L’ingombro particolarmente contenuto lo rende molto facile da stivare a bordo di un veicolo e quindi adatto all’assistenza mobile. Estremamente robusto e potente, MC 330 è soprattutto adatto a lavori estremi su mezzi pesanti. L’escursione di sollevamento va da 185 a 550 mm con prolunghe. il modello MC 440 spicca per potenza e maneggevolezza. Per entrambi questi due modelli il sistema di sollevamento è del tipo a cilindri verticali monostadio.

 

OMCN

Presente in moltissime officine in Italia, dal 1971 ad oggi il sollevatore idraulico a carrello OMCN è stato prodotto in oltre 1.000.000 unità. Il prodotto è disponibile con portata dai 700 fino ai 20.000 kg a seconda della tipologia di carrello. A farla da padrona è però la fascia intermedia da 1.500 a 2.000 kg. Ed è proprio per questa portata che OMCN ha recentemente presentato uno dei suoi prodotti di punta rivisto e rinnovato. 112/XR è il primo cric a carrello dotato di serie di cremagliera di sicurezza meccanica e quindi sicurezze di stazionamento. Si tratta di un’attrezzatura in grado di diventare postazione di lavoro stand-alone senza l’ausilio di colonnette di stazionamento. Il modello 112/XR in colorazione Blue OMCN fa parte della serie corta. Garantisce una massima maneggevolezza in soli 650 mm di lunghezza telaio. Il sistema a media alzata arriva fino a 525 mm di altezza e permette di sollevare dalla piccola city car fino a SUV di ultima generazione. Il manico smontabile in acciaio zincato e il pedalino di scarico ad azionamento mantenuto sono gli stessi che hanno da sempre contraddistinto la serie top del marchio OMCN. La dotazione di serie infine comprende ruote in nylon precaricato e piattello (diametro 130) in acciaio alta resistenza e rivestimento pressofuso in gomma che lo rendono ancora più prestazionale.

 

PASQUIN

Dal 1963 punto di riferimento nel settore oleodinamico e pneumatico, Pasquin produce e commercializza in tutto il mondo un’ampia gamma di sollevatori. Ogni prodotto viene realizzato internamente all’azienda nel pieno rispetto delle disposizioni tecniche in materia di sicurezza, emesse dagli istituti europei, e attraverso l’applicazione delle più recenti innovazioni dell’industria meccanica. La linea di cric sollevatori firmata Pasquin comprende ben 30 differenti modelli in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. Best-seller del marchio è il modello P182 C, sollevatore oleopneumatico con capacità massima di sollevamento fino a 30 tonnellate al primo stadio e 18 tonnellate al secondo stadio e pressione di esercizio di 9 - 12 atm. Della gamma Pasquin fanno anche parte il potente modello P304NVB con capacità massima di sollevamento fino a 50 tonnellate al primo stadio, 34 al secondo, 21 al terzo e 11 al quarto, e il piccolo sollevatore pneumatico P18-30.

 

SICE

Sice (Gruppo Nexion) ha una gamma completa di cric per sollevare pressoché qualsiasi tipo di veicolo: automobili, autocarri, veicoli per il trasporto leggero. K 002 è pensato per soddisfare le esigenze di chi opera prevalentemente su furgoni e trasporto leggero, mentre K 118 è destinato a un lavoro intensivo con mezzi pesanti, anche con punto di presa molto interno. Entrambi i modelli sfruttano un sistema di sollevamento a pantografo. Utilizzano invece in sistema di sollevamento a cilindri verticali multistadio i modelli K 240 e il più piccolo K 240 P: entrambi i prodotti hanno un punto di presa molto basso, che li rende l’ideale per il sollevamento di mezzi con poca luce a terra. Il modello K 240 P vanta inoltre dimensioni molte contenute che ne rendono semplice il trasporto. Sono infine pensati per i lavori più “pesanti” i modelli K 330 e K 440, entrambi con sistema di sollevamento a cilindri verticali monostadio e valori notevoli per quel che riguarda l’escursione di sollevamento: da 185 mm a 550 mm (con prolunghe) per il modello K 330.

 

WERTHER

Werther International da sempre affianca i professionisti del settore automotive con un’offerta di attrezzature mirate all’assistenza e alla sostituzione di pneumatici per autovetture e camion. Tra questi anche i cric sollevatori. WJC2T-C e WJC3T-C sono i modelli Werther top di gamma nella categoria dei cric idraulici a carrello destinati al servizio alle vetture. Grazie alla copertura in gomma di copertura, il manico ergonomico a timone è non solo confortevole alla presa, ma consente anche manovre agili e veloci. Il sistema di discesa “solleva e gira” previene gli abbassamenti non intenzionali. La valvola di controllo dell’abbassamento favorisce una discesa sicura anche con il massimo carico, mentre il pedale a piede addizionale permette un sollevamento veloce della sella. Grazie alle ruote in nylon dal diametro largo la movimentazione è più facile e la rumorosità ridotta al minimo. Completa il tutto l’altezza di entrata ultra bassa per interventi davvero “raso terra”.

Nella gamma Werther di cric idropneumatici spiccano invece i modelli W132/B e W122 per camion. La portata massima è di 40/20 t per il primo e 60/30 t per il secondo. Progettato e costruiti per sostenere un lavoro intensivo, entrambi i modelli hanno ruote con cuscinetto a sfera e valvola limitatrice del carico.