La Shell Eco-marathon Europe, storico progetto dedicato all’innovazione e alla mobilità sostenibile, torna con una nuova edizione che vede team provenienti da istituti di scuola superiore e istituti universitari di tutto il continente sfidarsi in una gara all’insegna dell’efficienza energetica e dell’innovazione digitale. Ai prossimi eventi, previsti per il 22-25 maggio presso il Circuito Paul Armagnac di Nogaro, in Francia, parteciperanno 126 team provenienti da 26 Paesi. Tra questi, anche quattro istituti italiani, con i loro rispettivi team: il team Mecc E del Politecnico di Milano, il team H2politO del Politecnico di Torino, il Team Zero C dell’Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci di Carpi e il team Faenza ITI Racing dell’Istituto Tecnico Professionale Bucci di Faenza. La gara prevede due diverse categorie: “Prototype”, veicoli dalle caratteristiche estreme progettati per ottenere la massima efficienza energetica possibile, e “Urban Concept”, le vetture con caratteristiche tecniche simili ai quadricicli leggeri per uso urbano. Ciascun veicolo dovrà completare 10 giri del circuito in un tempo massimo di 39 minuti, per una distanza totale di 16 km: a vincere sarà il team che, grazie alla sua creatività e al know-how tecnico, riuscirà a terminare la prova con il minor consumo di carburante. Inoltre, i veicoli della categoria Urban Concept, oltre al completamento del circuito, saranno coinvolti anche in una gara dedicata alla guida autonoma: equipaggiati da sistemi di controllo sviluppati dai team, dovranno svolgere delle prove per dimostrare la loro capacità di essere gestiti da remoto, senza input manuale del pilota. Il progetto offre agli studenti una formazione diretta e sul campo, riguardante la progettazione ingegneristica, la realizzazione e il testing sperimentale di vetture elettriche a efficienza energetica. L’attività intrapresa dai team nel corso dell’anno in preparazione della gara, sotto la supervisione dei professori, ha infatti un carattere multidisciplinare, combinando metodi e nozioni che spaziano dalla progettazione e analisi strutturale, l’analisi fluidodinamica, l’ingegneria elettrica, la modellazione di sistemi meccanici e multi-fisici (digital twins) fino al testing e alla validazione sperimentale sul campo. In particolare, quest’anno tutti i team hanno lavorato per aumentare l’efficienza e la velocità dei loro veicoli, a partire dal loro alleggerimento, grazie a nuove componenti o all’uso di materiali specifici, e all’ottimizzazione dell’aerodinamica. Inoltre, è sempre più consistente l’uso degli strumenti offerti dal digitale, soprattutto nella fase di testing: un esempio è la creazione di gemelli digitali della vettura e del circuito, così da creare una vera e propria simulazione della gara in 3D.