Scansione mobile dei pneumatici, aiuto e opportunità per i gommisti

Incertezze generali e una competizione sempre più accesa spingono le officine verso l’efficienza e la minimizzazione dei tempi delle lavorazioni, ottimizzazione che non deve però andare a detrimento della qualità. Per camminare in questa direzione l’artigiano può raffinare i propri workflow, formandosi e cambiando la propria organizzazione ma anche usando le innovazioni tecnologiche che l’informatica, la telematica e anche l’intelligenza artificiale mettono a disposizione di chi ha un’attività produttiva. Un esempio di questo arricchimento dello strumentario dei gommisti sono gli scanner portatili, apparecchi tanto compatti quanto utili per verificare e catalogare i pneumatici. La tendenza, comune a tantissimi settori produttivi, è quella di spostare l’attività dal mondo del prodotto a quello del servizio, una traiettoria resa più facile dalla crescente “intelligenza” delle gomme (Pneurama ne ha parlato tante volte) e da apparati e software già molto smart. Se aggiungiamo le possibilità offerte dall’Industria 4.0, anche a livello di incentivi e finanziamenti, si capiscono ancor meglio le opportunità insite negli scanner portatili, la cui potenza e flessibilità sono celate in involucri di dimensioni molto ridotte. Vediamo quindi alcune proposte (cercando sul Web se ne trovano diverse altre) compresa una molto specialistica – è per ora indirizzata al mondo delle corse – ma dalle potenzialità molto alte.

 

Handy Scan Cormach

Handy ScanL’Handy Scan Cormach è un apparecchio portatile che scansiona la profondità del battistrada grazie a una sorgente di luce laser; la fotocamera integrata permette inoltre di acquisire la targa del veicolo per associarla ai risultati. Questo strumento ha anche funzioni di accettazione e permette quindi di inserire i dati del cliente e anche i risultati di eventuali check riguardo pastiglie freno, dischi, ammortizzatori e altro ancora. I risultati di questi controlli sono etichettabili come: Tutto OK, rimandare a note specifiche o indicare che è opportuna la sostituzione. Una volta inseriti i dati dei pneumatici il display suggerisce da quale ruota iniziare la scansione, che consiste semplicemente nel far passare l’apparecchio sul battistrada: il parallelismo con la superficie del pneumatico è assicurato da due guide sporgenti. Se l’operazione non è stata eseguita correttamente lo strumento segnala l’errore invitando a effettuare una nuova scansione; il costruttore raccomanda inoltre di eseguire la scansione con le ruote montate sul veicolo. La fotocamera può essere usata anche per fotografare lesioni e danneggiamenti della copertura, immagini che saranno allegate al report di misura. Handy Scan si collega in Rete tramite Wi-F o con una Sim dati e questo permette di inviare in maniera pratica il rapporto generato alla fine della scansione, per poterlo archiviare e stampare. È da sottolineare poi che l’apparecchio è compatibile con le agevolazioni previste dal piano di incentivi per l’Industria 4.0. La possibilità di usare una Sim per la connettività permette l’uso dell’Handyscan non solo in assenza del Wi-Fi ma anche all’aperto, per esempio in un piazzale flotta o in ispezioni su strada. L’apparecchio misura 21,8 x 8,3 x 3,4 cm, pesa 415 grammi, può essere usato con temperature fra – 10 e + 50 gradi e vanta una precisione di 0,1 mm. La ricarica avviene con cavo usb e la risoluzione della fotocamera di scansione è di 113 megapixel.

 

TreadReader di Snap-on

TreadReaderLa proposta di TSS e di Snap-on ha l’aspetto di un grande mouse per PC e usa un laser di classe 2 per scansionare un’area di 50 mm x 23 mm misurando battistrada profondi fino a 2,3 cm. L’alimentazione a batteria e l’impermeabilità permetto di usarlo anche all’esterno, ad esempio nei depositi o per ispezioni su strada. La scansione di ogni pneumatico è eseguita in 6 secondi attraverso 300mila punti di misurazione, una “nube” dalla quale si estrapola forma e profondità del battistrada con una precisione migliore di 0,2 mm. I modelli in 3D del battistrada e le profondità calcolate vengono sia visualizzate su dispositivi mobili – smartphone o tablet li ricevono via Wi-Fi – sia utilizzate per generare un rapporto Pdf con i dati del veicolo e scansioni con codici colore che evidenziano le condizioni del battistrada del pneumatico. Questa relazione è un utile strumento per aumentare la fiducia del cliente dato che può essere stampata e consegnata nelle sue mani o inviata via E-mail. Le rilevazioni di TreadReader evidenzia anche segni di consumo irregolare del battistrada, sintomi di usura delle sospensioni che sarebbe utile rappresentare al cliente anche in vista di un intervento. Questi dati possono essere importati nei gestionali delle flotte e produrre analisi dell’usura e modelli di calcolo della durata di vita dei pneumatici di automobili, minibus, rimorchi e veicoli commerciali leggeri. Il software per PC condivide le informazioni sul cloud e archivia la scansione, i dati dei veicoli e del pneumatico in modo professionale e consente inoltre ai responsabili delle riparazioni di visualizzare rapporti sul numero di scansioni effettuate, l’attività dei tecnici e le opportunità di vendita di pneumatici e servizi di manutenzione dell’assetto dei veicoli. Ultimo ma non ultimo, Tread Reader è adatto all’Industria 4.0, una caratteristica che si inquadra nell’ambito di quella modernizzazione della quale si parlava più sopra.

 

Il sistema TC75 di Zebra e Anyline

TC75Questo compatto terminale connesso riassume in sé 2 funzioni: la scansione dei codici DOT e il rilevamento della profondità del battistrada. La lettura e l’identificazione del codice DOT di un pneumatico è un aspetto importante del processo di ispezione dei pneumatici e questo terminale compatto permette di acquisire i codici semplicemente utilizzando la fotocamera integrata, un’azione che restituisce l’anno di produzione e il tipo di pneumatico. Negli Stati Uniti questo dato è utilizzato anche per avvisare eventualmente che quegli pneumatici sono soggetti a richiami per difetti nel processo di produzione. La scansione del battistrada avviene invece facendo scorrere il dispositivo sul pneumatico con un semplice movimento. Il sistema TC75 leggerà la profondità del battistrada e identificherà il suo “stato di salute”, rilevando eventuali difetti e danneggiamenti. Questa velocità è particolarmente apprezzata nella gestione delle flotte, perché le coperture da controllare sono tante ed è necessaria una reportistica adeguata ma facile da produrre e da consultare. La registrazione automatizzata dei pneumatici elimina i moduli cartacei, la cui compilazione può essere fino a 20 volte più lenta della scansione ottica implementata dal TC75, e la conservazione del dato è più affidabile rispetto all’archiviazione dei moduli in un ambiente movimentato come quello di un’officina. Il sistema visualizza la profondità del battistrada dei pneumatici e un codice colore indica chiaramente se lo spessore del battistrada garantisce i necessari livelli di sicurezza o occorre la sostituzione del pneumatico. Questo scanner mobile dialoga direttamente con i gestionali per digitalizzare anche altri processi, automatizzando per esempo la creazione dei profili dei clienti. Il software di Anyline, a seconda delle configurazioni, può anche leggere il numero di identificazione del veicolo (VIN), la targa e altre informazioni correlate ai pneumatici. Un controllo dei pneumatici veloce e digitalizzato consente ai tecnici e ai guidatori di eseguire i controlli più velocemente e di identificare quindi facilmente il “quando” sarà necessario sostituire i pneumatici riducendo i tempi di fermo del veicolo: una velocizzazione gradita a tutti ed essenziale per i gestori delle flotte.

 

Texa e i suoi Laser Examiner e TPS 2

Laser ExaminerAnche l’italiana Texa, azienda di risonanza globale nel settore della diagnostica e della gestione dei climatizzatori, è della partita con il Laser Examiner, un leggero strumento diagnostico che rilevare sia lo stato del disco freno sia lo spessore del battistrada grazie a un accessorio trattenuto dal magnete che posiziona lo strumento sul disco. Molto leggero e compatto (80 grammi di peso e ingombri pari a 25 x 4 x 2 cm), il tester dialoga con il software per PC o con la diagnosi e può effettuare un controllo fast, molto utile in fase di accettazione per dare un’evidenza ai clienti dello stato del loro veicolo al momento dell’ingresso in officina, preparando un rapporto sullo stato di dischi e gomme che può essere stampato e consegnato all’automobilista e che contiene un confronto con il valore minimo consentito, dando un riscontro immediato. Il software del Laser Examiner include un gestionale che consente al riparatore o al gommista di gestire le misurazioni creando un database aggiornato per conducente e veicolo, una soluzione molto utile per programmare la manutenzione. Interessante, anche se non legato direttamente al controllo delle coperture, è anche il TPS 2, strumento portatile per la gestione dei sistemi TPMS. Il display HD a colori è leggibile anche alla luce del sole e il link Wi-Fi si collega alla rete per scaricare aggiornamenti software e funzionalità aggiuntive mentre il Bluetooth Dual Mode abilità sia la comunicazione con l’interfaccia veicolo collegata all’OBD sia con una stampante. La scheda Bluetooth si collega anche ai nuovi sensori TPMS low energy mentre la fotocamera da 5 megapixel può sia scattare foto da allegare alla reportistica cliente sia scansionare QR Code per altre funzioni. La memoria da 4 GB è espandibile e lo strumento, compatibile anche con i sensori delle moto e dei camion, si interfaccia direttamentecon il programma di gestione pneumatici Texa Tire Manager.

 

VESevo, il tester per le auto da corsa

VESevoMolto specialistico ma interessante per la sua possibile implementazione anche per il settore delle coperture stradali è il VESevo (Leopardi chiamò Vesevo il vulcano di Napoli), risultato di una ricerca del gruppo di Vehicle Dynamics Simulations dell’Università Federico II° di Napoli in collaborazione con lo spin-off accademico MegaRide – Applied Vehicle Research. Questo progetto ha vinto l’Hardware Innovation of the Year agli Automotive Testing Technology International Awards 2021, meritato riconoscimento arrivato dopo uno sviluppo durato diversi anni, ed è stato adottato da cinque team di Formula 1, quattro team di Formula E, due team MotoGP e un team NASCAR. Questo apprezzamento deriva dall’unicità di questo strumento, che mette in relazione la frequenza a cui viene sollecitata la gomma con le temperature e le risposte fisico-meccaniche della mescola analizzando gli pneumatici in modo non distruttivo. In pratica VESevo - Viscoelasticity Evaluation System EVOlved - è in grado di misurare due parametri fondamentali dello pneumatico, l’isteresi e l’elasticità, grazie alle sollecitazioni meccaniche prodotte da un’asta metallica, terminata con una semisfera, lanciata contro il battistrada da un meccanismo di precisione per la massima ripetibilità. Un software proprietario analizza i “rimbalzi” di questa sonda estrapolando le proprietà della mescola ad una data temperatura, rilevata contestualmente da un sensore. Questo permette di analizzare i vari treni di gomme a disposizione e rilevare le piccole differenze, sempre presenti, fra i singoli pneumatici in modo da pianificarne al meglio l’impiego. L’indagine, non distruttiva perché non richiede il prelievo di campioni, se ripetuta durante l’impiego della gomma individua poi le variazioni nel comportamento in relazione alla temperatura della gomma stessa e anche l’evoluzione di questi parametri, cosa che permette di individuare le finestre ottimali di impiego dei pneumatici in ogni momento della loro vita. Se questo dispositivo raggiungesse la produzione di serie i gommisti potrebbero offrire servizi di altissima qualità e in grado di aumentare molto l’autorevolezza percepita dai clienti.