Il 2023 è stato un anno difficile a livello europeo per il mercato e per l’industria dei pneumatici, e la prima metà dell’anno in corso sembra confermare il trend negativo. Anche il mercato della ricostruzione, se confrontato all’anno precedente, è in calo in quasi tutti i Paesi europei in termini di volumi di vendita. Con questa presentazione di scenario si è aperta a Roma lo scorso 11 ottobre la sessantaduesima assemblea generale dei soci AIRP – Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici, che anche quest’anno è stata ricca di contenuti e di dibattito. Nella consueta relazione introduttiva, il presidente di AIRP, Stefano Carloni, ha ricordato le principali difficoltà del momento attuale: “La nostra industria sta compiendo in questo periodo un preoccupante passo indietro, e questo avviene proprio ora che dovremmo aver pienamente recepito i criteri dell’economia circolare. Il momento di difficoltà che stanno affrontando anche i produttori di pneumatici nuovi premium è qualcosa che ci deve preoccupare, perché come ripetiamo da anni i pneumatici premium sono la conditio sine qua non di quelli ricostruiti” ha affermato Carloni, proseguendo: “In questo clima, è di fondamentale importanza che i dazi sugli pneumatici cinesi vengano prorogati, come tutti auspichiamo, affinché sia possibile recuperare i nostri spazi di mercato. Abbiamo infatti visto a nostre spese gli effetti che la mancanza di condizioni di mercato eque può avere sulle nostre attività”.
Di fronte a questo scenario di grandi incertezze e tensioni globali, il presidente ha evidenziato come anche a livello europeo il quadro normativo rischi di penalizzare il settore. Il primo aspetto che è stato richiamato è il regolamento europeo sulla deforestazione, detto EUDR, con tutto ciò che comporta per le aziende associate al momento dell’acquisto di un pneumatico nuovo o di una fascia prestampata o della mescola da utilizzare nel processo di ricostruzione. “L’aspetto preoccupante del regolamento”, ha sottolineato Carloni, “non è tanto nel fatto che si andrà ad aggiungere un nuovo onere burocratico per le nostre aziende, quanto nel fatto che stando a quanto ci viene riferito la Commissione europea interpreta il regolamento intendendo che anche una carcassa da ricostruire debba sottostare a questo obbligo e quindi essere accompagnata da una propria dichiarazione DDS”. Il Presidente ha poi menzionato il regolamento cosiddetto sulla “Tassonomia”, che definisce quali sono le pratiche effettivamente sostenibili, anche nell’ambito dei trasporti. Per quanto riguarda i pneumatici, la tassonomia prescrive di utilizzare pneumatici delle due classi di efficienza energetica più alta rispetto ai modelli presenti sul mercato. Tuttavia, “mentre non è ancora possibile applicare il labelling europeo ai pneumatici ricostruiti, il regolamento non cita affatto i pneumatici ricostruiti, quindi di fatto li taglia del tutto fuori dalla suddetta tassonomia. Quindi anche qui ci troviamo di fronte ad un perfetto paradosso che rischia di penalizzare le nostre attività” ha concluso Carloni.
Mentre questo è lo scenario che si dispiega, non mancano tuttavia i fronti di lavoro da tenere aperti. Sul tema della riserva del 30% nell’ambito del pubblico servizio, il Presidente ha ricordato che dallo scorso anno è attivo un servizio di consulenza legale per valutare la possibilità di contestare i bandi di gara che possano risultare irregolari in merito all’acquisto di pneumatici ricostruiti. “È un’attività che in diversi casi ha portato risultati concreti con l’annullamento delle gare irregolari e la pubblicazione di nuovi bandi corretti, avviando credo anche un’ottima attività di sensibilizzazione diretta su questo tema. È tuttavia uno strumento che potremmo e dovremmo sfruttare molto di più”, prosegue Carloni, “per esercitare una corretta e sana pressione su tanti soggetti che per colpa o per dolo non rispettano la quota minima di ricostruiti previsti dalla legge”. Sono state inoltre presentate ulteriori attività organizzate dall’Associazione, che per la fine di ottobre ha programmato un importante momenti di incontro istituzionale in collaborazione con Michelin per riportare l’attenzione delle istituzioni sull’industria della ricostruzione, mentre a novembre esporrà per la prima volta alla fiera Ecomondo di Rimini.
Ricostruibilità, EUDR e labelling europeo
L’evoluzione dei materiali sostenibili, il concetto LODC (Lowest Overall Driving Costs) per la riduzione dei costi operativi legati ai pneumatici e il progetto ContiLifeCycle per la gestione completa degli pneumatici per le flotte sono stati al centro dell’intervento di Marco Vellone, PR & After Sales Director Public Relation, Customer Service, Training & Product management di Continental. Nel corso dell’intervento sono stati illustrate le innovazioni tecnologiche del produttore tedesco ed i processi di ricostruzione adottati all’interno della rete ContiLifeCycle. Molto interesse ha suscitato durante l’assemblea dell’AIRP anche l’intervento di Giovanni Panico, funzionario di Assogomma, che ha illustrato il Regolamento (UE) 2023/1115 relativo alla messa a disposizione sul mercato dell’Unione e all’esportazione dall’Unione Europea di determinate materie prime e prodotti associati alla deforestazione, tra cui anche la gomma naturale e i prodotti che la contengono, e gli impatti che questo avrà sulle aziende del settore. Giampaolo Brioschi, Central R&D Director di Marangoni, ha infine illustrato gli aggiornamenti sul labelling europeo per i pneumatici ricostruiti, ESG e altri regolamenti europei. Tra i temi trattati: l’EPD (Environmental Product Declaration), lo studio LCA, il Regolamento EU ETS II (Emission Trading System) e un’analisi dei criteri tecnici per determinare a quali condizioni un’attività economica possa essere considerata sostenibile.