Economia circolare… come il pneumatico

Oggi in qualsiasi convegno, tavola rotonda o programma politico, si parla sempre di economia circolare. Si sentono illustrare progetti concreti insieme ad altri più fantasiosi. Poche volte però ci si rende conto che uno dei prodotti simbolo dell’economia circolare è proprio il pneumatico. Purtroppo, anziché essere una risorsa, quale in effetti è troppo spesso finisce per diventare un problema. Il pneumatico, infatti, se correttamente progettato seguendo i criteri di quello che oggi si chiama “ecodesign” può essere ricostruito più volte, nel caso dell’autocarro può essere anche rigato sempre se correttamente progettato, tanto che alcuni produttori dichiarano che un pneumatico autocarro correttamente impiegato e manutenuto può durare fino a un milione di chilometri. Quando al termine del ciclo poi il pneumatico esaurisce la sua vita utile, può essere interamente riciclato ottenendo prodotti che hanno molteplici impeghi. Purtroppo, la situazione allo stato attuale è ben lontana da questo scenario ottimale, con il risultato che le grandi potenzialità dei prodotti premium non vengono utilizzate, i rivenditori di pneumatici sono pieni di PFU e l’obiettivo virtuoso che si è posto il legislatore non viene colto. Visto che comunque la mobilità del futuro, sia essa tradizionale, elettrica o a idrogeno, continuerà sempre a muoversi su ruote, è tempo che tutti gli attori della filiera e le autorità moltiplichino gli sforzi perché un prodotto come il pneumatico, riconquisti nel nuovo modo dell’economia green quel posto, anche a livello di immagine, che da sempre gli compete.