Pirelli P Zero compie 40 anni
Nato nel 1985 dall’esperienza nel motosport, fece il suo debutto sulla Lancia Delta S4 Stradale
Pneumatici dal ridotto impatto ambientale e con elevati livelli di tecnologia per migliorare performance e resistenza al rotolamento. È l’obiettivo che si è data Pirelli nel realizzare e aggiornare le sue gamme di coperture estive, invernali e all season. “La sostenibilità è una grande sfida tecnologica che ci consentirà di migliorare i processi industriali e arricchire la nostra offerta”, spiega Francesco Sala, executive vice president Region Europe di Pirelli.
In cosa consiste l’essere sostenibili per Pirelli e perché è una sfida tecnologica?
“L’attenzione alla sostenibilità ambientale è un valore storico dell’azienda che coinvolge non solo i reparti di ricerca e sviluppo, progettazione e produzione, ma anche quelli che si occupano della catena di fornitura dei componenti per le mescole, la costruzione di nuovi impianti industriali e la distribuzione dei prodotti. Per Pirelli la sostenibilità è una sfida tecnologica perché ci offre l’opportunità di realizzare un prodotto capace di mantenere alti livelli di performance impiegando materiali a basso impatto ambientale”.
Di che materiali parliamo?
“Sono materiali innovativi sia dal punto di vista tecnologico, perché frutto di un lavoro di ricerca, che della loro origine. Si tratta, ad esempio, della lignina e della lolla di riso, entrambi scarti di lavorazione. Il loro impiego all’interno della mescola riduce il consumo di componenti di natura fossile o la cui produzione, come la silice, richiede un elevato consumo di energia. L’innovazione tecnologica sta dunque nel prendere prodotti di scarto, rinobilitarli e usarli all’interno di un nuovo prodotto”.
Ci può fare qualche esempio di prodotto? “Nel 2021 abbiamo presentato un pneumatico P Zero, progettato per la nuova Bmw X5 xDrive45e Plug-In, realizzato con gomma naturale e rayon ottenuti da piantagioni certificate FSC (Forest stewardship council). Mentre da qualche mese è uscito il P Zero E che è il risultato di un lungo lavoro di ricerca. Anche qui siamo partiti dal prodotto di punta dell’azienda, che ha 1.400 omologazioni nel mondo, per realizzare un pneumatico che presenta caratteristiche di sostenibilità uniche: più del 55% di materiali utilizzati certificati di origine vegetale o riciclati. Il P Zero E è un pneumatico destinato alla mobilità elettrica dotato di tecnologie Elect che in termini di performance ha ottenuto la tripla classe A. Si tratta in entrambi i casi di pneumatici realizzati con l’approccio Eco-Safety Design. Una metodologia che utilizza strumenti innovativi, tra cui tecniche avanzate di virtualizzazione ereditate dall’esperienza nel motorsport, basate su intelligenza artificiale e reti neurali, e simulazione di guida. Questi sistemi sono in grado di prevedere il comportamento dei pneumatici basandosi sugli sviluppi precedenti e restituendo soluzioni efficaci senza la produzione di prototipi fisici. Tutto questo con l’obiettivo di ottenere prestazioni elevate di sostenibilità, come ottimizzazione dei consumi, riduzione del rumore, maggiore durabilità del pneumatico e sicurezza, come l’affidabilità in frenata e l’aderenza su asciutto e bagnato”.
Come siete riusciti ad arrivare a questo livello di sviluppo dei pneumatici?
“Grazie a un lavoro di coordinamento con le case automobilistiche. Nel caso dei pneumatici destinati a veicoli elettrici lavoriamo come partner allo sviluppo tecnologico. I costruttori ci specificano le loro richieste e partendo da qui i nostri ingegneri, con l’ausilio di banchi di prova e simulatori virtuali, progettano i disegni del battistrada, combinano i materiali per le mescole e testano i prototipi delle gomme destinate a vetture premium e prestige”.
Le tematiche di cui abbiamo parlato sono state affrontate all’evento Futurmotive - Expo & Talks: cosa vi ha convinto a partecipare come espositori?
“La nostra partecipazione a Futurmotive - Expo & Talks, che Autopromotec ha deciso di organizzare, è stato un importante momento per porre l’attenzione su come sviluppo tecnologico e sostenibilità debbano progredire lungo una linea comune coinvolgendo anche i nostri distributori e gommisti, da sempre partner fondamentali”.
Nato nel 1985 dall’esperienza nel motosport, fece il suo debutto sulla Lancia Delta S4 Stradale
Dopo il motorsport, il calcio, la vela, gli sci, Pirelli approda nel tennis, scegliendo di sostenere il Grande Slam
I due pneumatici andranno ad arricchire l’ampia offerta della gamma per motociclette