Michelin, una diversificazione che guarda avanti

Azienda con più di 130 anni di storia, Michelin usa le sue radici consolidate per guardare in avanti, verso un futuro molto tecnologico e differenziato. Il Gruppo ha infatti concepito e posto in essere una strategia di diversificazione evoluta e molto attenta a quelle che saranno le tecnologie di punta dei prossimi anni, digitali e sostenibili. Si segnalano infatti acquisizioni nel settore dei software di simulazione, dei materiali speciali, del riconoscimento dei segnali stradali e nei veicoli elettrici alimentati anche con fuel cell. Il Gruppo è un’importante realtà globale che nei primi 9 mesi del 2023 ha registrato vendite in crescita del 2,0% a 21,2 miliardi di euro, sostenute dal miglioramento del mix prodotto, dalle attività non-tyre e dalla valorizzazione dell’offerta. Questa varietà ha permesso di compensare volumi di vendita dei pneumatici, diminuiti del 3,6%, con un effetto prezzo che, attestatosi al + 6,2%, ha confermando il valore attribuito ai prodotti e alle soluzioni di Michelin; da segnalare anche che la crescita nel segmento dei pneumatici per autovetture da 18 pollici in su è valsa un + 1,0% nelle vendite. Anche le vendite di prodotti “non pneumatici”, sono cresciute del 13% a tassi di cambio costanti, contribuendo alla crescita del Gruppo. Fra queste attività è attesa la crescita delle soluzioni in compositi polimerici grazie anche all’acquisizione di FCG, uno dei capisaldi della politica di diversificazione della quale si parlava più sopra.
Al di là del core business
In effetti il capitolo “acquisizioni” è molto importante per il grande Gruppo francese, che l’ha messo in cantiere e perseguito un grande attivismo. Michelin sta portando avanti un’evoluta strategia di merger & acquisition per diversificare le attività, compensare la pressione inflazionistica sulle materie prime e impegnarsi attivamente nella trasformazione digitale e nella sostenibilità. Un esempio dell’importante differenziazione messa in atto da Michelin è la già citata acquisizione di Flex Composite Group - FCG - con un accordo da 700 milioni di euro che, secondo il produttore francese di pneumatici, porterà a un aumento di circa il 20% del fatturato generato dal settore dei materiali ad alta tecnologia, con la prospettiva di diventare “leader nei tessuti e nelle pellicole tecniche ad alta tecnologia “. Michelin ha dichiarato che questa acquisizione migliorerà la redditività della divisione e sta già avendo un impatto positivo sugli utili per azione. Esponenti aziendali da noi interpellati hanno spiegato che l’acquisizione di Flex Composite Group “fa parte delle attività che il gruppo Michelin sta intraprendendo per ampliare il proprio business andando al di là del core, costituito ovviamente dalla produzione dei pneumatici. Nello specifico questa acquisizione attiene al campo dei materiali ad alta tecnologia e permetterà di posizionare il Gruppo come un attore chiave nelle soluzioni di compositi polimerici che vanno oltre la sfera della mobilità. Un’acquisizione, quindi, che potenzialmente amplia il ventaglio delle attività di Michelin anche al di fuori dei suoi business tradizionali”. Questa diversificazione è stata annunciata per la prima volta nella primavera 2021, nell’ambito del Capital Markets Day che è stato l’evento nel quale è stata anche presentata la strategia denominata “All Sustainable” con importanti obiettivi al 2030 e al 2050 che riguardano la sostenibilità sia dei prodotti sia dei processi industriali. Ricordiamo che la JV Symbio, citata in altra parte di questo articolo, è del 2019 a dimostrazione che Michelin ha sempre inteso percorrere le nuove strade della tecnologia anche al di fuori del suo core business.
Simulazione enhanced
La decisione di dare un nuovo impulso alla differenziazione delle attività del Gruppo è quindi abbastanza recente ma, come visto, sta già portando a risultati interessanti come l’acquisizione di Canopy Simulation, azienda che offre uno dei software di simulazione più sofisticati sul mercato, usato da moltissimi team motoristici, dalla Formula 1 alle Indy Car fino alla Formula E e ai campionati Endurance. Il sistema, residente sul cloud, combina modelli di circuito, auto e pneumatici in un avanzato “simulatore di traiettoria”, che riproduce virtualmente il comportamento del pilota. Sappiamo bene, e Pneurama ne ha già parlato, che la simulazione è sempre più uno strumento essenziale per lo sviluppo dei pneumatici, siano essi destinate agli sport motoristici o all’industria automobilistica e della mobilità. L’anno scorso tutte le automobili che hanno partecipato alla 24 Ore di Le Mans disponevano di pneumatici sviluppati con software di simulazione, una tecnologia che è ormai una chiave di volta anche per i costruttori di veicoli. Il simulatore Canopy individua le dimensioni e le tecnologie dei pneumatici più adatte al nuovo veicolo in base alle sue caratteristiche e alla distribuzione dei pesi. Abbiamo chiesto in azienda se il software di Canopy sarà funzionale prevalentemente all’impiego racing o sarà utile anche per la produzione di serie e ci è stato risposto che “la principale caratteristica differenziante di Canopy Simulation è lo sviluppo del simulatore di traiettorie, un ‘pilota virtuale’ molto performante. Michelin sarà in grado di accelerare ulteriormente la sua ricerca e sviluppo, affidando al pilota virtuale i compiti standard oggi assolti da un pilota umano in un simulatore dinamico. Il motorsport è da sempre un laboratorio a cielo aperto che permette di testare nuove tecnologie, da implementare successivamente nei prodotti di serie. Michelin utilizza già da diversi anni la simulazione per sviluppare pneumatici stradali, compresi quelli per il primo equipaggiamento di molti costruttori premium, e quindi quest’acquisizione permetterà di ottenere vantaggi sia nel settore racing sia, a cascata, nella produzione di serie”. In effetti questa applicazione è un utilissimo complemento al software TameTire, sviluppato in Michelin e che viene utilizzato sui simulatori delle aziende committenti (principalmente costruttori premium) per testare virtualmente diverse soluzioni per gli pneumatici. Canopy solleva i collaudatori dal “lavoro sporco” di estenuanti turni di guida per verificare per esempio il comportamento dei pneumatici alla fine di un turno piloti a Le Mans.

Analisti finanziari ritengono inoltre che le accresciute capacità di simulazione saranno importanti anche per lo sviluppo delle coperture per i veicoli elettrici, generalmente più pesanti delle automobili tradizionali paragonabili. I pneumatici Michelin sono già EV ready e l’utilizzo del simulatore potrà rendere più scalabile la produzione di queste coperture anche in misure da 19 e 17 pollici, comprimendo i costi di ricerca e sviluppo grazie alla potenza della simulazione virtuale e dell’analisi dei dati.
Analisi delle immagini
Le recenti acquisizioni dell’azienda includono anche RoadBotics, una start-up specializzata nell’analisi delle immagini delle infrastrutture stradali la cui acquisizione rafforza il potenziale di Michelin nel fornire soluzioni per l’utilizzo dei dati sulla mobilità e il miglioramento della sicurezza stradale. Grazie a RoadBotics, l’azienda può utilizzare una tecnologia di visione artificiale che analizza le immagini registrate per trasformarle in informazioni che aiutano a individuare le aree prioritarie per la manutenzione. Ci troviamo quindi di fronte all’entrata di Michelin in un settore abbastanza lontano dal suoi business, sia tradizionali sia innovativi, ma la distanza potrebbe essere più apparente che reale. In effetti la piattaforma Michelin Mobility Intelligence fornisce prodotti basati sui dati della mobilità definiti come “innovativi, ben documentati e di alta qualità”. Del resto il Marchio ha una lunga tradizione non soltanto negli pneumatici ma anche nelle guide e nelle mappe, importanti per offrire agli automobilisti le migliori esperienze di mobilità. Questa eredità viene raccolta e migliorata grazie alla digitalizzazione, il cui primo step è la raccolta dei dati da fonti quali veicoli, pneumatici e app sulle esperienze di guida. Le informazioni vengono elaborate con algoritmi proprietari che danno importanti insight sull’utilizzo dei veicoli per creare approfondimenti utili e profondi per sviluppare soluzioni più efficienti ed economicamente vantaggiose, per migliorare la gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali e per promuovere una trasformazione sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico. Fra queste soluzioni si trova anche il software RoadWay di RoadBotics, la piattaforma di valutazione stradale usata da centinaia di enti in tutto il mondo per visualizzare e gestire in modo obiettivo le loro reti stradali. La raccolta dei dati viene effettuata con uno smartphone o una qualsiasi videocamera e le valutazioni generate dall’intelligenza artificiale vengono visualizzate su una mappa interattiva, facilmente condivisibile, la cui codifica a colori rende immediata una valutazione dello stato della strada. Queste stime delle condizioni della rete sono disponibili in file di vari formati e sono integrabili nelle applicazioni di terze parti. A conclusione ricordiamo Symbio, la joint venture creata da Michelin e Faurecia alla quale si è poi unita Stellantis: questa giovane e dinamica realtà punta a rendere efficienti e competitivi veicoli commerciali a batteria con un range estender a fuel cell alimentate con idrogeno, un altro esempio della diversificazione di Michelin.