Mettere il titolo per una nuova UE

Vamag compie 40 anni. L’azienda italiana, specializzata nella produzione di autoattrezzature per officine e da qualche anno nella progettazione e realizzazione di centri multiservizi, continua la sua fase di espansione puntando su nuove tecnologie e competenze professionali. Ne abbiamo parlato con Gianfranco Crosta, Pgm di Vamag.

Presidente Crosta, 40 anni sono un traguardo importante. Siete soddisfatti del lavoro svolto fin qui?

“Siamo molto fieri, se penso da dove siamo partiti 40 anni fa non posso che essere contento. Da piccoli distributori siamo passati a produttori, terzisti per importanti gruppi internazionali fino ad arrivare ad oggi con un nostro brand che lavora in tutto il mondo. Dietro tutto questo c’è una grande famiglia fatta di persone che ogni giorno mettono passione in ciò che fanno. Il nostro obiettivo è realizzare prodotti che soddisfano a pieno le esigenze dei nostri clienti. E per farlo ci basiamo su ciò che chiamo la “filosofia del perché”. 

Ci spiega meglio cosa intende con “filosofia del perché”?

“Ogni volta che pensiamo a un prodotto da realizzare la prima domanda che ci poniamo è: perché lo facciamo? Per risponderle con un esempio, mi viene in mente quando negli anni 90 dopo aver prodotto i primi Assetti Ruote CCD la tecnologia permise di innovare la produzione con Assetti 3d. Players più affermati di noi sul mercato, cavalcarono l’onda e iniziò l’era degli assetti con la “croce” frontale, gli aggrappi con i bersagli e non più con i sensori. Vamag aveva tutta la tecnologia a disposizione per cavalcare quell’onda, ma il nostro “perché” ci fece fare delle scelte differenti. Preferimmo uscire qualche anno dopo rispetto alla concorrenza, per studiare un prodotto che aiutasse i nostri clienti a utilizzare quella tecnologia in maniera differente, proponendogli attrezzature più performanti, più veloci, più precise e con meno ingombro”.

Questo è quanto accadeva in passato. Con i cambiamenti in corso dal punto di vista tecnologico, quale futuro attende la Vamag?

“La multicanalità o multiservice ha ormai preso il sopravvento ed è chiaro che anche il nostro settore si deve organizzare in maniera diversa. La necessità di incrementare i servizi da offrire per rimanere competitivi è ormai nota a tutti, ma è nota anche la difficoltà dei nostri clienti nell’affrontare questo cambiamento. L’acquisto delle attrezzature sono convinto che è l’ultimo dei problemi e dei costi che deve affrontare e valutare un autoriparatore. Aggiungendo un ponte o uno smontagomme non ci sarà crescita, ma più probabile un aumento di costi fissi. Le officine devono accelerare su aspetti come la capacità di realizzare attività commerciali e di marketing, arma fondamentale per generare reddito, margini e strategie, e al contempo divenire dei centri multiservice in cui i clienti trovano tutti i servizi di assistenza di cui hanno bisogno”.

L’Accettazione dinamica può rappresentare una soluzione?

Le officine, come dicevamo, hanno bisogno di ampliare i campi d’intervento, ma per farlo devono capire come voglio evolversi e in quanto tempo. Per riuscire a far questo serve però avere un progetto chiaro che gli consenta di pianificare gli investimenti e costruire un percorso di crescita. L’Accettazione dinamica contribuisce a tutto ciò, in quanto consente di cambiare metodo di lavoro, migliorando l’attenzione al cliente. Infatti, grazie all’accettazione dinamica gli autoriparatori potranno conoscere meglio i propri clienti, i propri numeri e il proprio potenziale. In questo modo si innesca un processo virtuoso che porta a investire in innovazioni tecnologiche, a migliorare la propria immagine e la professionalità”.

Una delle vostre ultime attività riguarda proprio l’assistenza alle officine per renderle più competitive. In cosa consiste?

“Il nostro lavoro storicamente terminava al momento della vendita, al di là del garantire la semplice assistenza sulle autoattrezzature. Oggi, invece, possiamo dire che il nostro lavoro inizia nel momento della vendita, perché l’autoriparatore da noi non acquista più un’attrezzatura o un prodotto, ma un progetto. Infatti, da qualche tempo collaboriamo con le officine non solo nell’assistenza e nell’innovazione ma anche nella formazione. Alla fine dello scorso anno, abbiamo avviato il progetto “Vamag Academy” che oltre a essere un centro di formazione tecnica, fornisce agli imprenditori dell’autoriparazione gli strumenti digitali e le competenze per migliorare gli aspetti organizzativi, manageriali e commerciali”.