Era il 3 aprile 1973, esattamente 50 anni fa quando un ingegnere della Motorola, Martin Cooper digitò il primo numero su un cellulare che pesava un chilo e mezzo e garantiva 30 minuti di conversazione e impiegava dieci ore a ricaricarsi. Sembrava un miracolo, la leggenda dice che era talmente emozionato da sbagliare numero, perché fino ad allora solo nei film di fantascienza si vedeva qualcosa di simile, quando il famoso capitano Kirk dell’astronave Enterprise di Star Treck chiamava con un simil-telefonino il vulcaniano Spock. Quan- do poi arrivarono in Italia i primi cellulari sembravano un accessorio solo per i “Cummenda” molto danarosi. La storia ci ha consegnato un mondo diverso. Oggi tutti abbiamo almeno un cellulare in tasca con il quale facciamo tante operazioni un tempo inimmaginabili. Anche il sistema automotive sta subendo la stessa evoluzione. Al di là dei sistemi di alimentazione, tanti nuovi servizi sono all’orizzonte, ci aspettano nuove opportunità di cui ora intravvediamo solo gli albori. C’è bisogno di conoscerle, farle conoscere e fare in modo che le aziende si incontrino per mettere insieme competenze sul lato dei fornitori, e cogliere le opportunità offerte dalla nuova mobilità sul fronte delle imprese di riparazione. Ecco perché Autopromotec, su sollecitazione anche dell’ICE (Istituto italiano del commercio con l’estero), ha organizzato dal 16 al 18 novembre prossimo Futurmotive, un evento dedicato proprio alla mobilità del futuro, che mostrerà molte tecnologie che sono una realtà già oggi. Ci sarà anche un’importante parte convegnistica. Il pneumatico avrà un grande ruolo nel futuro della mobilità. Innanzitutto, qualsiasi sviluppo avrà la transazione ecologica e la connettività, i veicoli gireranno ancora su ruote. Saranno prodotti diversi, già oggi lo vediamo nei pneumatici dedicati alle vetture elettriche. L’elettronica continuerà la sua espansione nel settore e con essa la necessità di avere informazioni, formazione e attrezzature adeguate ai nuovi veicoli. Si tratta indubbiamente di una sfida, ma sarà una sfida entusiasmante perché ci porterà verso un mondo dove le giovani generazioni avranno maggiore voglia di applicarsi al lavoro del gommista: da un lato, infatti, diminuirà la parte più faticosa del lavoro, dall’altro la professione diverrà pienamente integrata con quel mondo che per i nativi digitali rappresenta il pane quotidiano. Ecco perché il titolare di un negozio di pneumatici potrà sempre con maggiore consapevolezza dire al proprio figlio o alla propria figlia “il futuro sei tu”, anche nel mondo dell’assistenza ai pneumatici. Sarà importante però, anche frequentando manifestazioni come Futurmotive – e scusate il gioco di parole – “connettersi” con questo mondo.
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