Electric ready!

I nuovi Continental non conoscono mezze misure: i Van Contact A/S Ultra sono studiati per i veicoli commerciali leggeri e medioleggeri, gli Hybrid Gen 5 per i pesanti. In comune hanno strutture e mescole adeguate alle esigenze dei veicoli a trazione elettrica, caratterizzati da coppie sensibilmente maggiori e disponibili praticamente con costanza a qualsiasi regime e da pesi sensibilmente maggiori e diversamente distribuiti.

 

Fatti per l’ultimo miglio

La gamma dei Van Contact A/S Ultra, lanciata in piena pandemia e per questo presentata solo ora alla stampa, è composta da quattro misure per il calettamento 16”, adottate da furgoni medi e grandi come Fiat Scudo e Ducato, Mercedes-Benz Sprinter e Vito, Volkswagen T6 e Crafter, che hanno nei corrieri che percorrono l’ultimo miglio i loro utenti più esigenti: start and stop e variazione di velocità frequentissimi e urti con marciapiedi e buche sono le principali sfide per chi si muove in un ambiente cittadino. La distribuzione urbana è anche il settore, insieme a quello degli autobus e degli autocompattatori, in cui i veicoli a batteria si stanno affermando con più decisione. Come sottolinea Hinnerk Kaiser, direttore ricerca e sviluppo Truck Tires Emea: “Per gli elettrici le sfide sono l’incremento di peso e coppia dei veicoli, la trasmissione senza cambio e la frenata rigenerativa, che rischiano di far diventare meno durature e più costose le gomme progettate per veicoli diesel”. I benefici di un pneumatico pensato per la trazione elettrica sono comunque molto sensibili anche su quelli con motore termico, e in particolare incontrano le esigenze di un utilizzo urbano grazie ai fianchi rinforzati con una costolatura che protegge la carcassa dalle deformazioni permanenti e il battistrada dal distacco di scaglie. Alla riduzione dei consumi, e quindi dei costi d’esercizio e delle emissioni inquinanti pensa invece la mescola, rivista con un nuovo filler che riduce la resistenza al rotolamento. Le lamelle e i canali di nuovo disegno con piccole barre nei canali in grado di intrappolare i fiocchi migliorano il grip sulla neve, grazie al disegno tridimensionale delle lamelle stesse, sui fondi scivolosi in generale; per ridurre gli spazi di frenata c’è invece il nuovo disegno che stabilizza i blocchi. Tre livelli di indicatori d’usura segnalano rispettivamente il raggiungimento di 5, 4 e 3 mm di battistrada residuo.

 

L’ibrido volta pagina

La caratteristica principale degli Hybrid è il battistrada autorigenerante: consumandosi, rivela nuovi incavi che ripristinano la corretta profondità. La generazione presentata in settembre è la quarta, battezzata Conti Hybrid Gen 5 in quanto sui mercati asiatici il 4 è considerato un numero infausto. Come i precedenti, è pensata per un impiego regionale, principalmente con percorsi su strada statale da 200 km/giorno circa, con frequenti accelerazioni e rallentamenti oltre a brevi tratti in autostrada ed eventualmente su sterrato. È la gommatura tipica di camion pesanti multiruolo, come Iveco S-Way AD e AT, Scania serie G e Volvo FM, che hanno esigenze simili a quelle dei van appena visti ma scalati su veicoli da 18, 26 o 32 tonnellate (rispettivamente a due, tre o quattro assi). È disponibile con disegni HD per asse trattivo nella misura 315/70 R22,5 e HS per avantreno e assi posteriori sterzanti, come 315/85 e /70 sempre per calettamento 22,5”. Rispetto alla generazione 3, aumenta del 20% circa la vita utile del pneumatico, risultato raggiunto grazie al doppio strato della mescola con nuovi polimeri e al disegno a matrice tridimensionale delle lamelle che riduce lo stress sulle fasce laterali. Il disegno dei canali permette una facile espulsione delle pietre intrappolate, caratteristica indispensabile per brevi percorsi su sterrato, grazie ai bordi delle lamelle che flettono aprendo e chiudendo i canali. La cintura a 0° adottata per il trattivo permette una pressione a terra regolare e costante indipendentemente dalle condizioni di carico. La robustezza della struttura della carcassa permette anche una seconda ricostruzione successiva alla prima, beninteso se il pneumatico è stato mantenuto correttamente e non ha subito urti importanti. Nei prossimi mesi gli Hybrid Gen 5 saranno disponibili anche come ricostruiti Conti Tread (rinnovati nel battistrada), realizzati a freddo da partner certificati, e Conti Re ricostruiti a caldo (integralmente, anche nei fianchi) nella sede di Hannover.

 

Il trio sostenibile

Presente, futuro prossimo e a medio termine sono i tre tempi del “trio sostenibile” Continental, presentato all’Iaa di Hannover a metà settembre. Il presente è rappresentato dall’Efficient Pro D, che abbatte la resistenza al rotolamento e con essa la CO2; è un pneumatico da lunga distanza puro, richiesto soprattutto dal primo impianto per i suoi favorevolissimi parametri che garantiscono ottimi risultati nelle classificazioni energetiche. Il futuro prossimo è l’Hybrid HT3 speciale per gli assi trattivi dei semirimorchi elettrificati. Per diverse ragioni prime fra le quali il miglioramento della trazione dell’autoarticolato su fondi scivolosi e il recupero dell’energia in frenata, si diffonderanno presto i semirimorchi elettrificati, tipicamente dei tre assi con motore elettrico sull’asse centrale. Assali con il motore elettrico calettato sono ormai prodotti da tutti i principali costruttori del settore, come BPW, Saf e Valx; l’Hybrid HT3 è stato studiato in collaborazione con il partner specializzato Trailer Dynamics. Il medio termine è rappresentato dal Conti Urban, prototipo studiato per autobus urbani, camion pesanti da distribuzione e autocompattatori a trazione elettrica. Da nuovo è costituito al 50% da materiali rinnovabili o riciclati, ma la percentuale sale al 90% con la ricostruzione; è già stato omologato per la circolazione e presto inizierà i test con le flotte.