Egea incontra il commissario europeo Thierry Breton

Tra i molti argomenti all’ordine del giorno dell’Assemblea EGEA di autunno, tenutasi il 6 ottobre, non poteva mancare la preparazione dell’incontro che di lì a breve avrebbe avuto luogo con i vertici della Commissione Europea sull’accesso ai dati a bordo auto. Il commissario per il Mercato Interno Thierry Breton infatti ha voluto vederci chiaro sul tema e ha convocato i presidenti delle dieci maggiori associazioni di categoria, tra cui ovviamente EGEA rappresentata dal suo presidente Thierry Coton.

 

Val la pena spendere una parola sul fatto stesso che un Commissario Europeo abbia voluto interessarsi personalmente di un problema che a prima vista potrebbe erroneamente sembrare marginale; l’autotrasporto, che tanto strategico si è dimostrato proprio durante la pandemia Covid-19, ricopre un ruolo sociale centrale in Europa e si affida all’autoriparazione per il suo esercizio continuativo e sicuro. L’autoriparazione, a sua volta, deve poter garantire la qualità, affidabilità, capillarità e competitività necessarie in un continente in cui gli elevati standard sociali richiedono una mobilità evoluta e libera al punto da costituire un dei pilastri della costruzione europea che il resto del mondo ci invidia. Bene hanno fatto le associazioni a ricordare al Commissario Breton l’intera gamma delle attività coinvolte e tutte interconnesse tra di loro: si tratta di un settore che impiega circa 4,5 milioni di lavoratori per circa mezzo milione di imprese, per lo più medio-piccole, con un fatturato, per il solo aftermarket, di oltre 225 miliardi di Euro l’anno in parti e servizi. Senza un aftermarket efficiente e competitivo tutta la mobilità va in crisi e qui parliamo di quasi 14 milioni di lavoratori che utilizzano, operano o assistono circa 328 milioni di veicoli. Il punto è che l’autoriparazione competitiva, innovativa e capillare necessaria per una mobilità sempre più verde e sicura, sostiene EGEA, si può ottenere solo a mezzo di una autoriparazione indipendente messa in grado di competere a parità di condizioni con la rete di organizzati. Ma questo non accade se sussistono impedimenti o aggravi eccessivi e discriminatori all’accesso ai dati di bordo (vedi “Egea incontra la Commissione europea sull’accesso alla porta Obd”, Autoattrezzati, Pneurama 3/2020) previlegiando così i costruttori e la loro rete di organizzati. A questo si aggiunge anche la presenza di colossi quali Google, Apple e Amazon che, in accordo con i costruttori di auto, hanno introdotto piattaforme informatiche di servizi che a loro volta fanno salire il rischio di predominio del mercato.

 

Per evitare ciò è necessaria una legislazione specifica di settore che salvaguardi la libera concorrenza, anche questo pilastro della costruzione europea. L’argomento non è certo nuovo ed è stato più volte dibattuto a vari livelli con gli uffici addetti della Commissione. Il coinvolgimento diretto del Commissario Breton fa ben sperare per una presa di coscienza politica del problema che dia un rinnovato impulso alle attività in merito. Tornando all’Assemblea EGEA di autunno, svoltasi anche questa volta su piattaforma web, tra i molti temi trattati si è parlato anche delle attività delle maggiori fiere europee di settore, Automechanika, Autopromotec ed Equip Auto che avranno tutte luogo il prossimo 2022. Molti hanno fatto notare che la concomitanza delle tre principali fiere europee del settore nello stesso anno non fa bene all’industria ed esprimono l’auspicio di un accordo tra gli organizzatori che permetta di tornare ad un regime di alternanza come quello precedente alle restrizioni Covid-19. Oltre ai normali lavori e attività dell’Associazione, la notizia più importante per EGEA è l’acquisizione di un nuovo membro in rappresentanza di un altro paese europeo. Si tratta dell’azienda Marinkovic Hofmann in rappresentanza della Serbia, paese che, anche se non membro della UE, come molti altri guarda alle leggi e regole comunitarie come importanti indicazioni da seguire o adottare. Come ha sottolineato il presidente Coton, l’acquisizione di nuovi membri conferma la vitalità di EGEA e la propria capacità di rinnovarsi per nuove sfide future.