Autopromotec: soddisfazione tra gli espositori per l’edizione 2022

Soddisfazione e voglia di rivedersi presto. È questo lo stato d’animo di alcune delle aziende che lo scorso maggio hanno esposto ad Autopromotec. Dopo il lungo stop imposto dalla pandemia,  ritrovarsi in presenza ha permesso a diversi player del settore dell’aftermarket automotive di concludere accordi e partnership commerciali. Nei quattro giorni della manifestazione 75.141 operatori professionali, di cui il 15% provenienti da 116 paesi del mondo, hanno affollato il quartiere fieristico di Bologna, alla scoperta delle più recenti novità in termini di prodotti e servizi specifici per ogni singolo comparto del mercato. Protagoniste indiscusse della 29esima edizione sono state le 1.311 aziende partecipanti, 31% delle quali provenienti da 46 paesi del mondo, che hanno dato vita ad un’esclusiva vetrina internazionale di tecnologia e innovazione. Autopromotec si riconfermata così una manifestazione dal grande respiro internazionale, con un incoming che si è basato anche sul supporto strategico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ice Agenzia, grazie al quale quest’anno Autopromotec, insieme al lavoro congiunto della rete di agenti locali, ha raggiunto un traguardo record: all’edizione 2022 della manifestazione erano presenti più di 180 delegati stranieri provenienti da oltre 35 paesi. Grande risultato ottenuto in termini di incontri nella B2B area, organizzati anche grazie al supporto di Enterprise Europe Network: oltre 800, in netto aumento rispetto ai 629 dell’edizione pre-pandemia, coinvolgendo 138 rappresentanti di aziende italiane partecipanti.  Autopromotec però non è stata solo un’importante occasione per il settore dell’aftermarket automotive. Infatti, l’afflusso di espositori e visitatori ha rappresentato un grande affare anche per la città di Bologna. Secondo una stima dell’Osservatorio Autopromotec, l’edizione 2022 della rassegna ha generato un indotto sulla città emiliana stimabile intorno ai 31 milioni di euro. Una cifra che è entrata nelle casse della città – tra hotel, ristoranti, bar, negozi e taxi – calcolata tenendo conto delle spese medie sostenute da visitatori ed espositori durante i quattro giorni della Fiera. Autopromotec si conferma quindi un volano di grande importanza per l’economia del territorio.

 

L’aftermarket automotive e le sfide del cambiamento

Mauro Severi, presidente AicaDopo una pausa di tre anni il settore delle autoattrezzature e i suoi operatori sono tornati a vedersi in occasione della fiera Autopromotec. Mauro Severi, presidente di AICA – Associazione Italiana Costruttori Autoattrezzature, ha commentato positivamente i risultati ottenuti indicando la rotta che il settore deve intraprendere per rimanere competitivo.

 

Presidente Severi, che impatto sta avendo sul settore l’attuale situazione economica?

“Nonostante la complessità dovuta alla pandemia e alle incertezze geopolitiche, l’industria italiana delle autoattrezzature ha continuato e continua ad avere ottimi risultati. Le nostre imprese hanno saputo adattarsi alle diverse situazioni continuando a progettare e investire in innovazione. Il risultato di questo intenso lavoro è ciò che si è visto ad Autopromotec non solo tra gli stand ma anche nei convegni e nei numerosi incontri business to business che si sono tenuti tra operatori professionisti e manager provenienti da diverse aree del mondo”.

 

Possiamo dire che l’aftermarket automotive goda di buona salute

“Sì. Durante il 2020 il settore è riuscito a difendere il proprio mercato, e nel 2021 la produzione ha visto un incremento del 25%, mentre la quota di esportazione rimane superiore all’87%.  Questi dati parlano di una vera eccellenza italiana a livello mondiale, tanto che il ruolo della nostra impresa è oggi fondamentale per l’interno sistema automotive internazionale, in quanto complementare a tutto quello che si fa in Europa. Infatti, senza la produzione delle nostre imprese medie e grandi e dei nostri piccoli artigiani non si può completare il prodotto auto, e non lo si può far vivere, ovvero manutenerlo”.

 

Quali sono le sfide che il comparto dovrà affrontare in futuro?

“Sostenibilità, sviluppo tecnologico e digitalizzazione dei processi industriali. È su questi elementi che le aziende del nostro comparto dovranno puntare per rimanere competitive sul mercato. Il settore dell’aftermarket, dalle autoattrezzature alle officine, è attento e pronto a recepire tutte le novità e AICA è costantemente impegnata, nel dialogo con le istituzioni, a sostenere la capacità di innovazione delle imprese”.

 

 

Anche nella mobilità si parla di economia circolare

Stefano Carloni, presidente AirpL’edizione 2022 di Autopromotec ha visto l’importante presenza anche del settore della ricostruzione dei pneumatici, sia per quanto riguarda la parte espositiva sia grazie ai momenti di incontro a livello internazionale organizzati durante la fiera. Ne parliamo con Stefano Carloni, presidente di AIRP, Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici.

 

Presidente, anche in una fiera dell’aftermarket troviamo l’economia circolare fra le parole chiave, che ruolo ha all’interno della mobilità?

Il concetto di economia circolare è ormai noto e familiare; meno noto è il invece fatto che, anche rispetto all’obiettivo di rendere più sostenibile la mobilità in generale, l’economia circolare ha svolto un ruolo importante in passato, e offre enormi opportunità per il futuro. La ricostruzione dei pneumatici ne è l’esempio perfetto: ogni volta che scegliamo di ricostruire un pneumatico usato anziché acquistarne uno nuovo risparmiamo il 70% delle materie prime, il 65% dell’energia impiegata nel processo produttivo, il 35% della CO2 emessa nel processo produttivo e il 95% di quella imputabile al trasporto del prodotto; inoltre, si evitano i costi e gli impatti ambientali legati allo smaltimento del prodotto a fine vita

 

Una pratica “antica” come la ricostruzione è ancora attuale nell’industria automotive di oggi?

L’attualità della ricostruzione è un dato evidente, e in un certo senso anche drammatico. L’impatto ambientale dei trasporti e della mobilità, infatti, non è legato solo al consumo di carburanti fossili per l’autotrazione, ma anche a tutte le attività che stanno a monte e a valle dell’utilizzo dei veicoli: produzione, assistenza, riparazione, smaltimento. Tutte attività che assorbono materie prime ed energia. Ecco perché, mentre un tempo risparmiare materiali, combustibili ed energia era un’opzione virtuosa fra diverse possibilità, oggi è diventata una necessità assoluta, a fronte dei gravi problemi di reperibilità delle materie prime strategiche come gomma naturale e sintetica e acciaio, e visti i costi energetici che sono oggetto di rincari senza precedenti.

 

Per quanto riguarda la ricostruzione, qual è il messaggio che emerge da questa edizione di Autopromotec?

Quello che emerge è la necessità di un cambio di paradigma anche a livello normativo per incentivare fattivamente tutte le pratiche di remanufacturing; sul piano industriale, poi, è fondamentale promuovere una cultura dell’ecodesign, cioè la progettazione durevole di prodotti e componenti, che devono essere pensati già in origine in funzione del loro riutilizzo, sebbene al momento tale pratica appaia piuttosto complessa da implementare per diversi produttori di pneumatici.

 

Cemb

“Siamo molto soddisfatti dell’esito della manifestazione – dicono dall’ufficio marketing della Cemb –. La fiera ha avuto un buon afflusso di visitatori e soprattutto è stato notato un forte interesse verso i prodotti esposti e le novità presentate, oltre ad un’indiscussa voglia di tornare in fiera. Sipav ha infatti portato ad Autopromotec una serie di novità a marchio Cemb riguardanti l’intera gamma, dal profilatore Argos Tread alle nuove equilibratrici per autocarro con l’innovativo sollevatore integrato, lo smontagomme Parrot con sistema LeverLess di ultima generazione e la rivoluzionaria equilibratrice 2-HIT. Importante e in parte inaspettata anche la presenza di visitatori internazionali, seppur principalmente europei piuttosto che d’oltreoceano. Per quanto riguarda il mercato italiano, hanno visitato la fiera molti utilizzatori finali sia provenienti dal nord che dal sud Italia. Presenti anche diverse case costruttrici e produttori di pneumatici”.

 

Cormach

“La decisione di partecipare all’Autopromotec 2022 con tante incertezze e incognite è stata vincente e dopo oltre 2 anni di fiere annullate siamo finalmente riusciti a incontrare i nostri clienti oltre ad avere l’opportunità di nuovi contatti – ha detto Grazia Iori, general manager dalla Cormach –.Sapevamo che sarebbero mancati visitatori da determinate aree del mondo per cause che tutti conosciamo, ma la sorpresa è stata quella di ricevere sullo stand visitatori da aree importanti ma più inconsuete, che non avevamo considerato possibile. Definire quanti di questi nuovi contatti possano trasformarsi in risultati effettivi richiede tempo ma sicuramente la qualità dei visitatori è cambiata e chi ha deciso di visitare Autopromotec e di incontrarci lo ha fatto con obiettivi più concreti e motivati da una ricerca di prodotti e fornitori alternativi. Risultati più immediati li stiamo raccogliendo sul mercato italiano dove sono state premiate le tante attenzioni verso il mondo della mobilità elettrica e la digitalizzazione strettamente connessa alle agevolazioni del Piano Nazionale Industria 4.0. È difficile fare previsioni perché tutto cambia velocemente ma “pensare positivo” è indispensabile. Nonostante le incertezze siamo sempre alla ricerca di nuovi prodotti e soluzioni per rinnovare le nostre proposte e seguire quelle che sono le richieste dei nostri partner”.

 

Dino Paoli

“Il riscontro da Autopromotec è più che positivo”. Per Francesca Paoli, ceo della Dino Paoli, la manifestazione tenutasi a Bologna ha permesso all’azienda di chiudere contratti e incontrare nuovi clienti italiani ed esteri. “Rispetto alle precedenti edizioni questa fiera è stata molto sentita perché venivamo da un lungo periodo di difficoltà dovuto alle limitazioni a causa del Covid – ha spiegato Francesca Paoli –. Le esperienze che abbiamo fatto in digitale ci hanno consentito di mantenere vivi i contatti con i nostri clienti ma è stato in presenza che abbiamo concluso gli accordi commerciali”. Per la Dino Paoli, stando alla sua titolare, un peso lo hanno avuto gli esteri. In particolare, il 30% dei contratti stipulati è il risultato di incontri tenutisi nei quattro giorni della manifestazione con esponenti del mondo automotive di aziende che operano in Sud America, Medio Oriente e Nord Africa.

 

Euromaster

“Autopromotec è stato il primo grande evento di settore che ha permesso di ritrovarci in presenza dopo molto tempo e grazie al quale è stato possibile avere momenti di scambio condivisi tra fornitori, colleghi, affiliati, potenziali nuovi partner o imprenditori interessati ad entrare a far parte del nostro network in franchising, parte integrante del Gruppo Michelin – ha spiegato Paolo Lomonaco Category & Communication manager di Euromaster –. Principale focus della nostra offerta è la “digitalizzazione” per la gestione dell’officina e il rapporto con i consumatori finali, fondamentale nell’evoluzione del mercato attuale. Sono stati presentati anche tutti i prodotti e servizi offerti in ambito pneumatici e meccanica leggera dedicati a clienti privati, flotte e aziende, come ad esempio “Euromaster Assistance” il servizio di assistenza stradale h24 dedicato a flotte autocarro e trasporto Leggero, oltre che tutti i “plus” esclusivi per chi entra a far parte della nostra rete che spaziano da formazione, condizioni commerciali dedicate, partnership di valore e supporto costante nell’organizzazione e nello sviluppo del business. Il tutto per essere riconosciuti sul mercato come il partner della mobilità, secondo valori di professionalità, onestà e cura del cliente”.

 

Omcn

“A distanza di tre anni dall’ultima manifestazione e in considerazione di tutte le problematiche pandemiche e non nel frattempo intercorse, dobbiamo evidenziare con soddisfazione gli incontri avuti durante lo svolgimento fieristico sia con clienti tradizionali, che da tempo non vedevamo, sia con potenziali nuovi clienti e con utilizzatori finali al fine di avere riscontri diretti su reali necessità e soddisfazione prodotto – ha detto Paolo Cortinovis ceo di Omcn. Considerando che Autopromotec è una fiera internazionale, con un rafforzato indirizzo al mercato interno evidenziamo che la presenza maggiore è sicuramente stata rappresentata dagli operatori nazionali. Vi è comunque stato anche un buon flusso di visitatori stranieri, provenienti nel nostro caso da oltre una cinquantina di stati diversi. Non va per altro dimenticato che, sempre per ragioni pandemiche e di guerra, alcuni stati risultavano ancora bloccati o con possibilità di spostamenti fortemente limitata. Al di là dei contratti stipulati durante l’evento fieristico, l’evidenza maggiore deve essere riservata alle basi messe per future nuove collaborazioni e ancor più a un confermato rafforzamento commerciale con la nostra tradizionale rete distributiva”.

 

Texa

“Autopromotec è stato interessante per molteplici motivi, ma soprattutto perché ci ha permesso di incontrare clienti, italiani ma anche provenienti dall’estero, che per ovvie ragioni non vedevamo da tempo – ha detto Igino De Lotto, marketing manager di Texa –. L’evento per noi ha significato però anche tante occasioni di networking con altre aziende del settore. Dai dati che abbiamo raccolto presso il nostro stand possiamo dire che, in percentuale, l’85 per cento dei visitatori era composto da italiani e il restante 15 per cento da stranieri, con una leggera prevalenza di inglesi e olandesi. Abbiamo portato avanti tante ipotesi di accordi che sicuramente andranno a consolidarsi in futuro. Ma al di là di questo, per noi è stato molto importante vedere l’interesse che le novità di prodotto e i nuovi servizi hanno suscitato nei clienti, ma anche in chi non è ancora cliente Texa. Un ottimo auspicio per l’immediato futuro”.

 

Vamag

“Il ritorno ad Autopromotec segna l’inizio di un nuovo capitolo per il settore di cui Vamag è orgogliosa di far parte e per cui nutre una rinnovata passione, proprio mentre quest’ultimo muove i suoi primi passi nel mondo post-pandemia – ha commentato Gianfranco Crosta, pgm di Vamag –. Impegnandoci come e più di prima con i nostri clienti e partner e, per la prima volta, anche attraverso la possibilità di far vivere un’esperienza dal vivo e far “toccare con mano” le soluzioni e le innovazioni studiate per il settore, mostriamo ancora di più il nostro sostegno ai clienti e il valore che apportiamo facendo crescere il mercato, a beneficio di tutti gli operatori, attraverso programmi e prodotti come l’Accettazione Dinamica sia per auto che per autocarro. Abbiamo colto questa opportunità per ripensare il modo in cui interagiamo con i nostri clienti durante la fiera. Quest’anno abbiamo voluto offrire loro la possibilità di entrare in contatto con i brand in maniera più innovativa, più coinvolgente e più personalizzata invitandoli a vivere un’esperienza sempre più ricca di contenuti: i nostri clienti sono da sempre al centro della nostra strategia, per questo tutti questi elementi sono fondamentali per rafforzare il rapporto con ciascuno di loro. Il nostro obiettivo è far sì che il cliente porti con sé da questo evento la consapevolezza che Vamag è al suo fianco e lavora senza sosta per sviluppare prodotti e programmi che miglioreranno il suo lavoro e dai quali tra