Assemblea egea – nuovo presidente e nuovo direttivo
L’elezione del nuovo Consiglio Direttivo, con successiva nomina del nuovo presidente e delle cariche associative, è stato il momento culminante dell’assemblea generale di EGEA tenutasi lo scorso 18 ottobre a Parigi in occasione di Equip’Auto. La decisione è stata unanime: Frank Beaujean subentra a Thierry Coton alla Presidenza. Beaujean, 55 anni e tre figli, Presidente della tedesca ASA (Associazione dei costruttori e degli importatori di attrezzature per l’autoriparazione), vanta una lunga esperienza associativa come capo gruppo di lavoro prima, e come membro del Consiglio di EGEA dal 2016 in poi. Oltre a ciò, la trentennale esperienza in varie aziende del settore e la competenza fondata su una laurea in ingegneria elettrica ed elettronica, fanno di Beaujean un Presidente che potrà guidare con sicurezza l’associazione verso i propri obiettivi. Oltre al presidente, le altre nomine nel Consiglio sono risultate: Thierry Coton (GIEG – Francia) e Massimo Brunamonti (AICA – Italia) vice presidenti; Leon Andriessen (RAI – Paesi Bassi) tesoriere; Jaume Berenguer Baques (AFIBA – Spagna), Julian Woods (GEA – Regno Unito) e Rafal Sosnowski (STM – Polonia) consiglieri. Il nuovo presidente, nell’accettare la nomina, ha voluto prima di tutto ringraziare il presidente uscente Coton per il lavoro svolto e l’impostazione data alla gestione dell’associazione a cui Beaujean intende dare continuità. Oltre al nuovo consiglio e oltre all’adempimento di altri passaggi statutari quali l’approvazione del bilancio e del budget preventivo, l’Assemblea ha preso in esame le attività dell’Associazione illustrate dal Segretario Generale Jordi Brunet e dai coordinatori dei gruppi di lavoro. Prima e più impegnativa è l’attività di tutela della libera concorrenza e dell’accesso ai dati tecnici del veicolo; in questo ambito spicca la notizia della avvenuta istruzione da parte della Corte di Giustizia Europea della causa di ATU e Carglass/Belron per la limitazione all’accesso alla porta OBD. L’esito non è scontato ma qualunque esso sia, costituirà un precedente anche per altri casi non contemplati ma assimilabili. La sentenza, dati i tempi solitamente richiesti, è attesa per la fine dell’anno prossimo. Altro tema rilevante è il processo di rinnovo della Direttiva sulle revisioni; interessante notare che il concomitante impegno per formulare la proposta di Euro 7 da parte della Commissione indica con chiarezza la stretta che Bruxelles intende dare alle emissioni inquinanti. Lato controlli sul circolante, la Commissione sembra determinata a introdurre test di particolato fine e di NOx. L’Assemblea ha trattato anche altri temi incluso i programmi futuri sia degli sponsors (Autopromotec, Automechanika ed Equip’Auto) che dei vari associati e partner tecnici tra cui Workshop Net; il quadro che ne viene fuori è di grande impegno e costante lavoro sui molti temi, cosa questa non nuova per EGEA che si conferma riferimento per tutto il settore a livello europeo.
Afcar italia ai maggiori convegni nazionali di settore
A pochi mesi dalla sua presentazione ad Autopromotec 2022, Afcar Italia ha preso parte ai maggiori convegni di questo fine 2022 come rappresentante qualificato del post-vendita nazionale. Il primo evento in ordine di tempo è stato l’Automotive Campus organizzato da Duessegi Editore nel corso del quale, il 12 ottobre, si è tenuta la tavola rotonda “Riparazione e trasformazione dell’auto nel rispetto della normativa europea”, moderata da Giuseppe Polari del Giornale del Meccanico. Piergiorgio Beccari e Andrea Boni in rappresentanza di ADIRA/AFCAR e Massimo Brunamonti di AICA/AFCAR hanno illustrato il proprio punto di vista sul tema, insieme agli altri intervenuti, in un dibattito che, com’era facilmente prevedibile, ha visto l’accesso ai dati come argomento prevalente. Per esso sì è unanimemente sottolineato la necessità di uno sviluppo normativo che faccia maggior chiarezza a seguito delle sempre più complesse problematiche di privacy e sicurezza. Uno degli scogli denunziati dai convenuti, in particolare da ADIRA, è stato il regolamento MVBER e le sue modifiche che, a detta del presidente Piergiorgio Beccari, sono ormai necessarie per adeguare il medesimo alla reale situazione di oggi. E gli esempi non mancano, come hanno spiegato Andrea Boni di ADIRA e gli altri convenuti, illustrando un quadro della situazione nel quale l’autoriparatore ha a che fare con una complessità e farraginosità a dir poco frustrante. Successivamente anche il Parts Aftermarket Congress, organizzato dalla rivista Parts, ha ospitato AFCAR ITALIA, questa volta insieme anche agli autoriparatori, rappresentati da CNA e Confartigianato, e degli automobilisti rappresentati da ACI. L’occasione è stata la tavola rotonda “La libera concorrenza nell’autoriparazione: un percorso ad ostacoli” moderata da Maria Ranieri di DBInformation. Notevole l’intervento iniziale di Lucia Vecere di ACI che ha fornito una fotografia tanto fedele quanto preoccupata delle difficoltà a cui l’automobilista-utente già adesso può andare in contro se non si attua una vera concorrenza. E la libera concorrenza è la ragion d’essere di AFCAR quale portavoce comune dell’istanza verso le autorità competenti ed il mercato, come sostenuto da Piergiorgio Beccari di ADIRA, Massimo Brunamonti di AICA e Patrick Lo Pinto di ADPA. Inutile dire che gli autoriparatori, rappresentati da Alessandro Angelone (Confartigianato) e Francesco Circosta (CNA), hanno a loro volta rincarato la dose mostrando il punto di vista di chi come loro il problema lo subisce quotidianamente: costi ingiustificati, sovraccarico di tempi e burocrazia, conseguenti problemi di rapporti con la clientela e di organizzazione del proprio business. Il dialogo, sviluppatosi poi intorno ad altri argomenti limitrofi quali la MV BER, l’adozione del SERMI, fino ad arrivare al problema dei ricambi e i servizi “captive”, è stato concluso da Lucia Vecere, che alla fine ha sintetizzato con la constatazione che nella post vendita la partita è la stessa per tutti: la tutela di un settore e della libera scelta del consumatore. Questo è forse il fatto di maggior rilievo scaturito in entrambi i congressi: tutti nella post vendita, dai fornitori di parti e servizi agli automobilisti-fruitori, chiedono a gran voce la stessa cosa: la tutela della libera concorrenza. Un tale coro non potrà passare inascoltato al legislatore.