Assistenza e diagnosi a 360°

Nel 1992 la rete elettronica di bordo delle auto non era ancora capillare come oggi, ma l’iniezione, i cruscotti elettronici e i primi sistemi di sicurezza creavano già qualche problema ai riparatori indipendenti. La Texa nasceva proprio per offrire loro un accesso alla verifica e alle riparazioni di questi componenti. La Block Exemption Rule e la pressante richiesta di assistenza indipendente da parte dei gestori di flotte erano di là da venire, ma l’intuizione dei fondatori dell’azienda era corretta. Oggi l’azienda ha oltre 850 dipendenti di cui 200 ingegneri dediti alla ricerca e sviluppo e ha filiali in nove Paesi; i suoi apparecchi servono per la diagnosi (anche remota), l’analisi e la ricarica degli impianti di climatizzazione e l’analisi dei gas di scarico e spaziano quanto a campi d’applicazione a qualsiasi mezzo con motore termico e, da poco, anche elettrico.

 

Adas, diagnosi on-site

Si chiama CCS 2 Dynamics l’apparecchiatura per la calibrazione delle telecamere degli Adas di auto, veicoli commerciali leggeri e industriali facilmente smontabile e trasportabile. È basata su distanziometri bluetooth, che comunicano con il software diagnostico Texa IDC 5. L’unità centrale è montata su ruote flottanti e una procedura guidata consente di posizionare correttamente bersagli ottici e riferimenti. Il CCS 2 Dynamics è disponibile nella configurazione Car per veicoli leggeri e in quella Truck per i pesanti. La configurazione Car può essere implementata con due modalità di allineamento: ottico tramite aggrappi dui cerchi o secondo l’asse di spinta, in abbinamento ai kit di controllo assetto; si può passare facilmente da una configurazione all’altra. I distanziometri bluetooth caratterizzano anche la soluzione top di gamma Rccs 3 BT, disponibile con monitor o con pannelli. Grazie al loro apporto, il posizionamento della struttura è ora più veloce e preciso.

 

Diagnosi, verso il remoto

La telediagnosi è da tempo la nuova frontiera dell’autoriparazione, sia per le Case e le loro reti d’assistenza sia per gli operatori multibrand. Gli strumenti dell’azienda trevigiana non soltanto vanno in questa direzione, ma integrano passaggi automatici e semiautomatici per l’acquisizione diretta dallo strumento di servizi in abbonamento o pay-per-use e chiamate Voip per il contatto con il supporto tecnico, che può così fornire assistenza da remoto. Il complesso sistema che ne nasce abbatte le barriere tra diagnosi Oem e multibrand, offrendo grazie anche a vari servizi on-demand il meglio dell’una e dell’altra. Queste possibilità sono particolarmente interessanti quando l’operatore dovesse intervenire su modelli o sistemi che non fanno parte della sua quotidianità di lavoro, o ancora in presenza di blocchi alle centraline e ai gateway imposti dal costruttore; per questa funzionalità il software IDS 5 integra la diagnosi autenticata, sviluppata in collaborazione con le Case stesse. Al momento di andare in stampa queste funzioni sono disponibili per famiglie di modelli dei gruppi Fca e Renault, ma l’offerta si arricchirà nel corso dell’anno. È in arrivo anche l’assistenza Pass-thru, che supporta l’autoriparatore nell’utilizzo dei sistemi di diagnosi originali delle Case, dalla registrazione dell’operatore nei portali fino all’esecuzione della singola operazione. Ancora, il servizio Info-connect è a disposizione dei riparatori per affrontare sia le riparazioni con cui hanno meno familiarità sia quelle non ancora presenti degli aggiornamenti software.

 

Un centrafari per tutte

Si chiama eLight Zero il centrafari entry level adatto a operare con luci alogene, allo xeno, led e laser. È stato pensato, oltre che per carrozzieri e officine meccaniche, per i centri di revisione: presto sarà infatti interfacciabile con il protocollo Mctc-Net 2 attraverso una connessione Lan. Si adatta a qualsiasi forma e dimensione di faro ed è montato su una struttura in alluminio carrellabile. Alimentato da una batteria al litio, dispone di un display TFT a colori da 5,7”.

 

Refrigeranti, spessori e gas di scarico

Due novità interessano il settore della ricarica degli impianti di climatizzazione. La prima è la stazione di ricarica Konfort 770S Touch, che rispetta le specifiche imposte dai costruttori tedeschi relative al refrigerante R1234yf. Il serbatoio del gas è sistemato su una bilancia elettronica con un sistema che impedisce la staratura dovuta alle vibrazioni da spostamento; ha inoltre un sistema automatico per il controllo delle perdite e manometri certificati in classe 1 secondo la norma EN837. L’efficienza nel recupero del gas è superiore al 95%. Da ottobre sarà disponibile l’identificatore portatile di refrigerante TXR-ID, che permette di individuare sul veicolo o nella bombola la tipologia di gas tra R134a e R1234yf e verificare la purezza del gas stesso. L’utilizzo di quest’apparecchio, che previene costosi errori e danni, è guidato da procedure mostrate dal display touch screen da 5,4”. Il Laser Esaminer 2 verifica lo spessore residuo di dischi freno e, con un adattatore, il battistrada dei pneumatici, con misure precise al decimo di millimetro. I risultati vengono salvati nel cloud Yap (Your Automotive Partner); grazie a un’app disponibile per Android e iOS è anche possibile leggere e salvare le misurazioni con lo smartphone. Una nuova camera di analisi dei gas di scarico, totalmente made in Texa, è alla base dell’analizzatore Gasbox 2 per motori ad accensione comandata; può essere montato su trolley per lo spostamento e abbinato al modulo estraibile Power Pack, che consente di avere sempre una batteria carica e pronta all’uso. Per i motori ad accensione spontanea c’è invece l’NP 01, contatore sviluppato sulla base di un sensore diffusion charging in grado di rilevare particelle da 23 e 200 nm di diametro. Dedicato anch’esso ai centri revisione, è predisposto per lavorare anche con i motori ad accensione comandata. Per ora è disponibile nelle versioni che soddisfano le norme olandese e tedesca.

 

Batterie, lotta al calore

L’elettrificazione non coglie la Texa impreparata. Il suo obiettivo è quello di gestire tutta la fase di riparazione, come già avviene con i veicoli a motore termico. Particolare attenzione viene posta all’impianto di raffreddamento delle batterie del veicolo, che insieme a quello dell’aria condizionata deve essere correttamente svuotato e riempito, alla riparazione delle batterie stesse e alla diagnosi finale che certifica la corretta riparazione. In questo campo il primo apparecchio universale Texa è al momento un concept: l’Et Check, che serve per testare la corretta sigillatura dell’impianto di raffreddamento delle batterie ma torna utile anche per quello dei motori termici e quello dell’aria condizionata. Già pronto per il mercato è invece l’E Fluid, sempre per i test di sigillatura dei sistemi di raffreddamento, costruito dalla Texa per la rete ufficiale Volkswagen.