All’insegna della sostenibilità

Il convegno The Future of Tyre Retreading and Recycling ha fatto ieri il punto su ricostruzione e riciclo dei pneumatici. Moderato da Dawid Wilson, direttore ed editore della rivista Retreading Business, ha visto gli interventi di sei protagonisti del settore: tre della ricostruzione e tre del riciclo. Marco Mangialardo, Innovation manager di Michelin Italia, ha ricordato l’importanza di progettare i pneumatici in vista della loro ricostruzione e riciclo.

David Stevens del Tire Retread Information Bureau ha sottolineato l’importanza di una campagna sulla consapevolezza dei vantaggi dell’impiego dei ricostruiti. Vittorio Marangoni, Ceo della principale realtà italiana della ricostruzione, ha sottolineato come non solo il pneumatico ricostruito consenta di ridurre la carbon footprint, ma si possa decarbonizzare anche il processo di applicazione di nuovi fianchi e battistrada. Claus Lamer, della società di consulenza austriaca Weibold, specializzata proprio nella gestione dei pneumatici fuori uso, ha descritto il ciclo della pirolisi e delle materie prime seconde, dal nerofumo riciclato all’olio, che se ne possono ricavare. Queste materie, ha spiegato lo specialista, sono oggetto di crescenti richieste da parte del mercato, a dimostrare come una corretta gestione ecologica delle gomme possa pure essere economicamente efficiente. Dario Andreani, fondatore della startup cilena Sustrendlab, ha presentto la grafite T-phite, ricavata dalla pirolisi del PFU e molto promettente per la realizzazione degli anodi delle batterie, la quali hanno mostrato una resistenza al ciclaggio nettamente superiore rispetto a quelle di origine sintetica o mineraria.

Il consorzio Ecopneus, rappresentato anche dal general manager Federico Dossena, ha presentato i risultati dell’ultimo esercizio e il nuovo logo che sottolinea la perfetta circolarità dell’economia generata dall’industria della ricostruzione. Al termine del convegnosono stati consegnati ieri i Recircle Awards 2022, organizzati da Valebridge Media Services in collaborazione con Autopromotec. I riconoscimenti premiano chi si è distinto nell’applicazione dell’economia circolare al mondo dei pneumatici, attraverso il loro reimpiego e il riciclo delle materie prime seconde derivanti da quelli fuori uso. I premi per il reimpiego sono andati alla Marangoni, che ha portato a casa sia l’Award come miglior ricostruttore di pneumatici sia il premio Economia circolare. Quello come miglior fornitore di accessori e prodotti per la ricostruzione di pneumatici è andato alla Vipal, mentre il miglior prodotto derivato dal riciclo di copertoni è stato giudicato la grafite T-phite, ricavata dalla pirolisi di pneumatici fuori uso. Il miglior progetto sul riciclo dei pneumatici è stato giudicato quello di Leticia Saìz Rodriguez e José Maria Bernejo Muñoz. Il premio come miglior dirigente d’azienda è andato a Patricia Malnati, presidente della società argentina fornitrice di caucciù Jomsalva, mentre Giovanni Corbetta, direttore generale del consorzio Ecopneus, ha portato a casa il premio alla carriera nel settore del riciclo dei pneumatici. Il premio come miglior prodotto derivato dal riciclo è andato alla citata T-phite.