Accesso ai dati dei veicoli e libera concorrenza. È su questi temi che gli operatori dell’aftermarket automobilistico, i concessionari di veicoli, le officine autorizzate e indipendenti si sono dati appuntamento oggi a Bruxelles per discutere dell’urgenza di sbloccare l’approvazione di una normativa europea, pendente presso la presidente Von der Leyen, che consentirebbe condizioni di parità nell’accesso ai dati tra i produttori di veicoli e gli altri attori della filiera autoriparativa. La Commissione europea ha da tempo presentato l’European data strategy (Eda), un pacchetto completo di proposte riguardante l’introduzione nei vari Stati membri di norme armonizzate, per l’accesso ai dati e il loro utilizzo. Tra gli obiettivi dell’Eda vi è la volontà di favorire l’innovazione e il progresso di ogni settore, tra i quali spicca l’aftermarket automotive. È proprio in questo comparto che si è mostrata necessaria una regolamentazione specifica di settore (Ssl) che potesse definire aspetti quali la proprietà del dato generato, i requisiti inerenti cybersicurezza, privacy e protezione degli individui e della proprietà industriale. Questa regolamentazione, che in seno all’Ue avrebbe dovuto essere adottato entro il 2023, avrebbe come effetto anche quello di garantire condizioni di parità tra i produttori di veicoli e gli altri attori della filiera autoriparativa. Tuttavia, nonostante tale regolamento settoriale abbia già superato la valutazione d’impatto da parte del Comitato di controllo normativo, continua a essere ritardata l'adozione della proposta.
Accesso ai dati dei veicoli e regolamento di settore: l'aftermarket indipendente sprona la Commissione
19 gennaio 2024
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