Unrae, maggio conferma il trend negativo dei veicoli industriali

Nel mese di maggio, il mercato dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore a 3,5 tonnellate registra una pesante contrazione del 18,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, totalizzando 2.496 nuove immatricolazioni contro le 3.069 dell’anno precedente. Analizzando l’andamento per classi di massa, si evidenzia un calo marcato nel segmento dei veicoli leggeri (da 3,51 a 6 t), che scende da 125 a 98 unità, registrando una variazione negativa del 21,6%. I mezzi medio-leggeri (da 6,01 a 15,99 t) subiscono una contrazione più contenuta, con un calo del 6,1%, passando da 309 a 290 immatricolazioni. Anche i veicoli pesanti con massa uguale o superiore a 16 t mostrano una netta flessione del 20,0%, passando da 2.635 a 2.108 unità. All’interno di questa fascia, i carri flettono del 13,1% (da 1.083 a 941 unità), mentre i trattori stradali subiscono un crollo del 24,8%, scendendo da 1.552 a 1.167 immatricolazioni. “Maggio conferma il trend negativo per il mercato dei veicoli industriali – ha detto Paolo A. Starace, presidente della sezione veicoli industriali di Unrae –. Tutti i segmenti di peso registrano un calo significativo, con una flessione particolarmente marcata per i trattori stradali con massa superiore alle 16 t, che segnano quasi 400 veicoli in meno rispetto allo scorso anno (-24,8%). Ancorché tale tipologia di veicoli sia quella maggiormente esposta alla volatilità della domanda, non va dimenticato che si tratta dei mezzi più utilizzati dalle imprese medio-grandi di autotrasporto. Questo dato, unito alla contrazione cumulata delle immatricolazioni nel periodo gennaio-maggio (-9,8%), dimostra ancora una volta le crescenti difficoltà che il settore e l’intera economia nazionale stanno affrontando, senza che i dazi Usa abbiano ancora manifestato i propri effetti”. Per Unrae servono misure di sostegno al settore per evitare un ulteriore deterioramento del mercato nel corso dell’anno. “Il 2025 rischia di concludersi come un vero e proprio annus horribilis. Le aziende di trasporto, insieme all’intera filiera, chiedono a gran voce certezze sul futuro mediante lo stanziamento immediato di un Fondo straordinario e pluriennale che consenta di pianificare con efficacia i propri investimenti” precisa Starace.