Il mercato dell’auto divide l’Italia
Il nuovo è la scelta di chi abita nel Centro-Nord, l'usato al Sud. Sono i risultati di un’indagine realizzata da Experian e Unrae
Estate calda per i veicoli commerciali, che a luglio e agosto hanno registrato “temperature” piuttosto elevate, con le immatricolazioni in forte salita a +29,2% a luglio (16.487 unità contro le 12.762 di luglio 2022), e +36,9% ad agosto (11.025 veicoli immatricolati rispetto a 8.055 di agosto 2022). I primi otto mesi chiudono a +13,5% con 122.632 immatricolazioni verso le 108.027 del gennaio-agosto 2022. “Nonostante la spinta estiva del mercato, il parco circolante dei veicoli commerciali continua però ad essere composto in buona parte da mezzi vecchi e insicuri, con oltre il 40% dei 4,3 milioni di veicoli circolanti al 30 giugno, secondo le stime Unrae, ante Euro 4 quindi con più di 17 anni di età. In parallelo si riscontra il ‘congelamento’ delle richieste di incentivo, con il fondo disponibile che a pochi mesi dalla fine dell’anno presenta ancora un avanzo del 94%”, rimarca il presidente dell’Unrae Michele Crisci. Per favorire il rinnovo del parco e il processo di decarbonizzazione del trasporto merci, l’Unrae continua ad insistere fortemente su una revisione dello schema incentivi con tre novità fondamentali: eliminazione dell’obbligo di rottamazione per l’acquisto di veicoli elettrici; estensione ad alimentazioni diverse dall’elettrico (compreso il diesel), a fronte di rottamazione, con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa; estensione alle società di noleggio, canale che può contribuire ad accelerare la transizione energetica.
Michele Crisci ribadisce inoltre la condizione indispensabile per incrementare la quota dei veicoli commerciali Bev, ancora fermi al 3,7%, e quindi accelerare la transizione verso le emissioni zero: “è necessario garantire la massima diffusione delle infrastrutture di ricarica prevedendo un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche fast (oltre 70 kW) dal 2023 al 2025”. In quest’ambito, Crisci si augura che “in merito all’infrastrutturazione di superstrade e strade extra urbane con punti di ricarica pubblici, vengano presto create le condizioni necessarie per consentire a tutti gli operatori di accedere al bando con proposte in linea, come avvenuto per le infrastrutture urbane”. La struttura del mercato dei primi 8 mesi, con dati leggermente provvisori, confrontata con lo stesso periodo 2022, conferma tra i canali di vendita l’unica flessione per i privati, al 15,4% di quota (-3,5 punti). Le autoimmatricolazioni salgono all’8,0% di share, il noleggio a lungo termine recupera 3 decimali, al 31,2% del totale. Il noleggio a breve termine sale di 2 punti al 6,3%, le società perdono 1,6 punti, al 39,2% di share. Sul fronte delle motorizzazioni, nei primi 8 mesi il diesel guadagna ben 4 punti e arriva a sfiorare l’80% di quota, stabile il Gpl al 3,0% del totale, i veicoli Bev salgono al 3,7% delle preferenze (+1,5 p.p.), i plug-in allo 0,7% del totale. In contrazione il motore a benzina, che si ferma al 4,2% di share (-1,9 p.p.) e i veicoli ibridi all’8,2% di quota (-2,5 p.p.). Il metano rappresenta appena lo 0,2% del totale mercato. La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t negli 8 mesi 2023 cresce del 3,0% a 186,6 g/Km (rispetto ai 181,2 g/Km dello stesso periodo 2022).
Il nuovo è la scelta di chi abita nel Centro-Nord, l'usato al Sud. Sono i risultati di un’indagine realizzata da Experian e Unrae
Innovazione e talento: il mondo automotive guarda al futuro
Il diesel rimane la scelta principale seppur con una quota in contrazione, avanzano le elettrificate al 10% complessivo (+3,2 punti)