Veicoli commerciali leggeri, prosegue il calo del mercato settembre a -19,4%
Per Crisci, presidente dell’Unrae, serve una revisione degli incentivi per rivitalizzare il mercato e accelerare la transizione verso soluzioni più sostenibili
Non accenna ad arrestarsi la flessione del mercato dei veicoli trainati che a giugno fa registrare -9,4% rispetto allo stesso mese del 2022, avendo immatricolato 1.390 unità contro le 1.534 dello scorso anno. Il primo semestre 2023 chiude con 8.340 rimorchi e semirimorchi immatricolati, il 4,8% in meno rispetto agli 8.758 dell’anno precedente e una perdita in volume di oltre 400 unità. “In questi primi sei mesi dell’anno abbiamo assistito a un calo dell’immatricolato che riflette le difficoltà delle imprese di autotrasporto, penalizzate dall’alto costo dell’indebitamento, a realizzare gli investimenti necessari al rinnovo del parco veicolare, con pesanti ripercussioni sulla sicurezza delle nostre strade e sulla capacità delle imprese italiane di far fronte alla domanda di trasporto, rischiando una marginalizzazione rispetto ai vettori stranieri – dice Michele Mastagni, coordinatore del gruppo rimorchi, semirimorchi e allestimenti di Unrae –. Nonostante la situazione attuale restituisca un quadro piuttosto incerto un segnale positivo arriva dal dato relativo ai contributi prenotati per gli incentivi statali agli investimenti attualmente in corso erogati dal Ministero dei Trasporti. Infine, riteniamo urgente aggiornare il Codice della Strada per permettere la circolazione di complessi veicolari fino a 18,75 metri, così da aumentare l'efficienza e la sostenibilità del trasporto nel nostro Paese”.
Per Crisci, presidente dell’Unrae, serve una revisione degli incentivi per rivitalizzare il mercato e accelerare la transizione verso soluzioni più sostenibili
Il comparto pesante traina la risalita a +11,6%. Starace: “stanziamenti insufficienti, serve una visione sul futuro”
Registrato un -3,0% a luglio e-17,5% ad agosto. Unrae: “sicurezza stradale a rischio, valutare un fondo ad hoc”