Uiga e Point S Award: La voce delle officine racconta il futuro dell’auto

Quest’anno, i Point S Award si sono ampliati grazie al contributo dell’Uiga (Unione Italiana Giornalisti Automotive). Insieme, hanno dato vita a un’iniziativa che unisce la competenza tecnica delle officine alla visione dei professionisti della comunicazione. Gli affiliati Point S sono stati chiamati a rispondere a una serie di domande sullo stato dell’auto e sulle abitudini degli automobilisti italiani. Questa indagine aveva come obiettivo il comprendere al meglio come evolve la mobilità, tra nuove tecnologie ed esigenze quotidiane.

La prima domanda riguardava l’alimentazione delle vetture che arrivano in officina per manutenzione. Si è verificato che oltre l’80% delle auto è ancora alimentato a benzina o diesel; le ibride e le plug-in, pur essendo in crescita, restano una minoranza.

La seconda domanda era volta a definire quanti automobilisti cambiano marca di pneumatici rispetto a quelli montati di serie; la maggior parte sceglie in base al prezzo, soprattutto su auto più datate o con chilometraggi elevati, ma nonostante questo il 16% si affida ai consigli del gommista, segno che la fiducia nel professionista resta alta.

La terza domanda riguarda il risparmio sulle spese di manutenzione, il 28% cerca di contenere i costi, anche a scapito della sicurezza. Ma il dato incoraggiante è che molti altri preferiscono interventi mirati ma essenziali, dimostrando consapevolezza dell’importanza della manutenzione regolare.

Infine, come ultimo quesito, si è voluto definire come trasformare un cliente di “passaggio” in un cliente abituale. Il 46% degli intervistati punta tutto su servizi aggiuntivi che aumentano il valore e la comodità dell’offerta, il 33% crede nella forza degli sconti futuri, mentre il 20% si lascia sedurre da offerte speciali.

Parallelamente, UIGA e Point S Italia hanno lanciato un sondaggio aperto a giornalisti, opinion leader e automobilisti, intitolato “Il motore del futuro”. Circa 4.000 persone hanno votato l’alimentazione più promettente tra otto opzioni: dall’elettrico all’idrogeno, passando per benzina, diesel e soluzioni ibride. I risultati, divisi per fasce d’età (under 30, 31-50, over 50), hanno riservato più di una sorpresa. Le preferenze variano molto a seconda dell’età, rivelando non solo approcci tecnologici differenti, ma anche stili di vita, aspettative e abitudini che cambiano con il tempo. Anche nel 2025, il 90% degli italiani guarda ancora ai motori termici come la soluzione più realistica riferita al medio termine. Un segnale forte, che dice molto su cosa pensano davvero gli automobilisti italiani: il cambiamento c’è, ma ha bisogno di tempo, fiducia e concretezza.