Uguale ma diversa

Tutta nuova, ma con ampi richiami al suo passato. Della Yaris di fine secolo scorso, la prima a sbarcare in Italia, scordatevene le fattezze, paciose e tondeggianti. E pure le volumetrie generosamente incrementate della seconda serie, o addirittura quelle anabolizzate degli allestimenti Verso, più inclini a una compatta monovolume che a una citycar. Già dalla terza edizione, di una decina d’anni fa (2011), le forme dell’utilitaria di Toyota virano verso un gusto più futuribile e sportiveggiante, culminando nello scorso 2020 con la presentazione della quarta generazione di Yaris. Rinnovata totalmente, ma è pur vero mantenendo una spiccata riconoscibilità estetica con la precedente, rimarcata già al primo sguardo dall’andamento curvilineo della tipica calandra proposta frontalmente. In questa ultima riedizione, la piccola di casa Toyota veste panni (e sostanza) ben più grintosi, da autentica capofila di quel segmento B così combattuto e ai vertici nelle preferenze degli automobilisti. Per Toyota rappresenta incessantemente da oltre vent’anni la testa d’ariete per la penetrazione nel mercato europeo (con il 7,6% dell’intero segmento nel 2019 pre-crisi e il 22% delle vendite totali Toyota Europe), tanto da preferire la costruzione della Yaris “in loco”, grazie al supporto degli stabilimenti affiliati francesi e polacchi, rispettivamente per l’assemblaggio di meccanica e motori.

 

 

Muscoli gentili

Più maschile, mantenendo comunque un appeal tanto caro al gentil sesso. Questo in sintesi è il nuovo corso stilistico di Yaris, muscolosa con passaruota allargati e appendici aerodinamiche, estremizzata in quella versione di punta GR Turbo riservata a pochi. La model year 2021 sfodera un look ancor più deciso, sebbene aderente agli stilemi inaugurati con la terza generazione, racchiuso in una scocca di 3,94 metri di lunghezza, 1,74 x 1,5 m larghezza ed altezza, più corta e bassa (- 12 mm) della precedente, con ampie carreggiate, ma sbalzi assai contenuti, per merito del generoso passo aumentato a 2,56 metri. La fisionomia acquattata e ancor più stabile, è garantita dalla nuova piattaforma TNGA-B (Toyota New Global Architecture B), qui al debutto e base costruttiva per le utilitarie in divenire del colosso giapponese, che garantisce baricentro più vicino al suolo, raggio di sterzata ridotto, una migliore distribuzione dei pesi e naturalmente la possibilità di allestimenti con o senza ibridazione. Esclusivamente in configurazione a cinque porte – in realtà la tre porte viene riservata alla grintosa versione GR – l’aumentato interasse ha concesso ulteriore spazio interno, così da risultare utilitaria da città a suo agio anche sulle tratte autostradali e negli spostamenti con famiglia al completo, a patto di limitare a pieno carico i bagagli a un volume massimo di 286 litri, per non dover rinunciare alle sedute posteriori. All’aggiornamento del look della sezione anteriore concorre anche l’arretramento del montante A, così da conferire un andamento più filante del parabrezza, oltre che agevolare la visibilità del guidatore. Visibilità fedele a quel principio “mani sul volante, occhi sulla strada” che si riflette anche su strumenti e comandi ergonomici e d’immediati lettura, come il display head-up a colori da 10” (in opzione) che riporta la strumentazione principale di fronte alla postazione di guida, assieme ai comandi sul volante e al display centrale TFT multifunzione da 8” per connessione, navigazione e intrattenimento.

Sempre al passo con l’avanguardia tecnologica, anche sulla Yaris è presente un completo corredo di dispositivi ToyotaSafety Sense utili alla sicurezza attiva, con sistemi Adas avanzati pronti all’intervento alla prima distrazione (o sonnolenza) del conducente, per riportare, ad esempio, l’auto in carreggiata, anticiparne l’arresto o mantenere la distanza dai veicoli che precedono. I sistemi di pre-collisione possono rilevare la prossimità di ciclisti e pedoni, anche con l’oscurità, prevedendone la posizione durante le manovre di svolta del veicolo, allertando chi sta al volante. Quando invece l’urto è inevitabile, al corredo di airbag si aggiungono quelli centrali anteriori SRS - prima Toyota di sempre ad adottarli - per attutire il possibile contatto tra conducente e passeggero in caso di impatto laterale. Completa sotto ogni aspetto, la connettività attraverso il proprio smartphone consente numerose funzioni da remoto, per avere sempre sotto controllo la propria Yaris anche a distanza.

 

A prova di crisi

Mille, a benzina, o millecinqueibrido di quarta genetrazione, sono le più attuali opzioni motoristiche presenti e aggiornate. Entrambe con architettura a tre cilindri in linea, 12 valvole e doppio albero a camme in testa, il 998 cc a ciclo Otto dispone di 72 CV di potenza massima a 6.000 giri/min, con coppia di 9,5 kgm a 4.400 giri/min, mentre il 1.490 cc, a ciclo Atkinson (con corsa lunga ed elevata compressione, sistema comune a tutte le altre ibride di Toyota), sviluppa in modalità termica 92 CV a 5.500 giri/min, e 12,2 kgm tra 3.600 e 4.800 giri/min. A quest’ultimo è infatti accoppiato un motore elettrico sincrono a magneti permanenti da 80 CV, con pacco batterie di 4,3 Ah di capacità e 177,6 Volt di tensione, che in combinata garantisce alla 1.5 VVT-iE Hybrid una potenza complessiva di 116 CV. Erogazione traducibile in una velocità di punta nell’ordine dei 175 km/h, con accelerazione 0-100 km/h in 9,7 secondi, gestita da una trasmissione automatica  variatore continuo elettrico E-CVT, a fronte di consumi medi contenuti (secondo il ciclo NEDC – New European Driving Cycle) tra i 31,2 e i 35,5 km/litro, con emissioni di 64 g/km di CO2. Ma è l’allungamento della sola modalità a zero emissioni la vera novità di questa ibridazione – già portata al debutto con la precedente generazione – ora in grado di assicurare una maggiore percorrenza cittadina a sola trazione elettrica, e fino a 130 km/h in modalità autostradale, per merito di un’efficienza complessiva incrementata del 20%, attraverso un nuovo pacco batterie agli ioni di litio a 48 celle, dalla potenza più elevata ma dal peso contenuto.

Adeguato alla sua funzione di entry level, sul fronte velocistico il 1.0 VVT-i con tradizionale cambio meccanico a 5 marce offre una spinta massima fin alla soglia dei 160 km/h, raggiungendo da ferma i 100 km/h in 14,6 secondi. Decisamente in linea con la categoria del veicolo, senza l’ausilio dell’ibridazione riservata alla sorella, la sola propulsione a benzina garantisce comunque percorrenze medie di oltre 23 km/litro. Sospensioni miste, indipendenti anteriori e con assale di torsione al retrotreno, risultano irrigidite e più pronte alle sollecitazioni, conferendo un carattere maggiormente brillante anche alle andature meno sostenute. Un risultato ottenuto grazie alla progettazione della piattaforma GA-B, che alla robustezza costruttiva abbina elevati standard di sicurezza in caso d’incidente, testimoniato dal raggiungimento delle cinque stelle nei test Euro NCAP. Senza trascendere in esasperazioni, la dotazione alle ruote prevede tre livelli dimensionali, con pneumatici 185/65 R15, 195/55 R16 e 205 /45 R17, quest’ultimo riservato agli allestimenti più ricchi della sola Yaris Hybrid.

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