Euromaster punta sui centri multiservizi per la manutenzione dell’auto

“Ogni cambiamento inizia dalla capacità di saper ascoltare gli altri: ed è quello che intendo fare in Euromaster”. Maurizio Bramezza, nuovo direttore marketing della rete Michelin, si è dato per ora un solo obiettivo: visitare i circa 200 punti vendita sparsi in tutt’Italia, così da cogliere i suggerimenti degli operatori e le esigenze dei clienti. Per poi tradurre tutte queste informazioni in un progetto capace di potenziare i servizi offerti e ampliare la rete di affiliati sul territorio. Bramezza non è nuovo a questo tipo di attività. Nella sua carriera professionale infatti ha curato progetti riguardanti l’accoglienza dei clienti, il restyling del punto vendita e la gestione dei contatti e la loro fidelizzazione. E lo ha fatto lavorando per importanti network del settore automotive: Carglass, Fiat lubrificanti, Midas e Norauto.

 

Maurizio Bramazza, direttore marketing Euromaster

 

Il settore automotive è in una fase di profonda trasformazione tecnologica: guida autonoma, elettrificazione, connettività. In tutto questo come devono muoversi le reti di assistenza per non rimanere indietro?

“Le reti, ma più in dettaglio i singoli operatori, devono investire su nuovi servizi di assistenza. Bisogna comprendere che oggi un cliente che entra in un punto vendita per acquistare un pneumatico potrebbe avere bisogno anche di altro: penso a un tagliando, al cambio della batteria, alla sostituzione dei freni o delle sospensioni. Noi dobbiamo essere in grado di proporre offerte e servizi che portino il cliente a tornare quando ha bisogno di assistenza”.

Lei è da qualche mese in Euromaster. In che modo pensa di riuscire a farlo?

“Per prima cosa investendo sulla formazione professionale degli operatori. È indispensabile far crescere la rete non solo da un punto di vista quantitativo ma anche qualitativo. Essere in grado di fornire assistenza tecnica specializzata a chi si presenta nei nostri punti vendita e nelle nostre officine è il primo step di un percorso di fidelizzazione. Ma non basta. Accanto a questo è fondamentale oggi curare l’aspetto comunicativo: offerte chiare, preventivi trasparenti e una fatturazione coerente. Euromaster si muove da anni in questa direzione. Il mio lavoro si concentrerà nell’affinare sempre di più questa strategia”.

Che cosa ha in mente?

“In questo momento sono in una fase di raccolta di informazioni. Ho bisogno di capire in profondità la struttura della rete così da poter valorizzare al meglio il rapporto tra il punto vendita e il cliente. È in base alle esigenze e ai bisogni di questi due soggetti che si costruiscono le strategie di marketing. Con la mia squadra non stiamo solo raccogliendo impressioni e commenti ma stiamo analizzando anche i dati sui comportamenti dei clienti per capire che tipo di manutenzione è richiesta, quale prodotto prediligono e perché, che tipo di veicoli si presenta nei nostri punti vendita. Questo mi aiuta a tarare non solo i servizi da proporre ma anche che tipo di strumenti dare alla rete e spiegare loro come utilizzarli”.

Lei parla di cambiamenti ma pensa che tutti gli operatori siano pronti a rivedere i propri business plan?

“Penso di sì. E ne ho avuto la conferma girando e ascoltando imprenditori e operatori della rete. Tempo fa, durante uno dei miei viaggi per incontrare gli affiliati di Euromaster, ho parlato con un imprenditore. Gli ho chiesto che futuro immaginava per la sua azienda. Lui mi ha detto: “so benissimo che lavorando solo con i pneumatici non sopravviverò e che bisogna innovarsi e arricchire le proprie competenze. Ma per fare questo salto serve avere alle spalle una rete strutturata in grado di supportarmi in questo cambiamento”. Sono queste risposte che mi aiutano a capire cosa devo fare e al contempo mi fanno capire che chi opera nel nostro settore è consapevole che deve rivedere le sue strategie se vuole continuare ad avere un